13.4.19

La lezione di Chicago


Quanto è lontana Chicago dall’Italia? Tanto, almeno politicamente. Ma lo è anche dalla stessa Casa Bianca. Desta interesse, ora che nel nostro Paese si discute di famiglia, coppie e diritti vedere come è andata nella grande città americana. È andata che ha vinto un democratico. E questo è tutto fuori che una sorpresa, dal momento che a Chicago finisce sempre così. Ha vinto un cittadino di pelle nera. E anche questo era scontato: è da quasi quarant’anni che la scelta razziale va in quella direzione. L’unica eccezione è stata la vittoria di Rahm Israel Emanuel, che era stato il regista dell’elezione di Barack Obama alla Casa Bianca, che aveva premiato in vari modi Chicago. Però il nero vincitore è una donna, Lori Lightfoot, «Loredana dal Piede Leggero», che si è portata a casa quasi i tre quarti dei voti. E anche questo ci si poteva in parte aspettare, visto l’onda femminista che invade un po’ tutta l’America, riassunta nello slogan «me too» («anch’io»). Solo che si trattava del ballottaggio e anche l’unico avversario era una donna nera. Insomma uno scontro che ha lasciato del tutto fuori i bianchi. Perchè anche nei singoli quartieri l’ondata «di colore» è stata travolgente. Si è salvato solo qualche candidato di un’altra «minoranza» etnica, latinoamericana. I bianchi sono rimasti a mani vuote anche perchè non sono andati a votare. Ma c’è di più. A chi è a caccia di novità va rivelato che la neosindaca è lesbica, appartiene cioè alla frazione degli americani che si sentono più insultati e minacciati dalla presidenza Trump. Una reazione sessuale? Certamente, anche perché l’altra finalista era, oltre che nera, anch’essa lesbica. Sentiremo adesso quali reazioni verranno dalla Casa Bianca. Probabile un inasprimento dello scontro e la difficoltà di trovare soluzioni legislative che tutelino i diritti della coppia senza compiere salti in avanti. Letta in questo modo la situazione che si è venuta a creare tra Chicago e Washington non può non fare riflettere nel nostro Paese i politici di destra e di sinistra più moderati che difendono i valori di riferimento e che guardano con preoccupazione le possibili «mine» in uno scontro tra opposti estremismi.

7 commenti:

  1. Con l’elezione del nuovo sindaco, Chicago diventa quindi il più grande Municipio degli Stati Uniti a essere guidato da una donna di colore ed è la prima volta che una persona dichiaratamente omosessuale la dirige.

    La sfida del nuovo sindaco, oltre al giusto obiettivo dei diritti uguali per tutti, sarà quella della lotta alla criminalità, in una città che nel solo 2018 ha registrato, numero che eguaglia quello di New York e Los Angeles messe insieme. I tre quarti degli abitanti di Chicago sono certi che il nuovo primo cittadino, con tutte le sue qualità, saprà farsi valere.

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  2. I nostri politici dovrebbero stare meno in tv e lavorare di più per affrontare i problemi veri.
    Auguri alla neo sindaca!

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  3. Magari avranno votato meno del 30% degli aventi diritto, tanto li la democrazia non corre rischi e la giustizia da' 5 ergastoli ad un miliardario come meinoff solo per aver truffato i risparmiatori

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  4. Brava, così almeno gli rimaneva il telaio. Vuoi mettere?

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  5. ma lorenzo, quando ti deciderai a fare come i tuoi amici di Utoya o di Cristchurch? come dici, non sono amici tuoi ma dello sporcaccione appenninico? eh vabbè, siete così culo e camicia.....

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  6. Negli U.S of A. i democratici candidano solo gente che appartiene a minoranze, serve a titillare il popolo e prendere voti. Anche con la cortez hanno usato lo stesso stratagemma, messa lì solo perchè giovane, donna e con il cognome spagnoleggiante. Poi se non è competente, chi se ne frega.

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