27.2.11

Quando la musica fa male

Negli ultimi due anni si è registrato un aumento esponenziale di problemi uditivi fra gli adolescenti e i giovani in genere. La colpa è dell'abuso di quelle "radioline" portatili (tipo iPod) che si ascoltano con le cuffie ben ficcate dentro le orecchie. Solo che il vizio di ascoltare la musica a tutto volume è devastante: il pur "solido" orecchio dei ragazzi non regge. L'allarme arriva dall'Inghilterra, ma la situazione è purtroppo comune a tutti i Paesi nei quali è diffusa la moda di girare con gli mp3 accesi non solo nei momenti di svago, ma anche quando ci si muove per raggiungere un posto oppure mentre si studia o quando si lavora. I medici hanno registrato un aumento di problemi tra i giovani e l'associazione con questo fenomeno è stata confermata da diverse osservazioni. Tecnicamente si parla di acufeni o tinnito, oppure anche di ronzio. Praticamente si tratta di una degenerazione dei tessuti che trasformano le onde sonore, provocando danni irreparabili. Non c'è rimedio, se non l'utilizzo di apparecchi acustici. Il fatto grave è che queste osservazioni sono state fatte su persone della tarda adolescenza e su ventenni con il vizio di "spararsi" la musica a tutto volume nelle orecchie. Non è raro godersi della musica sugli autobus proveniente però da un mp3 piazzato nei timpani di un giovane che sta quattro posti più avanti; oppure in un bar, dove la musica "portatile" fa concorrenza a quella in filodiffusione del locale. Il problema è ampiamente sottovalutato, forse perchè anche relativamente recente come moda e quindi poco conosciuta. E si sa che i giovani stentano a valutare i danni alla salute nel momento in cui invece traggono piacere dall'ascoltarsi le band preferite a decibel sovrumani. La stessa ricerca sanitaria non ha ancora dati confrontabili perchè il fenomeno comincia appunto a manifestarsi ora in tutta la sua gravità. Però l'osservazione diretta nei reparti di otorino ha già fornito delle certezze su questo fronte. In realtà non è l'uso dell'iPod il problema. Cioè se la musica è ascoltata a un volume decente, diciamo "normale", non ci sono problemi particolari: l'orecchio è sempre in funzione quindi compie il suo lavoro standard. Il guaio accade, come sempre, quando dall'uso si passa all'abuso, magari continuato e quando si notano i primi sintomi spesso è troppo tardi per darci un taglio.
 

4 commenti:

  1. il problema è che questi modi di fare fanno tendenza e tutti li adottano credendi di essere fighi...

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  2. Ho 20 anni, e raramente capita anche a me di alzare il volume dell'iPod più del necessario. Non è questione di essere fighi o non esserlo, il fatto è che ascoltando un pezzo ad alto volume è più bello (non so come spiegarlo se non così), con tutti i rischi che comporta. Purtroppo la maggior parte dei giovani è inconsapevole, e non ci pensa ai danni.

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  3. @ale

    ho provato anch'io che ho 63 anni suonati a novembre ad alzare il volume dell'Ipod, ma tutto questo beneficio non l'ho notato. Preferisco di gran lunga le mie cuffie Sony, avvolgenti per ascoltare la musica dal mio HIFI ad un volume accettabile. Per me quello che si spara i decibel a palla sul pulman o sul metrò non solo si spaccai timpani ma scassa la mincXXa anche a quelli che magari gli siedono vicino.E'una forma di esibizionismo, come quello che porta i pantaloni col cavallo al ginocchio e lascia intravedere la muntanda... naaaaaaaaah !

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  4. Anche mio papà non riesce a sopportare la musica tanto alta. Forse bisogna essere giovani per riconoscerlo.

    Riguardo al fatto che scassano le palle ti do pienamente ragione. Infatti quando sono vicino a delle altre persone preferisco tenerlo ad un volume normale. :D

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