Una lite dopo l’altra. Dopo la tregua per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i due veri vincitori delle elezioni del 4 marzo, non hanno mai riposto le armi. Saranno pure schermaglie tattiche, in vista delle trattative che cominceranno subito dopo Pasqua, quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, avvierà l’iter delle consultazioni. L’impressione, però, è che la strada per formare il nuovo governo sia tutta in salita. Con Salvini che spara a zero contro Di Maio arrivando, perfino, a minacciare di far saltare il tavolo per andare diritti a nuove elezioni. Al centro della contesa non c’è solo la politica. Ma anche le tante cambiali in bianco firmate dai partiti alla vigilia delle elezioni per raccogliere i consensi. Da una parte c’è la Flat tax fortemente voluta dal Centrodestra che, nella versione più soft, con un’aliquota unica al 25% costerebbe circa 40 miliardi di euro.
@enio
RispondiEliminaDall’altro il reddito di cittadinanza invocato dai Cinquestelle, circa mille euro al mese per tutti coloro che si trovano senza occupazione e sulla soglia della povertà. Per il partito di Grillo l’operazione costerebbe circa 15 miliardi. Anche perché nel nuovo strumento confluirebbero tutti i sussidi attualmente distribuiti dalle singole regioni.
praticamente, aldilà delle chiacchiere chiacchierate, siamo come a 5 anni orsono, mo' er preside richiamerà all'ordine li scolaretti e chiederà una bella legge ilittorale che consenti un vincitore che duri 5 anni e poi solleciterà er PD a far uscire dalle sue fila un gruppetto di traditori, come fece er cav co' l'alfano e vai tranquillo pe' n'antri five years
RispondiEliminaParlando della "flat tax", premesso che bisognerebbe valutare un progetto concreto e non parole al vento, vorrei sottolineare un equivoco di fondo sulle imposte.
RispondiEliminaSe per una ragione qualsiasi si toglie qualcosa dagli introiti dello Stato che derivano dal prelievo fiscale questo non è un "costo", è un mancato introito.
E' un po' la differenza tra guadagnare meno soldi e spendere più soldi.
Ovvero la differenza su qualsiasi piano che punti a ridurre la pressione fiscale e un piano che punti ad aumentare la Spesa distribuendo "reddito".
Qui ci sono due problemi di fondo. Il primo risale alla propaganda cattocomunista sulla "evasione" come causa del Debito e della carenza di risorse rispetto ai Servizi Pubblici (Sanità, Istruzione, ecc). Idea assolutamente FALSA per il motivo sopra esposto, l'evasione non influisce sulla Spesa e soprattutto non influisce sulle modalità della Spesa, ovvero sul fatto che le risorse disponibili siano spese con oculatezza o a capocchia. Il secondo problema è che nel 2018 due terzi dell'Italia vivono con il surplus di risorse prodotto al rimanente terzo. La distribuzione geografica del voto, polarizzato grossolanamente attorno a "meno tasse" contro "più sussidi", la dice lunga, dice tutto quello che c'è da dire.
Da duemila anni si racconta il detto per cui è meglio insegnare ad un uomo a pescare piuttosto che dargli un pesce da mangiare.
EliminaPer ovvie ragioni questo detto non viene considerato quando si tratta dello Stato.
Non viene considerato perché se tu mantieni le famiglie con l'assistenzialismo, le costringi e leghi in un rapporto di clientela, di dipendenza servile.
Quindi al "politico" non conviene emancipare gli Italiani del centro-sud, gli conviene mantenerli in stato di bisogno e di dipendenza.
E il Sud lo accetta perché a quanto pare gli pesa meno essere servo che pagare il prezzo della emancipazione e della libertà.
Mi pareva che Salvini avesse detto che la flat tax la voleva al 15 %
RispondiEliminaSara, per fare il processo di solito si aspetta che qualcuno commetta il reato.
EliminaChe poi, scusa la franchezza, un dipendente pubblico dovrebbe astenersi quando si parla di contratti, salari, imposte, eccetera. Perché è risaputo che una percentuale attorno al 90% della Spesa Corrente dello Stato va negli stipendi (e io aggiungerei nel ripianare il bilancio dell'INPS al quale è stato accollato anche l'ovvio fardello delle pensioni pubbliche).
EliminaCiao sig. E sig.ra
RispondiEliminaOffrire un prestito tra individuo a un tasso del 2% per avviare la propria attività o per un progetto. Concedo un prestito attivo di € 3.000 a oltre € 900.000. Se hai bisogno di soldi per altri motivi, non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni
E-mail: danielapetrucci07@gmail.com