10.3.14

Chieti - Fotovoltaico quanto ci costi ?


Siamo in recessione e da quindici anni l'economia italiana ristagna, ma c'è un settore che brilla: il fotovoltaico. Nel 2011 siamo stati i primi al mondo per crescita, con 9,3 Gw istallati, contro i 7,5 della Germania e gli appena 1,5 in Francia e Stati Uniti. Siamo ormai anche la seconda «potenza» mondiale dopo la Germania (ahimè solo in questo settore), con 12,7 Gw istallati (fine 2011), contro i miseri 4,2 degli Usa e 2,5 della Francia. È però un primato che pagheremo caro, visto che nell'anno in corso il Gse dovrà erogare sussidi per circa 6 miliardi, scaricandoli sulle bollette elettriche. In Germania il costo totale per sussidi è solo di poco più alto, ma loro hanno istallato 25Gw, cioè hanno sostenuto un costo per unità di potenza pari a poco più della metà del nostro.Basterebbe questo a sottolineare la folle e scriteriata generosità dei nostri incentivi nei due anni passati, e gli enormi profitti che abbiamo offerto a chi ha approfittato della «sbadataggine» dei ministri allora in carica. Oltre a loro, ne hanno tratto beneficio soprattutto i produttori di pannelli cinesi.Recentemente però il ministro tedesco della Tecnologia (Rosner) ha dichiarato che il balzo dei sussidi al fotovoltaico è «una minaccia per l'economia». Anche la Germania, come la Spagna, si appresta a un brusco taglio negli incentivi, e lo stesso avverrà in Italia con l'entrata in vigore del nuovo decreto presentato dal ministro (quinto conto energia). Abbiamo fatto un gran bel falò, però con la paglia, e ora ci saranno chiusure di imprese e cassa integrazione anche in questo settore, mentre resterà un macigno di 120 miliardi da pagare sull'arco dei prossimi venti anni. Un aspetto poco noto è poi lo sbilanciamento della rete dovuto alla forte variabilità della produzione fotovoltaica ed eolica. Si stima che, nei prossimi mesi estivi, la produzione fotovoltaica rappresenterà più dell'8% della produzione totale, ma nelle ore centrali del giorno questa quota potrà salire al 30%, per di più concentrata in alcune Regioni come la Puglia. Se la rete non riesce ad assorbirla, l'energia prodotta non viene ritirata, ma è ugualmente pagata (come già avviene per l'eolico): oltre al danno anche la beffa. Le energie rinnovabili hanno comunque precedenza per accesso alla rete: quando queste producono, le termoelettriche devono chiudere, salvo poi essere pronte a ripartire la sera, se cala il vento o quando il cielo si rannuvola. Quanto sarà il costo richiesto da chi gestisce centrali termoelettriche per tenere a disposizione tanta capacità di riserva? Già oggi è aumentato di molto il costo dell'energia tra le 19 e le 21. Si parla poi di costruire enormi sistemi di batterie per accumulare l'energia in esubero: ma sono follie che può permettersi un paese in via di impoverimento come il nostro?

13 commenti:

  1. Invece di dire le cose come stanno, i politici fanno da megafono alle varie lobbies, e danno ascolto a chi gli darà il voto. Hanno disatteso il loro compito di programmare, valutando i pro e i contro. Per il nucleare, il fotovoltaico e tutto il resto. Dopo tanti errori in campo economico, è ora di cambiare registro! Basta con le deleghe! Una politica partecipata e trasparente non farebbe tali errori!

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    1. Buoni tutti ad installare fotovoltaico per ricavare massicci sussidi dell' Ente pubblico. E si sa che in questo MEGA AFFARE ci stanno entrando massicciamente le mafie varie come nell'eolico. Saremmo i detentori quasi record di produzione energie rinnovabili ma quanto ci costa in fatto di denaro (paghiamo tutti in bolletta) ed in fatto di infiltrazioni di delinquenza organizzata?

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  2. Per adesso solo una rapida lettura,rapida ma interessante.Appena ho più trempo torno a leggerti.
    Ciao,fulvio

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  3. E' vero che le energie rinnovabili hanno un costo, ma è anche vero che ci è stato imposto da un trattato firmato dal nostro governo. Se si può fare una critica veritiera è che molte imprese hanno approfittato del busines, mentre andavano incentivati, a mio avviso, solo i privati. In merito poi al fabbisogno di energia elettrica, vi ricordate qualche anno fa quando gli amici di Silvio volevano il nucleare? Non era sufficiente! Oggi invece a quanto pare avanza..... boh..!!!!

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  4. è vero che le energie rinnovabili hanno un costo, ma è di molto inferiore a quello che pagheranno le generazioni future per i danni che stiamo producendo al pianeta con i combustibili fossili e nucleare. Le tecnologie per le fonti rinnovabili sono già ad un buon livello, ma sono spesso frenate da poteri forti che si oppongono allo sviluppo e ispirano anche valutazioni distorte come quelle contenute in post! Per una volta molti paesi europei dovrebbero prendere esempio dall'Italia.

    Jacopo il Giusto

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  5. meglio l'eolico, non consuma terreno, non inquina e poi fa tanto incazzare sgarbi perchè gli rovina la vista

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    1. Sgarbi si incazza con la bava alla bocca quando parla delle pale eoliche nei pressi di Affi, vicino al lago di Garda.
      Trovo interessante invece i pannelli che hanno messo a ridosso delle barriere antirumore dell'autostrada A22 dopo Rovereto, per diversi chilometri che forniscono energia ad un iontero paese e l'eccedenza la riimmettono nella rete nazionale.

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  6. le energie alternative sono un bene, i sussidi invece pongono i problemi che tu evidenzi: in Italia è sempre così!

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  7. sottoscrivo in toto quanto scrivi Lorenzo, l'Italia è un bel paese ma abitato da persone strane, basta guardare gli scempi che hanno fatto nella terra dei fuochi...

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  8. molto interessante quanto dici, però vorrei approfondire la vicenda... potresti darmi qualche fonte? soprattutto per quanto riguarda i gw installati, la grandezza dei sussidi dati, e su quel debito di 120 miliardi... che onestamente mi sembra un po' tanto...
    comunque grazie per queste informazioni!

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  9. Ciao Enio, sono d'accordo con te sulle critiche, ma i problemi dipendono dalla cattiva gestione e non dai pannelli (cinesi o no). Prima o dopo bisognava pur cercare un'alternativa al petrolio (cosa ancora non acquisita). C'è anche un bemol, questi pannelli non hanno una durata eterna e, se non sbaglio, bisogna cambiarli dopo una quindicina di anni.
    Per la Francia, lasciamo perdere che è meglio. Si continua a far funzionare centrali nucleari molto vecchie ed il giorno in cui ne salterà una, torneremo ad illuminarci nelle caverne con le candele, ma solo i sopravvissuti. Ciao e buonanotte.

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  10. Molto interessante e complicato quello che hai scritto, le informazioni che ci dà la stampa mostrano sempre aspetti parziali del problema.
    Ma se ho capito bene come al solito è un problema di cattiva gestione.

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  11. Speriamo che persino l'Italia realisca ad ottimizzare l'utilizzo delle energie alternative.

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