19.11.09

C'era una volta il Filobus


C'era una volta, siamo nel 1950, la guerra è già quasi soltanto un brutto ricordo e la vita ha ripreso un ritmo normale, più vivace e ben disposto alle speranze. Si rianimano le strade percorse da un mezzo nuovo, pubblico, il filobus erede del vecchio tram. Dopo anni di assoluta mancanza di mezzi di trasporti certi, i chietini, accolgono il filobus con simpatia ed entusiasmo e più contenti di loro, furono sicuramente gli operai che erano stati costretti a raggiungere le fabbriche dello scalo, allora ce n'erano ancora, con mezzi di fortuna quando non a piedi. Una "nuova" classe dirigente prende le redini della società e benedice la rinascita del dopoguerra. Spataro per la parte civile e Mons. De Marinis pe quella ecclesiastica. Tra due ali di folla entusiasta, avanza lungo il Corso Marrucino il fiammante filobus, gremito di gente che conta, politici locali e nazionali e gentili consorti. La sosta obbligata è Piazza Valignani, dove salivano gli onorevoli Spataro e Chiavegatti, con i classici doppiopetto un pò stazzonati di quegli anni magri. Quegli anni furono anche i primi anni dei concorsi di bellezza dove trionfavano le prorompenti grazie delle giovanette italiche, da noi, il primo premio quell'anno lo vinceva proprio il filobus. Tanto tempo è passato, tante amministrazioni si sono succedute e oggi il filobus, ritorna a Chieti, un nuovo esordio tra luci e ombre. Lunedì 28 settembre 2009, alle 7 in punto, lui è tornato di nuovo in strada, dopo 16 anni di fermo macchina. Per la felicità di tutti quanti, avanti con gli anni, hanno riscoperto l’amore per questo vecchio mezzo, la sorpresa dei giovani che non lo conoscevano, l’amarezza di chi, con handicap, non vi ha potuto salire per l’altezza e l’assenza di idonei congegni che non avrebbe; questo, teniamolo presente, è un vecchio filobus ristrutturato e rimesso in linea per l'occasione. Tanti ne verrano poi, di nuovi e più efficienti. La corsa è partita in orario da piazzale Sant’Anna, direzione centro, per scendere poi allo Scalo e concludere il suo percorso a piazzale Pennesi. Pochi passeggeri , al volante una guida esperta e storica, emozionato come un neofita. Si ricomincia finalmente. Alla fermata di Largo Cavallerizza sono in molti ad attendere il filobus, ma salgono solo in pochi perché il filobus arriva solo alla M.delle Piane, non va per l’Università e l’ospedale per questi luoghi bisogna attendere un pullman. Un esordio con chiari e oscuri e la gente che era speranzosa, che un mezzo così ecologico riprendesse servizio in maniera definitiva! Dopo un paio di giorni tutto è ritornato come prima i filobus sono scomparsi , dapprima perchè erano in rifacimento le strade e per una questione di sicurezza, non potevano circolare, ma adesso siamo a novembre, le strade interessate sono state riasfaltate e dei loro non c'è o stesso traccia anzi no, leggo da una lettera del Pellegrini che sono confinati giù al "camposanto" forse a marcire ancora un pò prima di essere sotterrati !. E si caro assessore, divertiti pure a prenderci per il culo finchè puoi, marzo e vicino, chissà dopo se ne avrai più occasione ! A buon intenditor poche parole...




2 commenti:

  1. sto filobus ha un pò dell'araba fenice; che ci sia ciascuno lo dice, dove sia nessuno lo sa

    Gus

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  2. anche qui a firenze si torna al filobus e la chiamano tramvia...

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