Siccome il sito chietiscalo.it in questi giorni sembra non accetti l'invio di post (ho tentato più di una volta di inviarne uno), per rispondere ad un articolo apparso a firma di Riccardo Giampiero in merito al presunto scoop di "le Iene" sulle strisce blu dei parcheggi a pagamento e sulla loro illegittimità, ho scelto questo blog per rispondergli. Bisognerebbe che lui si leggesse prima il "Codice della Strada" o che consultasse La Motorizzazione, per poter poi essere o non essere daccordo su quanto detto nella trasmissione di Italia 1 e nel suo articolo, frettolosamente riportato. Per chi non avesse visto la puntata o non avesse letto l'articolo su Chietiscalo.it riassumo brevemente : "Durante l'ultima puntata di "Le Iene" è stato mandato in onda un servizio abbastanza discutibile sui parcheggi blu a Milano e secondo quanto dichiarato dalle Iene tutte le strisce blu di Milano (e di conseguenza di tutta Italia compreso la nostra città) sarebbero illegali". Questi signori, avvalendosi del parere di dotti e fini conoscitori (per lo più azzeccagarbugli) delle cose pubbliche hanno scoperto "l'acqua calda". Comunque la domanda che ci si pone è: " Ma è proprio così?", la risposta naturalmente è :" Non proprio..." . Riportiamoci al passaggio che più ci interessa :
FUORI DALLA CARREGGIATA
Secondo la dottrina, l'espressione "fuori della carreggiata", utilizzata nella definizione di parcheggio di cui al n.34 art.3 CDS e ripetuta nel comma 6 art. 7 CDS, deve essere intesa nel senso che di regola il parcheggio deve essere collocato fuori del flusso della circolazione, e non necessariamente fuori della sede stradale. Infatti, da una parte la carreggiata è definita dal n. 7 dell' art. 3 CDS come la "parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli", e quindi non comprende le eventuali aree destinate alla sosta collocate a lato della carreggiata, dall'altra lo stesso art. 7 comma 6 precisa che le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate "comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico". Pertanto alcune false credenze costruite attorno a questa definizione vanno assolutamente cancellate. Quindi, come si vede, l'intepretazione data dagli avvocati interpellati dalle Iene (che commette il grave errore di non interpellare qualcuno del Ministero dei Trasporti prima di lanciare il servizio "scoop") non è propriamente corretta. Secondo "Le Iene" le strisce blu sarebbero illegali praticamente dappertutto (e non solo a Milano, dov'è stato girato il filmato), visto che secondo la loro interpretazione, queste dovrebbero trovarsi fuori dalla carreggiata. In realtà, non è la prima volta che la questione affiora. Ma poi è sempre rientrata nell'ombra. Perché è una mezza bufala. Tanto per cominciare, non è vero che riguardi solo i parcheggi a pagamento: il comma 6 dell'articolo 7 del Codice della strada, su cui si basa la dimostrazione di illegalità, non fa distinzione con quelli gratuiti. Se è così, ci sarebbe da concludere che nelle città italiane sarebbe praticamente vietato sostare, visto che la maggior parte dei posti disponibili si trova appunto sulla carreggiata. Effetti paradossali a parte, andiamo a frugare bene nelle astruse definizioni che usa il Codice. Non è raro che alcune parole che noi nel linguaggio comune utilizziamo con un determinato significato ne assumano uno diverso nel burocratese codicistico. E allora prendiamo in mano l'articolo 3, che funge un po' da glossario. Qui troviamo la definizione n. 23, che individua la "fascia di sosta laterale" come la "parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra". Saltando qualche riga più sotto, vediamo che al n. 34 c'è anche il parcheggio, definito come "area o infrastruttura posta fuori dalla carreggiata , destinata alla sosta regolamentata o o non dei veicoli". Dunque, non è vero che a bordo strada non si possa parcheggiare: semplicemente, lo spazio dove lo si fa in burocratese non si chiama "parcheggio" bensì "fascia di sosta laterale". D'altra parte, quando disciplina la sosta (articolo 157), il Codice impone di mettersi fuori dalla carreggiata esclusivamente nel caso delle strade extraurbane. Inoltre, il Regolamento di esecuzione (articolo 149) nemmeno obbliga a tracciare le strisce quando la sosta è consentita in modo parallelo al senso di marcia come da regole generali. Resta il problema della striscia di margine discontinua, che effettivamente spesso non è tracciata (anche per ragioni di spazio). E il filmato de "Le Iene" segnala una grande verità, cioè che quando si tratta di parcheggi a pagamento si disegnano posti pure in prossimità degli incroci o in altre situazioni pericolose in cui il Codice vieta la sosta a prescindere: insomma, basta pagare e ciò che è illegale e/o pericoloso diventa lecito, ma di quì a dire che non si può parcheggiare ne corre... Spero con questa risposta di aver tranquillizzato il sindaco e il capo dei vigili della nostra città e aver esaurientemente risposto al nostro Riccardo.
E delle strisce pedonali nella foto che mi dite? Non si accorge nessuno che non sono a norma? Come ci può essere un parcheggio disegnato subito prima delle strisce pedonali che devono essere "VISIBILI"? Geometri e urbanisti comunali, il vostro dovere etico nei confronti della comunità è grande, siate all'altezza prima che succedano le disgrazie. Qualcuno mi può spiegare come fa una machina ad accorgersi della sola intenzione del pedone (magari di bassa statura) di attraversare sulle strisce?
RispondiEliminaQuesto è uno dei motivi che mette a rischio i pedoni, perchè sono nascosti dalle auto parcheggiate e spesso quando avanzano sulle strisce si fa fatica a scorgerli oppure è troppo tardi per fermarsi senza inchiodare!!! Qualcuno poi non fa in tempo e magari investe il pedone!!! Cosa già successa...
RispondiElimina.. anche a Chieti la maggior parte dei parcheggi (strisce blu e bianche) sono sulla carreggiata! pensavo di fare alcune foto e mandarle alle Iene, che ne dite?
RispondiEliminaL'ideale sarebbe di lasciare a casa la macchina e utilizzare i mezzi pubblici se questi sono efficienti.
RispondiEliminaAnche da me ci sono più strisce blu che bianche, ma non credo le mettano se non sono legittime.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata!
Ho letto il post molto interessante ma ho tirato un sospiro di sollievo
RispondiEliminapoiché, egoisticamente parlando, non uso più l'auto da un ventennio.
Ciao genio....scopro che sei di Chieti. Amo molto quella zona....poichè papà era di Guardiagrele.
RispondiElimina@serenella
RispondiEliminaguardiagrele è un posto favoloso e d'estate ci vado spesso; quella è la zona delle sagre e nel mese di agosto ogni posto lì attorno si riempie di gente che dall'Adriatico si sposta di sera per gustare gli antichi sapori e poi è la citta dell'artigianato sopratutto quello in rame...
Si...è tutto come scrivi. per me è il sapore di una infanzia felice,di estati bellissime e di ricordi legati a mio padre. Grazie per questi ricordi....
RispondiEliminaChe chietiscalo.it non accettasse più post mi sembra una novità. Se hai provato ad inserire un commento vedi bene che siano corretti user-id e password. Se invece hai inviato articoli agli indirizzi di posta del sito, info@chietiscalo.it o redazione@chietiscalo.it può essere che ci siano stati problemi con il server di posta. Abbiamo sempre pubblicato tutto e non vedo perchè avremo dovuto censurarti proprio adesso. Prova a rimandare l'articolo, saremo ben lieti di pubblicarlo.
RispondiElimina@chietiscalo.it
RispondiEliminasiccome il sito risultava in ristrutturazione la mail spedita alla redazione mi tornava indietro con un messaggio di errore. Io non ho mai parlato di censura, conosco troppo bene il vostro stile e la vostra serietà perchè avete pubblicato diversi miei post.