2.8.10

Prostitute della 4° settimana

Non solo per la strada nelle ore notturne oppure nei parchi, ma anche alle fermate degli autobus, nei bar, davanti ai negozi, nei centri commerciali e nelle palestre. Cambia il volto della prostituzione: si mimetizza, diventa ancora più sfuggente, più difficile da capire e coinvolge, in termini di offerta e di richiesta, un numero crescente di persone. Per quanto riguarda l'offerta, sul florido mercato del sesso a pagamento, accanto alle squillo di professione, sta aumentando la percentuale di donne «normali», in primis casalinghe e studentesse, che saltuariamente si vendono. Magari per pagarsi i pantaloni firmati oppure per saldare una rata del mutuo. Sempre più numerose le donne di casa che si «vendono» alla quarta settimana del mese per garantire la chiusura in pareggio del bilancio familiare. Solitamente offrono le loro prestazioni tramite Internet, per essere come dicono loro, le più invisibili possibile. Nei loro annunci spesso, evidenziano l'età, non più verdissima, dicono di avere quarant'anni come se la maturità fosse una qualità aggiunta, un'offerta che può stimolare la domanda. Per esempio tra le 5 beccate dalla guardia di finanza, sul sito, bakecases, adesso oscurato, una vantava quasi con ostentazione la sua maturità. Tra le otto che apparivano su Vivastreet, c'è una quarantrenne, due quarantenni, una qarantunenne e una trentottenne. Su Dolcincontri c'erano 22 ragazze che facevano le escort, indicando chiaramente i luoghi degli incontri con i clienti. Sono, scrive una di esse, un'ottima cuoca, il che, si vede, per l'uomo d'oggi, magari quello un pò mammone, non è poco. Dopo di che la "signorina", elenca altre virtù che con le padelle non hanno nulla a che fare. Susan dice di essere molto paziente ed educata. Poi ci sono le fotografie. Alcune sono palesemente false. Ritraggono ragazze perfette col viso oscurato che sono tratte da altri siti hard. Alcune invece sono immagini caserecce, fatte con la digicam. Se uno telefona per curiosità, sente dall'altra parte una voce calda con le parole studiate per mettere a proprio agio il cliente."Ciao amore. Come stai. E' una bella giornata oggi hai visto?.Se vuoi venire a trovarmi vedrai che starai ancora meglio". La ragazza è in grado di tranquillizzare l'interlocutore. Del resto il primo contatto è fondamentale, lo sa benissimo. Nessuna volgarità, nessun messaggio esplicito."Se vuoi venirmi a trovare, amore, mi trovi dietro il Supermercato...", via e numero civico, piano e tutte le spiegazioni per arrivare. L'obiettivo, spesso, è quello di conoscere il prezzo della prestazione, ma lei quando si arriva sull'argomento, con voce suadente dice:"Ma non ti preoccupare, tesoro basta un regalino". Niente cifre per telefono, un saluto gentile e un :"Vieni quando vuoi". Sono andat, oggi, quelli della finanza, dopo aver oscurato decine di siti web nella mia città e non hanno potuto fare niente, hanno solo preso i nomi delle "presunte" escort e individuato una sola che poveretta "batteva" e non aveva il permesso di soggiorno. Hanno in più arrestato solo due "gonzi" che affittavano i loro appartamenti a queste "signore" senza fare loro un regolare contratto d'affitto. Poche cose hanno potuto fare in virtù del can can fatto e degli articoli sul giornale locale, pare che la figa tira e tirerà sempre finchè ci sarà richiesta di pelo fresco e a buon mercato da parte di cittadini arrapati e insoddisfatti dalle prestazioni delle loro donne e queste ragazze continueranno a proliferare come i funghi.

15 commenti:

  1. La lotta alla prostituzione passa dalla riduzione della domanda. Finché ai cittadini piaceranno le prostitute, questo fenomeno, più o meno nascosto, ci sarà sempre. Si sa come i maschietti siano sensibili agli stimoli di natura sessuale, e bisognerà cercare di ridurre anche quelli, nei mass media come per strada... Servono indubbiamente anche delle sanzioni più severe, ma da sole non basteranno. Mi fa pena vedere uomini che rifiutano 1 euro ad un povero e poi vanno a spenderne 200 o più con quelle donne. Certo che anche le donne cosiddette per bene sembra che facciano di tutto, nell'abbigliamento e nei modi, per provocare sessualmente uomini sempre più storditi ed in balìa dei loro istinti. Aiutiamoli, gli uomini si intende!

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  2. @Licia

    Cara licia,la richiesta è altissima perchè la merce venduta da queste "signorine" piace e parecchio. L’operazione a cui faccio riferimento nel post, è partita dal controllo di due abitazioni ed è scattata la sera di giovedì e si è conclusa alle prime ore dell’alba dopo che i finanzieri hanno svegliato 39 donne, in gran parte straniere - colombiane, dominicane, una polacca, due rumene e altre dall’Est - che sono state identificate. Nessuna di esse è indagata, salvo una, priva del permesso di soggiorno e solo per questo motivo segnalata all’autorità giudiziaria. L’opinione degli investigatori,(fiamme gialle) allo stato attuale delle indagini, è che le donne svolgessero attività “in proprio”. Pare cioè che non fossero ridotte in stato di schiavitù o di sfruttamento. Tutte però si rivolgevano allo stesso sito web per pubblicizzare i propri servigi. Gli annunci non erano espliciti, ma lasciavano intendere che tipo di attività esercitassero tali donne, mostrandole ad esempio in abiti succinti e con la pecetta nera sugli occhi. Annunci che promettevano corroboranti massaggi e subito dopo lasciavano capire che la massaggiatrice era «brasiliana, molto calda». Il server si trovava in Toscana. Sul sito, attivo da tre anni e per il quale è stato chiesto che venga oscurato, si trovavano anche i numeri di cellulare delle ragazze disponibili, da contattare. Le ragazze prendevano i contatti in autonomia e davano volta per volta al cliente l’indicazione sul luogo e l’ora dell’a ppuntamento.

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  3. "Non c'e' niente di male.
    Non a caso la Legge non punisce la prostituzione ma solo il suo sfruttamento."

    C'è tutto di male, visto che, all'italiana come sempre, consentiamo ad una donna di battere, ma mettiamo dentro chi ci va. Bah.

    Come dici tu, abbiamo problemi molto più gravi.

    E quello della prostituzione non è un "problema". Il vero problema è chi cerca di impedirla, dando mano libera allo sfruttamento della malavita.

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  4. "Mi fa pena vedere uomini che rifiutano 1 euro ad un povero e poi vanno a spenderne 200 o più con quelle donne."

    Sarei curioso di sapere quante volte ti è capitato di vedere una scena simile.

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  5. ...il titolo del tuo post è " prostitute della quarta settimana " e i commenti sono sulla prostituzione e se questo è bene o male, e di quanto i maschietti frustrati si diano da fare per incontrre queste donnine allegre , e non sulle difficoltà economiche relative alla scelta che queste donnine allegre ma forse non troppo, sono costrette a fare. Possiamo discettare fin che vogliamo, ma quando i soldi non ci sono, la vulva che Dio ha dato, può essere una risorsa. Amen

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  6. @cocuma

    guarda cocuma che non soltanto la gnocca viene usata per fare soldi.
    Pur garantendosi l'invisibilità come detto, su questi siti web cittadini ci sono precise indicazioni di luoghi pubblici, dove la prestazione sessulae veniva garantita e il linguaggio usato era ben preciso come lo erano le tariffe. Tra le testimonianze trovate in web ce n'è una significativa, quella di un certo Mauro, un giovane omosessuale di queste mie parti, che dice (forse anche per vantarsi) che tra i suoi clienti ci sono uomini d'affari, preti, universitari, camionisti, impiegati e pensionati. Tutta gente a caccia di sesso, al di fuori della sfera famigliare, facile e a buon mercato. Solo una volta lui dice che un signore gli ha dato 250 euro per un pissing (crepi l'avarizia). Vi sono, però, anche delle sottocategorie di prostituti (culattoni come li chiamo io) che non sono omosessuali e che non interpretano mai il ruolo di clienti. Parliamo di quelli che si vendono solo per ragioni economiche. Quindi anche il "culo" da da vivere! Tra questi troviamo i tossicodipendenti, i senza fissa dimora e i minori stranieri. Nel caso degli stranieri (adulti e minori) oltre al danaro talvolta lo scambio prevede la promessa di un posto di lavoro.

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  7. ...si infatti. Anche il culo è una risorsa. Ma quello che mi premeva sostenere era la non demonizzazione delle donne che si prostituiscono, e che lo fanno a volte, per ragioni strettamente economiche e di bilancio familiare e che possono risultare di bisogno e a noi sconosciute. Detto questo, non voglio entrare in merito alla scelta della sessualità come divertimento e svago. Ognuno ha la propria coscienza e se la vedrà lui.

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  8. Sono appena tornato dalla toscana, e in un paese ho notato che stavano tranquillamente ad aspettare alle 8 di sera in un corso trafficato..ogni 100 m una, a volte due. Quello che dice Licia comunque non è sbagliato. Poi dipende il perché di una che va a battere. Può essere sfruttata, può farlo per professione, può farlo per pagarsi gli studi, per pagarsi l'ultima settimana, per pagarsi gli abiti firmati. Ognuno fa quello che vuole, l'importante è non perdere quella poca dignità che resta.

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  9. @ale

    il fatto è che non solo in Toscana, ma in qualsiasi città italiana, appena in periferia ci sono queste forzate del sesso che mercificano la "figa" per mantenersi o mantenere un "magnaccia" che le manda a battere per fare lui la vita da nababbo. Quelle a cui mi riferisco io sono le casalinghe, quelle che la mattina tu saluti uscendo dal condominio, che in casa loro battono per permettersi quel "di più" che altrimenti con il loro stipendio o le loro entrate non potrebbero. Mi riferisco a quelle studentesse universitari, di sociologia (quelle per intendercdi che dicono : l'utero e mio e me lo gestisco io )quì da me che battono ( e lo sanno tutti) per comperarsi magari dei vestiti firmati o l'affitto della camera. Ci sono di questi casi (non limite, ma saltuari, una o due "botte" al mese)e adesso si è scoperta grazie alle Fiamme Gialle che hanno un sito dove reclamizzano le loro prestazioni... e magari i mariti o i fidanzati tollerano o incoraggioni questo genere di attività. Poi se come dici tu la dignità non ne viene sminuita o ne soffra questa è un'altra cosa... La cosa che sorprende è la GRANDISSIMA richiesta di queste prestazioni! Io mi sono sempre detto e dicevo alle ragazze che lavoravano con me che SE LE MOGLI FOSSERO UN PO'PIU' PUTTANE CON I RISPETTIVI MARITI, metà di queste "signorine" non troverebbero "trippa per gatti"....

    ps. spero ti sia divertito in ferie, a risentirci.

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  10. Non esiste una sola motivazione che giustifichi la mercificazione del proprio corpo. Altro non aggiungo, mi sembra sia stato detto molto a proposito e a sproposito.
    Ciao enio, grazie del passaggio e del commento lasciato nel mio blog.
    Un caro saluto a tutti.

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  11. ...mia cara, ti auguro di non diventare povera tutto in un colpo.

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  12. io sono povera, non sono mai stata ricca, cucuma. cosa mi vuoi far capire? che se ci fosse un ulteriore crollo economico "nelle mie tasche" andrei a battere? ti sembra una soluzione? non capisco, cerca di essere chiara, ti risponderò, ok?

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  13. Io non ci credo a quelle si prostituiscono per sbarcare il lunario. Magari hanno 5000 motivi per farlo, ma non certe stringenti esigenze economiche. Cioè se una ha bisogno di soldi, va a lavorare. Come fanno tutti.
    Dalle mie parti a fare le pulizie in casa si prendono 10 euro l'ora, se una stira arriva sui 12.

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  14. Sara, non ti viene in mente che, eliminato il lato morale, è meglio dare via la fica a 100 euro a botta che farsi il culo tutta la settimana con un lavoro di merda per uno stipendio da fame magari in nero senza contributi senza malattia senza ferie senza un cazzo di un cazzo?

    (non parlo delle pulizie, eh)



    Staccata dal tuo discorso, una considerazione: avete mai notato che quelli che condannano la prostituzione sono gli stessi che perpetuano una società maschilista, con donne disoccupate, con posti di comandi agli uomini e con stipendi femminili minori? Buffo.

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  15. @Sciuscia sai magari una preferisce farsi un mazzo così a lavorare, ma almeno i momenti ludici se li vive come Dio comanda, non c'è solo un aspetto morale.
    A me comunque le prostitute di strada fanno una gran pena e non capisco come ci si possa eccitare sapendo che magari la disgraziata di turno sale in macchina con me perchè minacciata di botte, costretta a subire aborti clandestini e amenità varie...
    Le cosiddette escort, che lo fanno per "tanti" soldi, idem. Credo che siano donne che hanno perso ogni speranza. La capofila, a stessa Patrizia D'Addario, mi sembra prigioniera del suo ruolo...fatalona ad ogni costo.

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