8.1.15

Chieti - Il Presepe Vivente


Con il Presepe Vivente, nel giorno dell’Epifania si sono chiuse le Festività Natalizie. In tanti hanno affollato, come da tradizione il centro storico per assistere alla rappresentazione itinerante della Natività, organizzata dall’associazione Teate Nostra in collaborazione con la Curia e il Comune. Una XX edizione che ha visto piombare in centro circa 10 mila persone, secondo i vigili urbani. Una ventina le scene bibliche e di vita quotidiana sparse lungo il percorso indicato dalla stella cometa: l’Angelo a Maria, l’Angelo a Giuseppe, l’incontro con Elisabetta e, ancora, gli antichi mestieri, il villaggio dei pescatori, fino al censimento e alla guarnigione romana in piazza Malta. L’arcivescovo Bruno Forte ha ricordato il significato della parola ‘presepe’, cioè la mangiatoia dove è stato posto Gesù Bambino appena nato e l’importanza di rendere attuale nelle nostre vite il messaggio che arriva dalla Capanna... Hanno accompagnato la manifestazione le solite querelle della stampa locale, sulla spesa sostenuta dall'amministrazione comunale per la sua realizzazione; sul giornale il Centro si parla di 2000 euro, sul Web-giornale di Rete8 si parla di 20.000 euro. Adesso i cittadini, incuriositi, si aspettano un comunicato ufficiale del sindaco che chiarisca loro questi dubbi, tenuto conto che da anni il Presepe Vivente viene effettuato con la partecipazione di volontari che si prestano per farlo gratuitamente. Basterebbe che il primo cittadino facesse pubblicare le ricevute delle spese sostenute, gli scontrini fiscali necessari a giustificare le spese.


7 commenti:

  1. giù le mani da uno degli avvenimenti più importanti della città di Chieti. Noi siamo tutti contenti, quando questi avvenimenti riescono alla perfezione e accolgono in città una moltitudine di persone, provenienti dalle più disparate località della provincia. C'è solo da ringraziare, i volontari in primis, il sindaco e tutti quelli che si sono sbattuti perchè le cose andassero ma buon fine.Bravi

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    1. fermo restando che il Presepe Vivente resta una delle manifestazioni più importanti della nostra città, questa andrebbe maggiormente valorizzata, sfruttando la grossa mole di pubblico che sale la sera quì sul colle.I negozi del centro dovrebbero restare aperti, cosa che capita raramente nei giorni di festa, salvo poi sentire tutto l'anno i negozianti lamentarsi.

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  2. Al di là dei costi veri o inventati, trovo che mantenere le tradizioni sia un fatto culturale importante. Già le grandi città le hanno cancellate, che restino almeno laddove è ancora possibile.

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  3. Per cronaca faccio presente che 20 anni orsono, alla prima edizione del presepe, il costo fu UN MILIONE, circa 500 euro. Considerando che i figuranti sono stati sempre i volontari delle varie associazioni, che gli abiti sono del comune, che le scene sono del comune, come vengono spesi 20mila euro 40 MILIONI? Ho chiesto da tanti anni alle varie amministrazioni di rendere accessibile le spese, oggi a maggior ragione si parla di TRASPARENZA.I soldi investiti provengono dalle tasse pagate dai cittadini, quindi c'è il diritto di conoscere la giustificazione delle spese? Se venisse accettata questa richiesta, si potrebbe vedere anche se ci sono spese che si possono diminuire. Io nel mio articolo ne ho individuate un paio: ad una scena ci sono LE DANZATRICI DEL VENTRE che costano un paio di mila euro - si affittano gli abiti dei militari - si paga la capanna al quartiere che gestisce la scena, ecc. Come si potrebbe risolvere la spesa della danza del ventre, fra l'altro ci azzecca poco o niente con la nascita del Cristo? Proponendo a delle ragazze delle tante scuole di ballo della città di ballare, come o meglio le danzatrici ma a un costo molto ma molto inferiore. Gli abiti dei militari si possono realizzare in loco, con l'aiuto delle scuole di sartoria. La capanna si realizza una volta per tutte. Difficile per l'amministrazione rispondere. Il grave è che neanche l'opposizione al consiglio comunale ha mai preso in considerazione questa proposta. Allora, cari cittadini, non lagnatevi se poi non si riparano le fogne, i marciapiedi, il sociale...
    Luciano Pellegrini

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  4. è grave, ma bisogna ricordarlo, che non ha funzionato il servizio navetta. Quante persone sono rimaste ad aspettare l'autobus che non passa, imprecando? Bella figura!

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  5. Ho imparato una cosa importante di Chieti! ( che gli autobus non passino per una di Roma è routine)

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    1. il problema è caro Red che quì da noi si lamentano, i negozianti, i cittadini perchè la gente non viene più sul "colle" e i turisti preferiscono anche d'estate andarsene nelle varie sagre paesane e non SI FA' NIENTE per cambiare questo miserabile stato di cose.Mancano le navette quando servono, i negozi restano chiusi... chi è causa del suo mal pianga se stesso!!!!!!!

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