Il 2010 ci ha regalato molte soddisfazioni e alcune ottime notizie, tra cui un decesso eccellente: dopo lunga e penosa malattia, <<è morta la morale!>>. Festeggia a modo suo l'arrivo del nuovo anno "Cetto La Qualunque", il costruttore e politico corrotto calabrese, fondatore del Partito du Pilu, uno dei personaggi più riusciti di Antonio Albanese. C'è l'uscita di "Qualunquemente», il film prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Cinema, nelle sale da oggi 21 gennaio 2011, per 01 Distribution, l'attore è stato tra l'altro protagonista, sere fa, della puntata monografica con cui "Che tempo che fa» inaugurava il 2011, su Raitre. Ospite di Fazio, AIbanese ha proposto in anteprima una scena tratta da «Qualunquemente» e si è esibito in un travolgente monologo nei panni, di Cetto. L'attore in questo film, fa rivivere i suoi personaggi più famosi, tra cui AIex Drastico, che nasce «dai viaggi in treno dalla Lombardia, dove sono nato, alla Sicilia, terra d'origine della mia famiglia: percorrendo l'Italia - spiega Albanese - ho osservato parecchi AIex Drastici, ma anche Epifanio e l'industriale Perego. Interpretato per la prima volta nel 1997 nello spettacolo "Giù al Nord" e che rappresenta uno spaccato di realtà: allora c'era una sorta di strana esasperazione industriale, un boom tendenzialmente malato». A «Che tempo che fa» è intervenuto anche Gian Antonio Stella, scrittore e firma del Corriere della Sera, che - ricorda AIbanese - fu «il primo a captare l'ironia e la crudeltà di Cetto La Qualunque». Proprio a proposito di questo personaggio, l'autore della «Casta» sostiene che «esiste davvero, siamo pieni di Cetto La Qualunque: è la cialtroneria che diventa professionismo», ma sottolinea. che la comicità può anche svolgere una funzione civica. Visto quello che sta accadendo in questi giorni, dove la realtà supera abbondandemente la fantasia del film, ormai non ci possiamo più sorprendere di niente e c'è da dire che: NON ABBIAMO ANCORA TOCCATO IL FONDO.
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lo temo anch'io. A proposito del fondo, intendo. La morale è morta e sepolta da un pò. Mi sa che solo un miracolo sarebbe in grado di riportarla in vita
RispondiEliminaCetto in confronto ai politici veri è moderato
RispondiEliminaIo di polita ne capisco poco, ma la cosa che mi chiedo è: chi vota Berlusconi, perchè non si prende neanche in considerazione l'ipotesi che le accuse possano essere vere? Ma, ponendo il caso che lo siano, lo sosterrebbero ancora in caso si andasse a votare oggi? Se si perchè? perchè tenerci un uomo politico che al di là del suo programmadi governo (il quale, ai fatti di questi giorni, non non è stato ancora capace di attuare), dimostra di non aver minimamente rispetto x la posizione che occupa, x il ruolo che ha, fregandosene dell'italia intera? Qualcuno, senza darmi della comunista, o della figlia di magistrato mi può gentilmente dare una spiegazione al riguardo?
RispondiElimina@Carla
RispondiEliminaBerlusconi ha vinto le elezioni ed è tuttora in testa, nonostante tutti i suoi oppositori, compresi i magistraticerchino di annientarlo politicamente, nei sondaggi, lo capisci o no ? Se ci metti che la maggioranza dei votanti è composto da donne, fattene una ragione e se poi non riesci a darti una risposta da sola, o ad accettare che anche il Premier abbia una sua privacy, non ti dò del comunista, ma un consiglio: alle prossime elezioni vota pure per la sinistra...... io come dice Sgarbi, co stu giudici che intercettano tutto quello che si dice al telefono, per creare un castello accusatorio atto solo allo sputtanamento dell'uomo, me ne starei tranquillo e eviterei nei prossimi due mesi di avere rapporti sessuali... almeno quì in Italia...
Famiglia Cristiana, il settimanale il cui fondatore beato Giacomo Alberione diceva "Famiglia Cristiana non dovrà parlare di religione cristiana ma di tutto cristianamente" non poteva che stigmatizzare il comportamento di Silvio Berlusconi che, pur con tutto il beneficio del dubbio e con tutto il camouflage mediatico difensivo (visto anche ieri sera a Kalispera), rimane davvero imbarazzante. Se non inaccettabile. Per sapere il resto c'è solo d'aspettare qualche settimana... riuscirà il nostro Silvio a cavarsela contro tutti ? O dovrà far come il suo mentore il mai dimenticato Cinghialone?
RispondiElimina@inneres
RispondiEliminaÈ la storia di Cetto La Qualunque, caricatura di un imprenditore calabrese corrotto che, tornando in paese dopo anni all'estero, scopre che un'ondata inedita di legalità sta minacciando i suoi interessi e le sue proprietà.Diventa un politico interessato più a vendere la propria immagine che al bene comune, che si attornia di vassalli pronti ad assecondarlo in ogni suo capriccio per tornaconto personale, un cantore dell'individualismo e teorizzatore della «scorciatoia» più o meno legale, più o meno etica, per fare strada nella vita. Verità o fantasia? Ognuno può darsi la risposta che crede e convincersi che sia quella giusta. Di certo questa è la realtà rappresentata nel nuovo film di Antonio Albanese, «Qualunquemente». Un film che tenta di interpretare la politica di oggi con poche idee e pochi valori. È uno spaccato dell'Italia di oggi, «dell'avanguardia del peggio che avanza, che riproduce scenari sempre più tristemente comuni e purtroppo sempre meno disprezzati» racconta qualche recensione.
Come si può dire che non abbiamo toccato il fondo se persino un film come qualunquemente supera di molto la realtà?
RispondiEliminaQuando Berlusconi mollerà, tirerò un sospiro di sollievo perché il sesso non sarà più organo di Stato, non andrà più in viva voce nel pianeta, non servirà più per abbattere i governi e far scattare allarmi costituzionali, ma riguarderà solo intimi piaceri e vite private. Quando Berlusconi mollerà, tirerò un sospiro di sollievo perché i magistrati mammasantissima non avranno più alibi per decidere sui governi, la tv, la vita e il voto degli italiani. Dovranno occuparsi di giustizia e non origliare sesso, dovranno far funzionare i tribunali e non sfasciare i governi.
RispondiEliminaQuando Berlusconi mollerà, sarò felice perché Di Pietro, l'Italia dei livori, i media e gli altri dovranno trovarsi un mestiere, avendo perso la loro unica ragione pubblica d'esistere. E in tv non vedremo più Porca a Porca. Quando Berlusconi mollerà, sarò felice perché la sinistra non potrà più campare sulle erezioni del premier satiro. Quando Berlusconi mollerà, sarò felice perché le Tre Grazie Gian Pier Fran, indossatori del Nulla, dovranno dire da che parte stanno e non potranno più gufare sugli errori e sulle zoccole altrui. La satiriasi è una malattia ma non vale una crisi al buio che inguaia l'Italia intera. Se Berlusconi è il male, i suddetti sono nell'ordine il Peggio, il Vuoto e il Nulla. Il Peggio è il Paese che odia, il Vuoto è la sinistra che manca, il Nulla è il terzismo che affumica.
Dicono in coro che ci vuole decoro. Giusto. Ma il decoro è una categoria etica, in parte politica, per nulla giudiziaria. Non sono i giudici a sanzionarlo. Misura il contegno, non la fedina penale. Se è in gioco la morale si esprimano condanne morali, non penali né politiche. Perfino Kant diceva «la legge morale dentro di me», mica invocava magistrati, gendarmi e parlamento. Il priapismo è un male antico del potere e non è tra i più gravi. E il decoro dei politici non riguarda solo i peccati di sesso, ma il rispetto dei ruoli e del popolo sovrano, l'uso e l'abuso delle risorse pubbliche, la lealtà. Quando resteranno i decorosi, i decorati, i decoratori, capiremo cosa ci siamo risparmiati in questi anni. Dopo Priapo verranno le mezzeseghe
Ghino di Tacco
Floris ha anche acchiappato delle casalinhge gettate nel calderone mediatico. E' successo martedì sera, da non credersi.
RispondiEliminaLa prova «evidente» numero uno viene mandata in prima serata, in una delle trasmissioni cult di Raitre, Ballarò. Milioni di italiani inchiodati al piccolo schermo per bearsi delle ultime e succose novità sulle notti di Arcore. Un servizio ricostruisce le reazioni della stampa estera all’inchiesta sul capo del governo e riprende l’edizione online del giornale inglese Daily Mail che mostra in sequenza i ritratti delle presunte escort. In mezzo al calderone di veline, meteorine, showgirl e letterine, finisce anche la foto di due donne immortalate insieme al premier. Lo scatto della vergogna? La pistola fumante che tanto aspettavamo? Macché. Una delle signore, quella sulla destra e ripresa in primo piano in pieno volto, è un’estetista di Pordenone che - si sfoga sulle colonne del Gazzettino di ieri - si è fatta fotografare insieme al presidente del Consiglio in un pomeriggio d’estate a Porto Rotondo nel lontano 2004. Una foto ricordo insomma, ma tanto basta per finire nel tritacarne e per essere sbattuta sugli schermi della Rai insieme alle varie D’Addario, Noemi, Ruby in un’inchiesta che parla di prostituzione e di concussione... E poi a proposito di questi magistrati guardoni che hanno la copertura di politici e giornalisti che si definiscono liberali e garantisti. Godono a sguazzare nel pornofango della Boccassini. Sono gli stessi che avevano definito «campagna di fango» la pubblicazione su il Giornale della foto della cucina Scavolini nella famosa casa di Montecarlo che Fini ha svenduto al cognato. Il corpo del reato (la cucina) li fa inorridire, soprattutto se inguaia Fini. Il corpo nudo li fa godere, soprattutto se scagliato contro Berlusconi.
Mirco S.
Il PDL difende il suo Leader con la proposta di una legge per punire chi autorizza intercettazioni non autorizzate. Nel dettaglio si parla di un progetto di legge con primo firmatario il deputato del Pdl, Luigi Vitali insieme ad altri 29 colleghi tra cui Cirielli, Cassinelli, Lehner dal titolo “Introduzione dell’articolo 315-bis del codice di procedura penale, concernente la riparazione per ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni”. In sostanza i cinque articoli del disegno di legge, depositati alla Camera dal 28 ottobre scorso, puntano a ridimensionare l’uso delle intercettazioni prevedendo la riparazione, ovvero il risarcimento a favore di soggetti coinvolti in indagini che prevedevano intercettazioni, che sono poi stati assolti perché il fatto non sussiste. Ma la vera novità sta nel fatto che a sborsare la somma “riparatrice” saranno proprio i magistrati, ovvero il pm e il gip che hanno richiesto le intercettazioni, se la loro responsabilità verrà accertata con sentenza “di responsabilità contabile” della Corte dei conti.
RispondiEliminaMa vedi te se devo smettere di votare Berlusconi per votare un PD che fa i brogli addirittura in elezioni proprie, dove non ci sono avversari. Primarie Napoli docet... Cambiate, tanto, altrimenti i voti li perdete ancora. Noi ci sentiamo vicini a Berlusconi, lider popolare, anima del Partito. Lo vogliamo al potere finche se la sente, finche non abbandona. E in una Democrazia se ha i voti deve governare. Come ci sentiremo noi Italiani ad essere governati da una minoranza che non rispetta il nostro credo ?
RispondiEliminaProdi lo fece, e grazie alla soglia di sbarramento ci governo´senza averne i numeri, e quanto duro´? Pochissimo. Credo che il PD deva organizzarsi, trovare un lider convincente. Poi tra qualche anno ne parleremo. Ma ora lasciate spazio al popolo, a Berlusconi.