11.12.08

Disperare non è nel mio stile


Comunque disperare non è nel mio stile, ma dopo 4 mesi ho rifatto un giro per Chieti in questi giorni di permanenza in città. Devo dirvi che non ne sono rimasto entusiasta, adesso vi racconto quello che ho visto. Ho preso la Scala Mobile al Terminal come al solito, dopo aver parcheggiato la macchina nella rimessa sotterranea lì vicino e uscendo dalla scala mobile (ah! questa volta funziona, a sentire le persone che salgono con me, era rimasta ferma, in parte, fino a venerdì, si saliva metà a piedi e metà a scala mobile, in salita e visto la sua ripidità è sempre un bel salire credetemi). Cosa positiva, il cappuccino e la brioche al bar del duomo, quello dietro l'edicola che insieme alle macchine è a deturpare ancora la piazza, ha un prezzo di 1.9 euro contro i 2.20 che pago solitamente a Pescara. Uscendo, prendo per via Pollioni, c'è una grossa impalcatura sulla sinistra, a metà strada, attaccata come un granchio alla parete della casa, stanno rifacendo la facciata e sulla destra… che ti vedo? Lo storico palazzo degli "Orefici", tutto scrostato a dalle chiazze d'intonaco grattate, molti pezzi d'intonaco minacciano di caderti sulla testa. In Piazza San Giustino, ci sono due cantieri abbozzati e nessun operaio a lavorare. (classica sensazione di sporco e di abbandono totale, almeno la statua del Valignani è protetta con dei sacchetti di najlon..). leggo sui cartelli, solo rifacimenti, avevo già sognato che fossero partiti quelli, tanto decantati dal nostro sindaco sulle pagine dei giornali locali, per riadattare la gloriosa Piazza San Gustino al rango che le compete. Arrivato al "Pozzo", si notano le solite macchine parcheggiate, non in doppia fila, ma in tripla e in un angolo nei pressi del teatro è parcheggiato anche un camioncino. Qualche vigile si vede, ma sembra in altre cose affaccendato, una risponde ad un telefonino e tira oltre un altro è lì che conversa all'altezza della banca D'Italia con un vecchietto. Butto un occhio per il corso Marrucino, tra l'altro la pavimentazione è sempre più eterogenea e le "pezze" di catrame si sostituiscono spesso alle famose mattonelle di roccia vulcanica, tanto decantate dall'ex sindaco Nicolino. Butto un occhio nella via, vicino ad un gruppo di cassonetti per la differenziata, nella piazza dove c'è un "Diurno", dove tempo fa iniziarono i lavori di scavi degli esperti della soprintendenza ai beni cultuali. Il posto, per intenderci è quello, dove casualmente è stato rinvenuto, spicconando, lo “strano” scheletro ancora da datare, si quello che la dottoressa custodiva gelosamente in una scatola di cartone, avvolto nella stagnola. I lavori sono fermi e le mura che si vedono ad un primo esame sono ricoperti da una tettoia, nessuno è lì a lavorare e non si vedono indicazioni di nessun tipo, sopratutto su quando gli scavi finiranno e sopratutto, dopo un entusiasmo smisurato iniziale, non si hanno più notizie dei reperti ritrovati. Proseguo




lentamente, guardandomi in giro lungo il corso, dove sono state posizionate le "tabelle" per attaccare i manifesti per le imminenti elezioni e arrivo alla chiesa della SS. Trinità. Una cosa positiva è che la chiesa è finalmente "sfasciata" dalle impalcature che da più di 2 anni, la celavano alla vista dei passanti, per i lavori di rifacimento delle facciate e forse, per quando ritornerò a maggio, riprenderà anche a funzionare. La piazza è sempre la stessa, un "vaso di fiori" lì a far da rotatoria e un numero di macchine impressionante a girarci intorno e le solite, tante persone, intente a conversare ferme ai sui bordi a respirare lo smog puzzolente prodotto dai motori a scoppio. Arrivo alla Villa Comunale, manco da 4 mesi e voglio rendermi conto di come procedono i lavori per la sua futuristica ristrutturazione. Le recinzioni sono sempre le stesse, il pezzo di strada scrostato, un centinaio di metri, è sempre lo stesso e interrogando un passante conferma il mio sospetto, i lavori sono fermi così da più di tre mesi… pazzesco… saranno finiti già i soldi? Speriamo proprio di no! Ritorno mestamente indietro e per riavvicinarmi a casa, dopo aver fatto un salto ai Templi Romani, anche quì tutto è rimasto come prima che partissi, un pò più pulito tutt’intorno ma le cartacce e le lattine vuote come le scritte ”insane”, sulle vetrate, non mancano mai. Alzo gli occhi sulla De Meis e mestamente li riabbasso, un colpo al cuore, la biblioteca storica, che ha visto passare cinquant’anni di studenti, è ancora lì, un rudere dimenticato da tutti, con le erbacce che escono dai muri scrostati e, nonostante quello che si legge sui giornali e i propositi di Coletti, il suo ritorno ai vecchi fasti è ancora da venire. Arrivo davanti al Supercinema, attraverso la strada e arrivo davanti all'antichissimo Albergo Abruzzo… si i fili, sulla strada, ci sono tutti e sono anche belli tesi, ma di Filobus neanche l’ombra, ne quelli che servirebbero per i collaudi ne quelli che servirebbero per fare la scuola guida ai novelli autisti …Scendo giù per la ripidissima Via De Turre e come al solito ci sono tante macchine parcheggiate, nella ripidissima discesa, sia a destra che a sinistra tranne che nel tratto iniziale dove stanno ristrutturando il palazzo e lì…. c’è una freccia che indica di passare a lato… con un pauroso restringimento della carreggiata. A metà strada c’è sempre il campetto a 5 di calcio e, mitico, ci sono 7 ragazzi fermi, ne stanno aspettando un altro che sta correndo dietro ad un pallone che entrato in rete ha attraversato anche quella di recinzione, bucata anch'essa e corre giù per la strada a perdifiato. Andando un pò più avanti si nota il parco bellissimo, sbarrato da anni, con il cancellone arrugginito e il solito lucchetto ad impedire l’ingresso a agli “estranei”… che poi dovrebbero essere gli utenti o meglio i cittadini… mancavano allora e mancano tutt’oggi le persone che si dovrebbero occupare della sua manutenzione. Arrivati in fondo alla strada si vede, là in fondo, sulle terre di Maverelli, il modernissimo “Percorso Vita”, anch’esso è chiuso dal solito cancellone che impedisce alle persone di accedervi… Ah! c’è una novità visiva, un pezzo di strada, quello iniziale è stato asfaltato e l'asfalto è colorato in verde…. Davanti ad una palazzina azzurra, al n° 20 della via Majella le "famose" strisce pedonali sono ancora da rifare…. e sì dopo 2 anni si sono proprio scolorite…. nei prossimi giorni farò un salto al Teate Center, devo andare in biblioteca...si quella che hanno trasferito in una ex ferramenta! per verificare le condizioni della strada… che ormai ogni giorno che passa si riempie sempre più di buche e di avvallamenti ed è anche priva di marciapiede su ambo i lati. Sindaco di Chieti, ma dove vivi? Qualche volta ti fai un giro per la città o, quando lo fai sei su un’auto con i finestrini scuri per nasconderti a quei cittadini che ti hanno votato ?



3 commenti:

  1. Qualcosa di nuovo oggi c'è in giro per la città, sono stati piazzati due alberi di Natale, uno in Piazza della Trinità e un altro al Pozzo, in corso Marrucino e sono state applicate anche le lucine.Stasera torno in centro per vederle accese.Non siamo ai livelli di Pescara con le luminarie, ma qualcosa stanno facendo anche da noi.

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  2. chieti. 21 anni fa ci rimasi per un mese da militare. Ci tornai di passaggio 15 anni dopo e faticai a riconoscerla, ma forse ero cambiato anche io o comunque avevo uno sguardo diverso

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  3. @frank
    eri tu diverso perchè Chieti ormai da cinquant'anni di cambiamenti ne ha fatti pochissimi!

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