10.1.14

Chieti - Internauti, odio e poi dietro, tanti insulti

 Bersani sta male, la Merkel sta male, e da internet, in parecchi, lanciano loro auguri di morte. Qualcuno si domanderà perché. La risposta prevalente è che gli internauti, approfittando della libertà e dell’anonimato concessi dalla rete, godono maledettamente nel lanciare minacce e improperi, restando impuniti e sconosciuti. Questo, secondo me, è un indizio di meschinità che non si può ignorare. L’impressione è che ci sia una fetta di pubblico, neanche tanto piccola, che scarica un vero odio, verso un importante politico italiano e un’importante politica tedesca, tanto influente in Europa. C’è sempre, in questi messaggi una parola, una frase, una definizione che chi l’ha scritta credeva casuale o superflua, ma che rivela il fondo culturale da cui proviene. Perché a Bersani qualcuno scrive: “Muori, parassita”?  Perché alla Merkel qualcuno scrive: “Tedesca per tedesco, era meglio se finiva lei come Schumacher”? Qui le parole-chiave sono “parassita” e “tedesco”. Questo pubblico di base, che sfoga belluini istinti di morte, non ce l’ha tanto con Bersani (tutto si può dire di lui, ma non che sia un ozioso parassita, è un grande lavoratore e s’è sempre impegnato nelle sue cause, e forse anche quest’impegno gli ha fatto scoppiare una vena nel cervello), quanto con la categoria dei politici a cui appartiene: sono questi i “parassiti”, che nel lessico popolare è un modo più diretto per indicare la “casta”. La cancelliera Merkel invece è il simbolo della Germania, e augurarle ogni male è un modo per esprimere odio verso la Germania, sulla base di uno pseudo-ragionamento che nel cervello del popolino si formula così: noi stiamo male mentre i tedeschi stanno bene, ergo i tedeschi costruiscono il loro benessere sul nostro malessere, che crepino! Purtroppo a godere delle disgrazie altrui ce l'hanno insegnato i nostri politici. Ce ne sono diversi che hanno dichiarato: “Quando vedo un barcone affondare, godo!”. “Godo” è diventato l’insulto in faccia al morente, la sottrazione della pietà umana. E “Godo!” dichiarano nei messaggini alcuni lettori appena hanno sentito la notizia dell’emorragia di Bersani. Con l’aggiunta: “Speriamo che non esca vivo all’ospedale”. Questi auguri di morte nascono da un senso d’impotenza, questa gente odia la politica, ma non ha nessuno strumento per cambiarla. “Speriamo che muore, così ce lo leviamo dalle palle”: non è un augurio mirato, tre giorni fa nessuno odiava a tal punto Bersani, ma adesso la malattia lo rende indifeso e lo espone agli attacchi, attaccano lui perché non possono attaccare gli altri. A monte di questi insulti, c’è la coscienza che non è possibile liberarsi di questi politici. Era meglio se anche la Merkel “batteva la testa, così si toglieva anche lei dai maroni”. Invece: “Che peccato!, è ancora viva”... L’odio non si ricambia con l’odio, ma con la pietà, ma questa gente non ne è capace perchè è diversa...

@enio

9 commenti:

  1. grande er bersy e grandi le sue ricette per l'economia, peccato che er bobbolo nun j'ha dato una mano per far emergere tutto il lavoro in nero che fanno gli idraulici richiedendo la fattura e versando quel 22% in più sotto forma de iva che je farebbe tanto de bisogno a loro che so' poveretti.
    Che poi la soluzione poteva da esse semplice, bastava far scaricare l'iva a fine anno nelle dichiarazioni del 730 e così quei morti de fame irriconoscenti dei cittadini potevano pure collaborare. Che lui nun ce abbi pensato?
    Comunque sarà ricordato nei trattati di economia per tutte le lenzolate anti-casta che sfornava giornalmente e che nessuno cacava, tipo quella dei tassinari, imperterrito, senza mai accennare ad un segno di dimissioni, composto, seduto

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  2. Sono d'accordo con te solo in parte. In questo godere del malessere altrui, proprio nel momento in cui l'altro è più debole, non è solo meschinità, è anche ignoranza nel senso lato della parola. L'incapacità di esprimere la propria opinione con concetti razionali e comprensibili. E soprattutto queste persone sono incapaci di comprendere il significato della "pietas" latina, la compassione verso l'altro che ha bisogno. Ma la stupidità consiste anche nel fatto che la stessa cosa può capitare domani alla stessa persona che oggi dice "batteva la testa ... ecc."

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  3. C'è sempre chi specula sulle disgrazie altrui, specialmente su persone di una certa notorietà.

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  4. Giusta la ,tua analisi e veramente sconfortante...

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  5. Questa degenerazione del linguaggio deriva principalmente dal pessimo esempio che i politici danno in questo senso. Penso solo al siete tutti morti di Grillo e altre cortesie del genere. Poi certamente l'anonimato permette di dare sfogo ai peggiori istinti e di non mediare sulle parole, e poi come dice Ambra anche per molto è frutto dell'ignoranza, quindi dell'incapacità di esprimere concetti complessi.

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  6. Ciao Enio sono completamente d'accordo con la tua disamina ed anche su quanto dici per Napolitano. Troppa gente confonde la crisi mondiale come se fosse una colpa delle nazioni europee più "in forma". Ma non è così, è anche grazie a queste nazioni che l'euro non è stato mangiato da dollaro e yen. Tutti questi anonimi dovrebbero riflettere prima di parlare, sempre che siano capaci di farlo. Buonanotte.

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  7. Mi stupisco continuamente di come la gente con leggerezza ed ignoranza spari parole senza pensare e quali nefandezze escano dalla loro bocca. Come possano pensare che siano questi singoli rappresentanti politici a creare il nostro disagio.

    Che sparisca la Merkel non vuol dire eliminare un partito in Germania che sta governando il Paese. Perché non è SOLO la Merkel che governa !!!! Lei è la "portavoce" di un disegno molto più ampio e con radici molto più profonde di quello che noi possiamo immaginare.

    Augurare del male ad un altra persona non migliora di una virgola la propria posizione. Inoltre questo tipo di pensiero negativo influisce negativamente sul personale vissuto di chi li lancia questi pensieri. Ma è sintomatico del degrado della considerazione dei valori della vita. Stiamo retrocedendo di secoli!

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  8. forse non stiamo retrocedendo di secoli, m mi ritrovo nel commento di Renata: a prescindere dalla singola 'maledizione' (io non riuscirei ad augurare la morte a nessuno ma proprio a nessuno..) non è che le cose possono cambiare con la sparizione del singolo politico.. c'è tutto un retroscena culturale e sociale dietro ed è quello che va aggredito se malato.
    Nella fattispecie credo davvero che Bersani sia una persona onesta, magari un po' lenta nelle scelte (ma che partito a intorno?..) e il suo ictus sia dipeso proprio dalla montagna di preoccupazioni per le sorti del partito (non ancora chiare..) e del Paese (pure..). Ciao

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  9. Non sono una persona completamente "buona" perché - a differenza di altri commentatori - io la morte l'ho augurata a qualcuno, ma solo per motivi personali e non certo per divergenze politiche o, più genericamente, di idee.

    Mentre scrivo mi si affaccia una domanda: se fossi vissuta durante il fascismo, il nazismo, lo stalinismo... insomma, sotto una dittatura, avrei augurato la morte ai despota? Certamente sì. Ma forse in quel caso sarebbero entrate anche questioni personali che probabilmente sono quelle che fanno la differenza... ma non ne sono sicura...

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