13.9.10

Elezioni anticipate ?

Chi invoca o provoca elezioni anticipate in questo momento è o un cittadino senza senso civico o un politico senza rispetto alcuno per la gente. Gli italiani hanno bisogno di tutto, tranne di una campagna elettorale che sancirebbe la perdita totale di stima nei confronti della politica e soprattutto dei partiti. L'unico risultato che si otterrebbe sarebbe un record di astensionismo senza precedenti. Inoltre i costi della campagna elettorale provocherebbero un salasso alle tasche degli italiani. E anche di questo l'Italia e gli italiani non avvertono l'urgenza. Sarebbe come prendere a schiaffi le loro miserie e le loro speranze. Per questo c'è da augurarsi che Berlusconi sappia riprendere in mano la situazione prima che cattivi consiglieri interni al partito, alleati cinici e ricattatori o avversari privi di responsabilità gli facciano perdere completamente autorità e lucidità. Una campagna elettorale, in questo momento, provocherebbe lo stop repentino di qualsiasi processo di ripresa economica, nel bel mezzo di un impegno delicato come quello che ci sta portando fuori dalla crisi mondiale. Per queste e per mille altre ragioni l'ipotesi di una crisi e di un ricorso alle urne è da scongiurare. Per giunta, a differenza dalle crisi del passato, più che da ragioni di carattere politico od economico questa quì è motivata solo da rancori personali o da cinici opportunismi. Spiace constatare che le manovre di partito facciano perdere agli stessi obiettività e senso di responsabilità. I grandi leader, purtroppo, hanno perso definitivamente il contatto diretto con la base, con la gente del popolo. Confondono le schiere deliranti dei "sostenitori" per consenso generalizzato. Niente di più falso. Purtroppo, per loro e per noi, questi personaggi frequentano troppo i palazzi romani e troppo poco le piazza, le case diei cittadini comuni, le fabbriche, i negozi e le associazioni. Certo che la tentazione di dare una lezione a Fini ed ai suoi fedelissimi è forte, considerato che difficilmente un loro improbabile partito raggiungerebbe il quoziente minimo necessario per fare eleggere qualcuno in Parlamento, ma sarebbe come tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie.

8 commenti:

  1. Si forse si potrebbe anche andare a votare, magari modificando l'attuale legge elettorale, migliorandola e rendendola più moderna. Certamente. Ma il risultato, secondo me, non cambierebbe minimamente. La Lega avanzerebbe ancora di più, il Pd rimarrebbe sempre più indietro, perche i voti gle li frecherebbe tutti Di Pietro. Se ci metti po che la tristezza che Bersani emana è grande e contagiosa;lui poi, offende, critica tutti i giorni il Premier e non propone mai niente.

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  2. ti ho ritrovato andando a rivedere un mio vecchio post.
    saluti

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  3. Speriamo che qualcuno faccia conoscere veramente il suo pensiero a Silvio, e se proprio non vuole inviargli l'intero articolo, gli telefoni almeno la frase " Evitiamo almeno il ridicolo" e, aggiungerei io, "smettiamola di prendere per il c... gli italiani che ne hanno piene le scatole di tutte queste manfrine"

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  4. @angelo

    se tu mi mettessi un link potrei capire meglio, comunque grazie della tua visita!

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  5. Fini invece sembra difendersi benone dagli attacchi mediatici Mediaset/Feltri, con il proporzionale minimo l'8% se lo porterebbe a casa.

    Il PDL farebbe bene a stare molto attento perché potrebbe restare incastrato tra Fini, che drenerebbe i voti dei moderati o "non tesserati" delusi dal programma elettorale disatteso e dalla politica-spettacolo, e la Lega, che con una una politica meno sensazionale ma più concreta potrebbe intaccare la base dei militanti.

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  6. eheheheheheheh
    mi piace l'ultima battura finale!!!
    ma essendo moglie, meglio che il marito non li faccia mai di questi dispetti ;-)

    ^__________^

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  7. Oggi il torneo di ping pong Berlusconi - Bossi cosa prevede?
    Elezioni si o elezioni no? Magari qualche senatore UDC sarebbe interessato a saperlo, se qualcuno glielo può dire. Altrimenti, come noi lo saprà domani sui giornali o stasera dal TG rai.


    Eligio

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  8. Anche il presidente della Repubblica Napolitano è soddisfatto della prospettiva di prosecuzione della legislatura e di rilancio dell'attività di governo, due punti sui quali ha manifestato «apprezzamento per le impegnative valutazione recentemente espresse dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi». Se son rose fioriranno (se ci sono i numeri si vedranno nei giorni futuri)...

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