7.6.15

Chieti - Carcere e mille frustate


Carcere e mille frustate per il blogger che insultò l'Islam A nulla sono valse le proteste in tutto il mondo. La Corte suprema dell'Arabia Saudita ha confermato la sentenza di mille frustate e 10 anni di prigione per il blogger Raif Badawi condannato per aver "offeso l'Islam. Inorridita Ensaf Haidar, moglie di Raif - scrive la Bbc online - che ha riferito che la decisione dell'alta Corte è irrevocabile, mentre alcune fonti all'Ap hanno aggiunto che a questo punto solo un perdono reale potrebbe salvarlo. Ideatore del sito 'Free Saudi Liberals', nato per dibattere sul ruolo della religione nel regno saudita, Badawi venne arrestato nel giugno del 2012. L'accusa rivoltagli inizialmente era di aver insultato l'islam via web. Poi il 17 dicembre dello stesso anno un giudice lo deferì ad una Corte di grado superiore raccomandandosi di giudicarlo per apostasia, reato che nel regno wahabita comporta automaticamente l'applicazione della pena capitale, così come la blasfemia. Poco meno di un anno dopo venne condannato a 7 anni e 600 frustate e successivamente le pena venne aumentata a 10 anni di reclusione e a 1.000 colpi di frusta oltre ad una multa di un milione di Rial sauditi (circa 267.000 dollari).

@enio

11 commenti:

  1. Mi sa proprio che l'evoluzione in medio oriente si sia fermata al 1500....

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    1. Bella coerenza, non c'è che dire! Ma non è che questa notizia potesse comunque generare stupore e incredulità, cose come fustigazioni, lapidazioni, decapitazioni, ecc. da quelle parti succedono abitualmente e rientrano purtroppo nella normalità in quei paesi. Ormai conosciamo molto bene quel modo ambiguo di comportarsi: da una parte si condanna (solo per tener buoni gli occidentali) ma dall'altra si agisce esattamente all'opposto. Nell'occidente democratico si fa un gran parlare e si condanna la negazione dei diritti civili di Cina e Corea del Nord e di altri stati totalitari, ma trattandosi di uno stato amico, tutto passa in sordina. Questi fatti stanno a dimostrare che non sono i singoli, ma proprio la religione stessa ad essere responsabile di queste atrocità disumane, altro che "non nel mio nome"! Se non penseranno seriamente a fare una profonda revisione, una specie di rivoluzione al loro interno, che cambi integralmente il loro credo secondo un senso più moderno e consono al sistema di vita odierno, saranno guai per tutti. Con la globalizzazione e l'immigrazione il loro problema è diventato un problema per tutti e non da poco soprattutto per noi 'infedeli'.

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  2. non si può continuare a fare i cazzari come facciamo qui nei nostrei miseri blog quando si ha a che fare con argomenti seri per gente seria.
    Ci sono persone che rischiano di morire smascellate qualora dovessero rilassare i loro lineamenti ed abbandonarsi ad una liberatoria risata

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    1. Anche qui da noi, nei secoli scorsi, ci furono aberranti atrocità come guerre di religione, persecuzioni, esecuzioni, torture e inquisizione, tutte decise e benedette dalla stessa Chiesa; ma si trovò poi la forza, attraverso i vari concili, di cambiare via via le regole dall'interno, fino ad arrivare al 'buonismo' dei giorni nostri, che in certi casi può apparire persino eccessivo.
      Da augurarsi quindi, per il bene dell'umanità, che ciò possa accadere quanto prima anche per loro. Prima che sia troppo tardi.

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    2. verissimo... loro non sono santi... ma neanche noi... (basta pensare alla strage di agnellini a Pasqua...) che senso ha ?

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  3. Dovunque siamo, dalla Arabia Esaudita alla Siria, in Iran, in Nigeria o altrove il problema islamico è sempre lo stesso: distinguere la sfera religiosa da quella civile. Hanno bisogno di capire che si dà a Cesare (cioè il potere politico) quello che è di Cesare, e a Dio (cioè sfera religiosa) quello che è di Dio. In Occidente non si mescolano i due campi (o almeno non si dovrebbe) dai tempi della Rivoluzione francese. Come direbbe l'esimio Razzi/Crozza: "Fatevi una Rivoluzione illuminista tutta vostra e non rompete ... dove già abbiamo rivoluzionato trecento anni fa! Ah, e già che ci siete, date l'istruzione di base obbligatoria a tutti soprattutto alle donne così la popolazione ne trarrà un vantaggio enorme nella sua totalità! Non possiamo risolvere in Europa il vostro ENORME problema di sovrappopolazione!"
    Fino ad allora se non piacciono i sistemi occidentali ... ognuno a casa sua!

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  4. Grazie Enio per il tuo saluto.
    Si tira avanti alla meglio.
    Un salutone,
    aldo.

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  5. a prescindere che mi sembra una cosa indegna anche contro un animale... ma... mille frustate...in quanti si sobbarcheranno la fatica di maneggiare l'atrezzo ? almeno una cinquantina ?!

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    1. A gennaio di quest'anno ricevette i primi 50 colpi. Un supplizio - riferì in quella occasione Amnesty International che prese a cuore la sua vicenda - che si svolse davanti a una folla di normali cittadini e agenti dei servizi di sicurezza. Portato in catene di fronte alla moschea Al Jafali dopo la preghiera collettiva del venerdì, Badawi ricevette una prima dose di punizioni corporali. Il totale delle frustate dovrebbe essergli inflitto in un periodo di 20 settimane.

      A metà gennaio avrebbe dovuto ricevere una seconda sessione di frustate, ma Badawi venne trasferito dalla sua cella alla clinica del carcere per un controllo. Il medico verificò che le lacerazioni causate dai colpi ricevuti il 9 gennaio non si erano ancora cicatrizzate e che il detenuto non avrebbe potuto sopportarne un'ulteriore serie. Il medico raccomandò allora un rinvio di almeno una settimana.

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  6. Grazie per la visita al mio blog. Un saluto da Mirty

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  7. Ogni società trova i suoi spazi e modi di repressione

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