4.5.09

Il vino fa buon sangue ?


Scrive San Paolo nelle Lettere a Timoteo, suo discepolo prediletto: «Smetti di bere soltanto acqua, ma fa uso di un po’ di vino a causa dello stomaco e delle tue frequenti indisposizioni». Tutto sta proprio in quel ”po’“ che saggiamente l’Apostolo ricorda nel suo scritto. La giusta dose, diciamo oggi noi. La modica quantità di alcol che, per gli studi clinici, si traduce in un bicchiere di vino al giorno per lei e due bicchieri per lui. Non di più. Anzi, se possibile, di meno. Un sano rapporto con l’alcol comincia proprio da qui, dal “dosaggio” corretto. Ma non basta. Non è, infatti, pensabile poter affidare a quel bicchiere o a quei bicchieri giornalieri la protezione del corpo. E’ vero, come dimostrano anche le ultime ricerche, che il vino (il rosso in particolare) allunga la vita delle cellule, ritarda i processi di invecchiamento e diminuisce il rischio cardiovascolare, ma è pur vero che da solo non è sufficiente per mettersi l’anima in pace. Per sentirsi a posto con la salute. Se, infatti, la pressione continua a restare alta, il colesterolo è oltre il limite di guardia e i chili sono in eccesso, a nulla può il vino lasciato in solitudine a difendere il cuore. L’alcol, dunque, va inserito in uno stile di vita che miri davvero a tutelare l’organismo. Questo vuol dire concedersi e gustare uno o due bicchieri al giorno controllando, però, la bilancia, ascoltando i segnali del fegato, facendo sport. Solo così è possibile dire con tranquillità, e senza essere smentiti dal medico, che «il vino fa buon sangue». E, soprattutto, non danneggia irreversibilmente il fegato. Un organo che si ammala lentamente sotto i “colpi” dell’alcol ma che palesa i suoi danni improvvisamente quando, magari, è troppo tardi per intervenire. Per lungo tempo, nonostante le sollecitazioni alcoliche, il fegato resta silenzioso, continua il suo lavoro. Fino a quando un dolore non rivela che qualcosa non va o le analisi mostrano un quadro davvero preoccupante. Il fegato non è l’unica vittima dell’abuso di alcol. Mi riferisco anche allo stomaco, al pancreas, al cervello. Le gastriti croniche, per esempio, sono un effetto doloroso dell’eccesso. La credenza popolare dice che il vino aiuta a digerire. Attenzione, però: è vero che l’alcol stimola un po’ la secrezione ma, il troppo, può portare anche alle gastro-duodeniti. I danni al sistema nervoso centrale sono sotto gli occhi di tutti. Quello che molti, purtroppo, non sanno è che a rimetterci in modo doloroso sono le donne. Loro, infatti, rispetto agli uomini, hanno una minore capacità enzimatica a livello dello stomaco. Questo, significa che il corpo assorbe più alcol. E, di conseguenza, anche il cervello viene pesantemente sovraccaricato. Le donne se lo ricordino prima di cedere alla lusinga del bicchiere.


5 commenti:

  1. ...che il rosso facesse bene lo si sapeva da tempo, ben 2 ricerche americane hanno scoperto che una delle sue molecole (C14 O3 H12 resveratolo )può letteralmente allungare la vita. Almeno, loro affermano, in laboratorio..

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  2. io ti posso dire che la mia mammotta, 83 anni suonati a febbraio, il suo bicchierozzo di vino a pasto se lo fà sempre e quando la portiamo al ristorante si fa pure un grappino, di quello buono come dice lei la grappa Bertagnolli. Io purtroppo ho smesso da molto tempo di berne (vino) perchè dopo il pasto mi mette sonnolenza e mi rallenta la digestione.

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  3. un bicchiere di vino al giorno male non fa :D

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  4. Anch'io amo il vino rosso ai pasti e mi sento bene.

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  5. D'accordissimo. Io ho avuto problemi di fegato ( che me li porto dietro...), e ti posso confermare che l'epatologo mi ha vietato qualsiasi bevanda alcolica, tranne il vino rosso. Che non è considerata una bevanda, ma un pasto. Ovvio, un bicchiere al massimo.
    Le virtù del vino rosso ( di qualità, aggiungerei ) le conosciamo tutti, è forse l'unico alimento alcolico che non fa male. Il bianco, invece, a causa del massiccio uso dei bisolfiti (ed anche di qualche altra aggiunta chimica ) non ha le stesse proprietà. A me fa venire un mal di testa da paura, comunque anche il dottore mi ha detto di evitarlo.
    Silvio

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