20.11.12

Chieti - Conferenza stampa dell'ex vicesindaco Bruno Di Paolo



Martedì 20 novembre, alle ore 11, si è tenuta la conferenza stampa dell’ex vice sindaco al comune di Chieti, Bruno di Paolo, ( il primo vicesindaco in Italia cacciato dal suo incarico per aver chiesto il dimenzzamento dello stipendio degli uomini della giunta del comune di Chieti da utilizzare per opere utili alla città ) della Lista Civica Giustizia Sociale, presso il caffè Vittoria. Di Paolo ha evidenziato il malessere che si nota nella maggioranza e la degradazione dei consiglieri comunali per non essere stati chiamati dal sindaco a ricoprire la carica di vicesindaco. Il sindaco Umberto di Primio, si è auto commissariato, scegliendo alla carica di vicesindaco una donna, un tecnico, dirigente della provincia, non eletta dai cittadini. Di Paolo non ha accettato l’espressione assegnatogli dal sindaco, riportato sui giornali, che è stato cacciato, meglio rimosso dal suo incarico. Si è arrivati a questa conclusione perché Di Paolo, con la delega al personale, aveva evidenziato l’assenteismo del personale del comune e voleva ridursi lo stipendio da assessore. Molte polemiche si sono create al riguardo, che hanno provocato l’esonero dal suo incarico. E’ stato chiesto a Di Paolo, dai giornalisti presenti,  se i consiglieri di Giustizia sociale che in ogni caso non hanno preso posizione contro la decisione del sindaco nei confronti del loro leader, continueranno a sedere sui banchi della maggioranza. Sicuramente, anche se… saranno critici verso le decisioni.

Scritto da: Luciano Pellegrini

5 commenti:

  1. è risaputo che questi "signori" sono abituati a metterselo in quel "posto" e spesso non usano neanche la vaselina. Il vicesindaco a Chieti contava poco quasi come nel gioco della briscola, il due di bastone quando la briscola è denari. Adesso ci ritroviamo con un tecnico (non eletto dai cittadini)a fare il vicesindaco con un altro grosso stipendio da pagare.Quell'altro voleva dimezzare gli stipendi per risparmiare sui costi della politica facendosi cacciare in malo modo e noi ci ritroviamo con uno stipendio in più da pagare... meno male che solo lui ha deciso di dimettersi...

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  2. Chi è fuori dal coro finisce per trovarsi fuori da tutto.

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  3. peccato che il bobbolo tajano abbia sempre demandato ai suoi caporioni la facoltà di legiferare, senza mai verificare od avere l'ultima parola per referendum.
    peccato

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  4. @fracatz

    questi signori non fanno niente che non sia voluto anche l'annunciare la riduzione dello stipendio è stata propaganda politica... prima di tutto perchè non si può, neanche a volerlo diminuire, quindi annunciandolo ai 4 venti si rischia di essere tacciati di cialtroneria... il popolo (bobbolo come lo chiami tu)è una "massa informe", come lo definiva Lutero che protesta, protesta, ma poi china la testa e segue il capomandria... oggi non decide più niente, ha demandato tutto ad altri e si ritrova spesso con le pezze al culo...

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