Oggi il nostro menestrello Luciano Pellegrini, ci delizia con le sue argute "riflessioni" di maschio, sulla manifestazione delle donne tenutasi ieri a Chieti : "Se non ora quando?"
Le mie riflessioni e sensazioni sulla manifestazione di oggi 13 febbraio a Chieti su “Se non ora quando?", sinceramente sono queste: Per essere diversi dalle altre città, la manifestazione a Chieti è stata “strumentalizzata” con un manifesto alternativo a quello ufficiale con la firma di adesione di 24 sigle sindacali- partiti- associazioni. E’ stata una provocazione alle direttive impartite a livello nazionale. La manifestazione non è fatta per giudicare altre donne, contro altre donne, o per dividere le donne in buone e cattive. I cartelli o striscioni ne terranno conto. La manifestazione è fatta per esprimere la nostra forza e la nostra determinazione. Siamo donne fiere e orgogliose. Chiediamo dignità e rispetto per noi e per tutte. Siamo gelose della nostra autonomia e non ci lasceremo “usare”. Per questo non ci devono essere simboli politici o sindacali nei nostri cortei: vogliamo che sia anche rispettata la nostra “trasversalità”. Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile. Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne. Se si fosse dato spazio alla provocazione era facile capire che era una manifestazione della sinistra contro Berlusconi. Circa un migliaio di manifestanti hanno sfilato per le strade di Chieti. La maggior parte donne “ mature”. Questo è un campanello di allarme… Poche le studentesse.Mi sono chiesto dove erano tutti gli studenti, per esempio del Liceo classico che per giorni hanno manifestato contro la legge Gelmini… Forse era per fare “ filone? Oggi, domenica, meglio dormire…! Buona rappresentanza di uomini, maturi, anche bambini accompagnati da genitori. Assenza completa degli amministratori della città, sia assessori che consiglieri. Doveva partecipare l’assessore per le Pari Opportunità al comune di Chieti Emilia De Matteo e non trincerarsi dietro la politica! Ma le donne amministratori della Provincia e del Comune dove erano? Qualche consigliere della passata amministrazione di ieri e di oggi del centro sinistra…pochi! Le TV neanche a pensarci…sono state tutte dirottate a Pescara!
Al termine della sfilata, a piazza G.B.Vico, oltre a varie citazioni enunciate da manifestanti, intervallate da buona musica, il professore Lucchetta dell’università G D’Annunzio, facoltà di lettere, ha preso spunti dal libro “Sesso e Carattere” di Otto Weininger,un filosofo austriaco. Weininger morì nel 1903 a Vienna all'età di 23 anni con una ferita nel torace sinistro, dopo la pubblicazione di Geschlecht und Charakter (Sesso e carattere). Nella sua opera Sesso e carattere, Weininger ipotizza che tutte le persone siano composte di un insieme di sostanze maschili e femminili, e cerca di sostenere il suo punto di vista scientificamente. Il lato maschile sostiene che sia attivo, produttivo, cosciente e logico, mentre il lato femminile sia passivo, improduttivo, inconsapevole e illogico o amorale. Weininger sostiene che l'emancipazione dovrebbe essere riservata alle "donne mascoline", ad esempio le lesbiche, e quelle donne la cui funzione riproduttiva sia esaurita: la donna è vista come uno strumento riproduttivo. All'opposto, il compito del maschio, o dell'aspetto mascolino della personalità, è la tensione alla genialità e l'abbandono della sessualità per un amore verso l'assoluto, verso Dio, che può trovare in se stesso. Una parte
notevole del libro è sulla natura del genio. Weininger suggerisce che non esista una genialità particolare, ma solo universale, in cui tutto esiste e ha senso. Egli sostiene che questo genio probabilmente esiste in un certo grado in ognuno di noi. In un capitolo separato, Weininger, analizza l'archetipo della donna giudea, e quindi profondamente irreligiosa, priva di individualità e del senso del bene e del male. La cristianità è descritta come "la più alta espressione del più grande destino", mentre l'ebraismo "la più vile codardia". Weininger critica la decadenza dei costumi contemporanei e attribuisce ciò allo spirito femminile, e quindi alle influenze ebree. Cosa dire! Probabilmente io avrei dato un altro titolo alla manifestazione. Se non ora, quando? È un romanzo di Primo Levi . Narra le avventure “picaresche” (narrazione apparentemente autobiografica), di un gruppo di partigiani ebrei di origini polacche e russe, che tendono imboscate ai tedeschi sul fronte orientale e giungono ad attraversare i territori del Reich sconfitto, sino a Milano, da dove alcuni prenderanno la via della Palestina per partecipare alla costruzione dello stato di Israele. Potrei ricordare i movimenti femministi del 1968, ma è un’altra storia! Il femminismo è stato il primo momento politico di critica storica alla famiglia e alla società .
Scritto da: Luciano Pellegrini
Eppure quelle che oggi manifestano "perla loro dignità" qualche lustro fa manifestavano per la loro libertà sessuale, per "l'utero è mio e lo gestisco io", (facendo il segno dell'utero con le dita) per la parità fra i sessi, quindi anche per l'argomento sesso. Non è che ora, essendosi troppo spinte in avanti in queste loro rivendicazioni vogliono tornare indietro? Siccome una tal ipotesi non è credibile, diventa chiaro che la giornata di ieri era organizzata solo in chiave anti-Berlusconi.
RispondiEliminaOgnuno,in Italia,per fortuna,può manifestare quando,come e per qulsiasi cosa in cui crede e va rispettato. La dignità però è una cosa bellissima che ognuno si costruisce con la propria vita di ogni giorno con coerenza,onestà e serietà. Non te la puo' togliere Berlusconi, nè te la puo' dare la piazza.
RispondiEliminaLa maggioranza è sempre silenziosa, ma vota Berlusconi.
RispondiEliminala minoranza fa piu' chiasso, ma odia di più. E' sempre stato così, ma l'importante è che la democrazia prevede che bisogna avere i numeri per governare.
E poi queste sono manifestazioni strumentali, antiberlusconiane, delle donne non glie ne frega a nessuno almeno di quelle che si facevano sbattere ad Arcore.
Perchè se così fosse, allora quella manifestazione si dovrebbe fare ogni giorno, e non per colpa di Berlusconi. Purtroppo oggi i valori sono cambiati ed è inutile negarne l'evidenza.
Speravo di leggere commenti di buon senso e, al di là del credo politico, almeno di condivisione e di sostegno a tutte quelle donne che ieri sono scese in piazza non tanto per protestare contro la condotta politica del signor B, quanto contro il sistema (a)culturale-sociale-economico tipicamente italiano, ma non solo, che vorrebbe le donne sempre zitte, remissive e pronte ad obbedire a tutti tranne che a se stesse. A leggere certi commenti, maschilimisto, c'è da rimanere allibiti per la pochezza, ma almeno così ho capito come siamo potuti arrivare fin qui.
RispondiEliminaPersonalmente sono convinto di una cosa: nove su dieci di lor signore scese in piazza ieri, se avessero la possibilità e il fisico per partecipare a una delle feste di Arcore, con relativi benefit, ci andrebbero di corsa. Credo che sia solo l'invidia a farle scendere in piazza a protestare. Ad Arcore ci andrebbero anche a piedi, altroché. Soprattutto se in ballo ci sono candidature, gioielli, ricchi regali, notorietà. D'altra parte, perché scandalizzarsi, il mondo è sempre andato così. C'è il potente, che generalmente è maschio, e c'è la femmina che lo lusinga e cerca di trarne vantaggio, solo in alcuni casi si verifica l'opposto...
RispondiEliminaAd alcune donne interessa la tutela di se stesse, della loro dignità, del loro impegno: la discriminazione sessuale non l'ha inventata Berlusconi, è ben radicata anche a sinistra al pari dell'omofobia, Ieri a La Spezia eravamo in tante, senza partiti, senza bandiere e non mi sono sentita strumentalizzata proprio da nessuno!
RispondiEliminaSara
teatino doc, per fortuna le donne non sono tutte come tua sorela.
RispondiEliminaANche con l'assenza di simboli e bandiere gente come Enio e i vari fasci pidiellini di CHieti (che per inciso se non ci fossero studenti avrebbe un PIl simile a Catanzaro) loro la vedono sempre in modo sturmentale dei partiti di sinistra. Voi siete non il partito dell'amore, ma di quello delle mignotte.
@geronimo
RispondiEliminaforse tu non sei mai stato in un cosiddetto "centro sociale" per rendirti conto di come veniva "data" anche gratis... io sono stato una sola volta alo LEONCAVALLO in Piazza Durante a MI e mi è bastato. So che le donne in Italia (quelle sono exort o mignotte)lottano come delle pazze per affermarsi in un mondo maschilista (ho una figlia che dirige un reparto alla SGS Thompson di Agrate e so cosa ha dovuto passare per arrivarci, battendo la concorrenza spietata dei maschietti)e spesso debbono dimostrare di essere preparate come se non di più dei maschietti per ottenere un "posto" di un certo riguardo. Non puoi negare che i valori oggi, in questa società dove il dio denaro e il possedere tormenta i più, e che le varie televisioni hanno incrementato (i vari grandi fratelli o le isole dei famosi e oggi anche il nostro Premier)e i target di oggi sono arrivare, subito e guadagnare una barca di soldi fregandosene di tutto e di tutti; magari giocatore di calcio o velina passando, senza peli sullo stomaco su tutto, magari turandosi anche il naso... La manifestazione quindi aveva un tono POLITICO anche se non erano presenti le bandiere di partito e ti RICORDO che in ITALIA fino a prova contraria si vince col VOTO e non nelle piazze o nelle aule di tribunale. Lasciamolo governare e poi, solo poi andiamo a controllare l'interno del suo armadio e contiamo gli scheletri. Non venire a dirmi che a SINISTRA non ciulino e sopratutto che nessun esponente del PD l'abbia mai fatto, fuori dal tempio della framiglia. Solo che non interessava nessuno o non era sfruttabile ai fini politici...
Un movimento vivace, quello messo in piedi dal niente ieri, che merita tutto il rispetto possibile. Indignarsi è giusto. Di più: necessario. Il problema però riguarda il fatto che queste meritorie iniziative vanno ad inserirsi nel drammatico vuoto politico lasciato dai partiti, prima di tutto dal Pd. Intellettuali, donne, volontari della protesta, girotondini di professione: la storia recente dimostra che gli effetti di tale azionismo sono sempre ridotti. Anzi, la protesta diviene un pretesto che permette a Berlusconi di dimostrare di essere sempre e continuamente attaccato. Niente di più falso, sia chiaro. Ma c'è bisogno di un'alternativa politica a Berlusconi. E questa non si chiama Pd, almeno non oggi. Forse la strada di un'alleanza repubblicana da Bersani a Casini (e Fini?) è tracciata: ma l'obiettivo è lontano. Perché ha ragione il senatore Molinari quando ci dice: “Di discorsi ne abbiamo in abbondanza, quello che manca è l'esempio”.
RispondiEliminaPresidente ignorante ma arrogante... secondo l'art. 69 della costituzione del regno di bunga bunga, il Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere sentiti i Presidenti delle stesse ( e il consenso del presidente del consiglio)
RispondiEliminaPeccato che la materia, nella Repubblica Italiana, sia regolata dall'art. 88 della Costituzione Italiana....
Articolo 88: Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.
qualcuno dei suoi avvocati/deputati/difensori glielo dice a Berlusconi come stanno le cose?? è chiedere troppo????
Guardo l'Egitto con ammirazione. Ormai noi italiani siamo mezzi rimbambiti, altrimenti faremmo come loro, ovvero scenderemmo in piazza ad oltranza fino ad abbattere il tiranno-nano. Purtroppo, anche se messi male, preferiamo stare comodi sul divano a sorbirci le porcherie che ci propina con le sue televisioni immondizia, mentre lui e tutti i suoi compari arraffano a man bassa quello che rimane di questo povero paese.
RispondiEliminaSergio
@Sergio
RispondiEliminaNon si sa con chi sostituirlo...
Sergio, ma allora sei proprio comunista ! In Egitto c'e' una dittatura e da noi una Repubblica Parlamentare votata da NOI CITTADINI, e inserita nel contesto Europeo. Tu fingi di non salerlo ?
E noi ti castighiamo alla grandisssima, rivotando Berlusconi.
Il dramma e' che dopo di lui non si sa chi mettere al governo. Franceschini ? Bersani ? Vendola ?
Con quelle facce li' ? Improponibili. Sperianmo che il vecchio faccia ancora dieci anni, o che ne nasca uno con le palle toste come le sue. Avrebbero sbroccato in tanti al suo posto ma lui si difende come un leone... un grande ammettilo!
La manifestazione nn era della sinx contro Berlusconi, era di TUTTI (donne e uomini) contro i beceri maschilisti che umiliano la dignità delle donne e fanno peggio all'intelligenza degli uomini. Non doveva prendere di mira qualcuno e non ci servono le microspie e le intercettazioni per capire chi fa il maschilista. Chi lo vuol capire l'ha capito benissimo, gli altri si arrangino da soli.
RispondiEliminaA Chieti di ragazze ce n'erano tante, anche studentesse e quelle che hanno partecipato alle letture in piazza Vico erano in gran parte del Liceo. Se non le hai viste comprati un buon paio di occhiali. ;)
LISA
si vergogni enio,
RispondiEliminalei giustifica un piduista mafioso. e questo equivale a rendersi complice. che schifo.
@geronimo
RispondiEliminaa parte il fatto che l'articolo lo ha scritto il mio amico Luciano, non vedo cosa ci sia da vergognarsi. Io non giustifico nessuno, solo pretendo di non essere spiato entro casa mia da chicchessia e tantomeno da giudici rossi che da 17 anni tentano di azzoppare il cavalier. Non lo amo certamente per le cose che fa, ma rispetto la sua privacy e credo che in questa italietta dove puttane, veline e calciatori sono i nuovi miti dei giovani d'oggi tutto è possibile. Gla gnocca o meglio la figa ha sempre avuto ragione di tutto e di tutti (ci sono esempi illustri: Cleopatra- Cesare, Napoleone-Giuseppina e tanti altri che si sono rovinati per averla... in grande quantità. Pare che il Duce ne avesse una al giorno e quando le possedeva, spesso sulla scrivania del palazzo del governo, pare che non si togliesse neanche i pantaloni per non doversi sfilale gli stivali. D'Annunzio, si diveriva a veder defecare la Duse attraverso una lastra di vetro posta sotto un water, non per questo viene ricordato come un cattivo poeta... lui era malato di priapismo e doveva utilizzare il suo membro pur sentendo dolore... e ti posso assicurare che lo usava e tanto.