28.6.10

Italiani grandi navigatori!


Il 43,4% della popolazione italiana naviga in internet. Lo riferisce Audi web, secondo cui solo a maggio 23,8 milioni di persone hanno usato la rete, pari a una crescita del 14% su base annua. Nel giorno medio, si legge nel rapporto, gli utenti attivi sono 11,7 milioni, due milioni in più rispetto al maggio del 2009. In media gli internauti hanno trascorso 1 ora e 32 minuti sul web, consultando 171 pagine. Sempre nel giorno medio il 46% degli utenti risulta avere un'età compresa fra i 35 e i 54 anni. Sono però i giovani a trascorrere più tempo online: 1 ora e 46 minuti tra i 18 e i 24 anni, seguiti dai 25-34enni con 1 ora e 44 minuti. A livello geografico 3,7 milioni di utenti vivono nel Nord-Ovest, 2 milioni nel Nord-Est, 2,1 milioni nel Centro e 3,7 milioni al Sud e nelle Isole. Nelle città oggi giorno è sempre più possibile collegarsi gratis in WiFi in determinate condizioni e senza limitazione di tempo. Il computer sta sostituendo sempre più il telefonino e sempre più spesso si vedono ragazzi con le cuffiette e microfonino collegati al NoteBook colloquiare tra di loro in webcam. Quando il collegamento WiFi sarà totale, cioè coprirà superfici cittadine sempre più estese i collegamenti si faranno solo tramite PC.

3 commenti:

  1. La domanda è: tutte ste persone che fanno su internet? Si informano? NO.
    Vanno sui siti porno, scaricano musica o film, compranno su e-bay, giocano e stanno a vedè video fatti da imbecilli. Internet è un ottimo strumento ma dipende dall'uso che se ne fa. Sarebbe ora che le persone iniziassero ad INFORMARSI in rete.

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  2. Molti lo usano per lavoro come me e per informazioni utili, vacanze, treni, ecc.
    O per i propri spazi.
    Ma ci sono anche usi che non sono controllabili e neppure leciti.
    Il rovescio della medaglia che c'è in tutte le cose.

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  3. @Kilie

    I bambini salveranno il mondo. Se avranno un computer e Internet a disposizione. Ne è convinto l'economista e filosofo Rudy Aernoudt, che da un anno dirige la costola europea dell'organizzazione internazionale no profit «One laptop per child» (Olpc), fondata da Nicholas Negroponte. Sono i bambini, infatti, al centro del progetto annunciato nel 2005 e concretizzato nel 2007, con l'avvio della produzione di un piccolo portatile a prova di bomba (come ha dimostratoAernoudt gettandolo in terra), distribuito fino ad oggi in 2 milioni di esemplari in 45 Paesi, dove ragazzi da 6 a 12 anni lo usano come strumento didattico, ludico e di comunicazione.

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