Sono in pensione. Oggi è stato il primo giorno senza lavoro. Mi è dispiaciuto un pò lasciare i miei colleghi di laboratorio da soli in fabbrica. Anche se credo davvero che la mia esperienza col lavoro si sia conclusa definitivamente oggi e non penso che avrò tanta voglia di tornarci ancora, neanche come consulente. Stamattina mi sono svegliato lo stesso alle 5. Apro gli occhi di colpo e mi metto a sedere sul letto guardandomi intorno e chiedendomi perchè la maledetta sveglia non ha suonato. Una vocina flebile nella mia mente mi ricorda che la sveglia non è stata puntata affatto, al che mi faccio prendere dal panico del ritardo, che dura di fatto un paio di minuti prima che riesca a rendermi conto che posso rimettermi a letto e dormire. Ma ormai è troppo tardi, sono già troppo sveglio. E poi mi piace guardare fuori e vedere che è ancora buio e sentire che l'aria è fresca: non ho fretta, nessuna fretta. Così mi alzo e faccio colazione e mi incastro a guardare un film anni '40 in tv: "La casa sulla scogliera", un thriller d'epoca che non sono riuscito a smettere di guardare. C'è un tizio che compra una vecchia villa disabitata da oltre 15 anni e ci si trasferisce, per poi scoprire che è stregata e che il fantasma è proprio quello della madre della ragazza di cui si è innamorato. Si, insomma, la trama forse non è di qualità, ma io adoro i vecchi film in bianco e nero e siccome non ne danno più molti in tv, me lo sono davvero gustato. Oggi ho anche comprato il biglietto per Chieti. Dovrei partire il 30 aprile, ma non ho prenotato. Ho delle tariffe particolari per le quali non è consentita la prenotazione, quindi parto solo se c'è posto. E spero che ce ne sia, perchè non posso più stare senza rivedere la città che mi ha visto piccoletto e la casa dove ho abitato fino ai 18 anni e sei mesi, nemmeno un giorno di più. Partirei stasera stessa, ma ho promesso a mia figlia che ci sarei stato per il suo compleanno, questo giovedì. Trentaquattro anni sono importanti, diamine! Le ho comperato l'ultima serie dei telefilm del Dr. House di cui lei pare vada pazza, spero tanto che gli piacciano e che abbia sopratutto il tempo di guardarli, visto che lei passa metà del suo tempo al lavoro e metà in palestra. Mi somiglia tantissimo. Genetica? Mi piacerebbe crederci, ma devo anche ammettere che lei cambia le sue passioni una volta al mese... Pazienza!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Buon inizio di una nuova realtà di vita!
RispondiEliminaSe decidi di fare un lavoretto per passare il tempo ti consiglio di fare il giardiniere a domicilio, non sai quanto lavoro avresti!
Tantissimi Auguri! Cerca comunque di non fermarti, cerca di aver sempre la testa impegnata, questo per far passare il tempo e, se puoi, renditi utile magari aiutando il prossimo :)
RispondiEliminaMi son sempre chiesto cosa si prova il primo giorno di pensione, grazie a questo post me ne rendo conto.
RispondiEliminaDomanda apparentemente semplice: sei contento di essere in pensione?
ho i brividi a pensarci
RispondiEliminache brutta sensazione
RispondiElimina@ale
RispondiEliminati farò sapere in seguito, adesso mi godo la novità
@anonimo
RispondiEliminatranquillo ci si abitua a tutto...
Non deve essere facile lasciare la realtà in cui si lavora, per la quale si sono spesi anni, energie e competenze. Anzi se ci penso a me scoccia un po'già in anticipo.
RispondiElimina