12.6.12

Pazzesco, la procura di Torino ha sdoganato il burqa


La procura di Torino sdogana il burqa. Quell'abito che appartiene alle tradizioni di alcuni Paesi islamici si può portare anche in luogo pubblico perché, pur nascondendo del tutto le fattezze di chi lo indossa, non viola la legge Reale. A condizione, naturalmente, che in caso di controlli da parte delle autorità ci si scopra almeno il volto. Così il pm Paolo Borgna motiva la richiesta di archiviazione di un fascicolo che riguarda una signora egiziana residente a Chivasso (Torino). Se la donna indossa il burqa è "in ossequio, secondo un'interpretazione diffusa, ai principi della religione islamica". E allora bisogna riconoscerle il diritto costituzionale di "manifestare in qualsiasi forma, anche attraverso la propria immagine esteriore, la propria fede e la propria appartenenza religiosa". Non è la prima volta che la procura subalpina si occupa di questa signora. A Chivasso abita un geometra che da tempo sommerge di esposti e segnalazioni i carabinieri sulla concittadina che circola, dice, "con un sudario scuro" o con la "bacucchina". Ma l'egiziana, secondo la procura, non può essere incriminata perchè non può essere accomunata a un teppista in passamontagna: alle forze dell'ordine che le chiedono i documenti mostra tranquillamente il viso, e quando le è capitato di andare in ospedale ha alzato il velo senza problemi già in sala d'aspetto. Da non credersi ma davanti a queste notizie io alzo le mani e dico : "mi arrendo".

enio

9 commenti:

  1. Qui agli extracomunitari lasciamo fare di tutto, anzi cambiamo persin le leggi per loro. Se andiamo noi, anche solo in vacanza, nelle loro terre, ti tagliano le mani se solo giri con la catenina con croce al collo. Che vergogna. Siamo incapaci di farci rispettare in casa nostra.Questo è il loro modo di colonizzarci, fra una decina d'anni ci avranno islamizzato...

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  2. @Luca
    Anch'io reputo un errore questa sentenza posto che tra l'altro dimostra l'ignoranza di molti, sia anti islamici sia buonisti e giunbta a sproposito ( fa il paio con la soppressione delle recite natalizie nelle scuole per "rispetto nei confronti degli islamici");il burqa non è previsto dalla religione islamica (appartenendo a tradizioni preislamiche) e in alcuni paesi islamici è addirittura vietato espressamente come in Iran e Turchia... noi dobbiamo essere diversi e non si capisce il perchè. Questo problema andrebbe risolto a livello legislativo senza lasciare all'interpretazione, purtroppo fallace, di qualche pretore rampante locale...

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  3. mamma mia che impressione
    a me quelli neri fanno veramente paura

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  4. Burqa, simbolo di appartenenza religiosa e quindi legittimo in base al diritto costituzionale, oppure di appartenenza al marito e pertanto accettazione di schiavitù? In ogni caso, non certo disponibilità ad integrarsi nel nostro paese, con relativi usi e costumi! Se ostentato, disprezzo della nostra cultura, che per noi occidentali diventa un ostacolo accettarli!

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  5. Non credo siano questi i problemi di integrazione religiosa. Anche le suore sulla carta di identità hanno il capo coperto. E poi dipende da chi c'è in Comune: a me hanno rifiutato una foto di mio figlio diciannovenne perchè non si vedeva un orecchio!!

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  6. Un post che fa riflettere ma io sono per la massima libertà, di tutti.

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  7. Ma no dai, per queste donne è la buona occasione che aspettano per togliersi di dosso questo impiccio voluto da altri. Che tristezza.

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  8. @il monticiano

    anch'io, ma santa miseria, vorrei vedere in faccia per sapere con chi sto dialogando!

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