31.10.09

La violenza dell'infanzia rubata


Mercoledì 21 ottobre è andato in onda su Canale 5, come di consueto, il programma «Chi ha incastrato Peter Pan?». La trasmissione è di per sé carina, con numerose situazioni nelle quali uomini adulti mettono alla prova il mondo infantile sottoponendo i bambini a situazioni che hanno del paradossale e che si inseriscono nel regno del fiabesco (animali che parlano etc.). Fin qui nulla di male, anzi: il tutto procede in maniera divertente, con i bimbi che, grazie alle loro domande innocenti ma puntuali, riescono a «mettere in crisi» i vip (calciatori, attori, cantanti..) che essi si ritrovano davanti di volta in volta. Mercoledì scorso, però, uno dei bambini presenti ha chiesto a Cristian De Sica, l'invitato di turno, quanto segue: «Ma te nei film le donne te le ciuli tutte per davvero?». La domanda ha suscitato le risate del pubblico, mettendo un po' in imbarazzo invitato e conduttore. L'interrogativo serio che però ci possiamo proporre è: che ne è del mondo infantile oggi? Chiediamoci che ne è del mondo del bambino nella società pornocratica attuale? Stiamo permettendo ai bambini di vivere nel loro regno in attesa che diventino adulti, oppure li stiamo forzando ad uscire dal fiabesco, dal magico per porli subito in un mondo - quello adulto - al quale essi ancora non appartengono? I programmi televisivi serali, i film, le immagini porno echeggianti che spesso vediamo nei telegiornali, le pubblicità: tutto questo quali conseguenze ha sui bambini? Io leggevo, tempo fa in un saggio, che è grazie alla psiche infantile che «il bambino è anzitutto bambino» e che, «in ragione di questo, i bambini di tutte le razze si appartengono». Che ne è oggi del mondo infantile?


5 commenti:

  1. Siamo noi genitori in primis che dobbiamo controllare la salute mentale dei nostri figli, filtrando tutti gli imput negativi con cui sono bombardati, dai media, dalla società oramai schiava del dogma Avere Tutto a tutti i costi, e da tutti gli annessi e connessi. Io sono fermamente convinto che se non ci proponiamo in prima persona al miglioramento educativo dei nostri pargoletti autorieducandoci a nostra volta non abbiamo nessun diritto di pretesa da loro. Insegnamo loro concetti come Rispetto, Ascolto, Aiuto verso il debole o il diverso, Impegno, seppur minimo giustamente dovuto alla loro giovane età e sopratutto proteggiamoli da certi programmi diseducativi che non possono che fare del male alle loro giovani coscienze.

    Gus

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  2. @gus

    io credo che certe domande a quei ragazzini, siano state suggerite. Comunque con queste trasmissioni in TV, vedi Grande Fratello 10, dove basta un attimo perchè due nella casa si accoppino e ce lo fanno anche vedere in diretta... per giustificare simili domandine !

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  3. Ovviamente concordo in pieno sul fatto che alcune domande (per non dire la maggior parte) siano suggerite dagli autori del programma.Volevo pero' fare una piccola riflessione sul commento di "gus": e'ovviamente correto il fatto che debbano essere i genitori in primis a sorvegliare su quali programmii figli guardino e quali imput gli stessi ricevano dalla societa'.Purtroppo,a mio modo di vedre cio' non e'sufficiente:per quanto un genitore si sforzi,visto la vita impegnata che chiunque di noi ha,e' praticamente impossibile verificare tutti i messaggi che arrivano ai bambini da tutti i mezzi di comunicazione.il bombardamento mediatico che riceviamo tutti e in particolar modo loro ci impedisce di poter controllare tutto.Dovremmo essere tutti noi in quanto societa' a filtrare alla fonte determinati contenuti,a riportare in primis la televisione italiana e in generale tutti gli organi di comunicazione a un dibattere e ad un intrattenimento piu' civile, piu' da paese maturo e consapevole

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  4. @kemptest

    quoto in pieno sul ruolo dei genitori e aggiungo che loro dovrebbero dare anche l'esempio sulla "qualità" delle informazioni che mettono in giro nelle loro piccola società (famiglia)

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  5. non esiste più una infanzia vera o è troppo lunga o non esiste !

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