Questo venticinque aprile e i suoi festeggiamenti dovrebbero riaffermare che la Liberazione resta l’atto fondativo della nostra Repubblica e grazie ad essa possiamo ribadire che la Resistenza, con i suoi ideali di democrazia, giustizia e libertà, ha dato una via d’uscita all’Italia violenta, dispotica e razzista del Ventennio. Bisognerebbe rivolgere un invito a tutti ed iniziare oggi una nuova Resistenza contro il qualunquismo e contro i tentativi di cambiare la Costituzione.
@enio
Credo che dovremmo studiare e conoscere bene la storia per non ripetere errori. Ma credo anche che dovremmo cominciare a guardare avanti e a non utilizzare strumentalmente e politicamente vicende passate e sepolte. Viviamo per costruire il futuro e non per lucidare monumenti buoni solo ormai per consumare parole risapute e retoriche.
RispondiEliminaDopo aver visto i manifesti fatti attaccare in giro per la città per la festa della Liberazione, il sindaco non ci ha spiegato ne ci spiega: Liberazione da cosa e da CHI? I nazi non esistono più oggigiorna ma di fascisti se ne contano parecchi. Forse intendeva Liberazione da questi nuovi fascistelli che si annidano oggi nella nostra società e in alcuni casi ricoprono anche cariche importanti. E si caro sindaco, noi cittadini normali abbiamo bisogno di una nuova "LIBERAZIONE". La Liberazione da questa generazione autoreplicante e inamovibile di politicanti, come la vostra, interessata solo a se stessa e che ritiene i problemi dei cittadini normali (quelli non impastrocchiati con loro) utili solo per essere strumentalizzati a proprio personale e meschino vantaggio.Per fortuna che le giunte comunali durano solo 5 anni e che poi si va nuovamente a votare. A Chieti noi votando PDL, per le cose promesse e non fatte, abbiamo cambiato gli occhi x la coda... ma il Teatino per fortuna ha la memoria lunga e saprà certamente premiarvi fra 3 anni!
RispondiElimina@Loredana
RispondiEliminaServirebbe un nuovo Risorgimento che ci liberi dai parolieri di corte e dai ciarlatani politici. E' ora di smetterla con queste pantomime che appartengono ormai al medioevo, da qualunque parte vengano: destra, sinistra e centro compreso. Vogliamo politici davvero democratici che sappiano interpretare il mondo e amministrare con saggezza e non più i chierichetti di liturgie partitiche e ideologiche consunte e fuori dalla storia. Il politicante dovrebbe fare politica per passione e non per soldi come fa oggi.
...a chi soffre di rigurgiti revisionisti, riporto la risposta del Rabbino Toaff alla domanda
RispondiEliminaquando ci furono le leggi razziali vi siete ribellati?
"No. Come si poteva ! Se uno fosse vissuto a quei tempi questa domanda non l'avrebbe fatta! Perché appena uno diceva una parola che poteva essere interpretata come una critica al regime, immediatamente l'ammazzavano di botte e gli favevano bere mezzo litro di olio di ricino."
... riportiamo le testimonianze dei nostri nonni: Mio nonno Antonio, falegname, si trovò nel giro di poco tempo senza lavoro e lui e la sua famiglia furono ridotti quasi alla fame. I suoi clienti temevano per loro stessi in quanto lui non era iscritto al partito. Questo era il clima sociale nelle nostre campagne durante il fascimo.
RispondiElimina@nonno
RispondiElimina...bravo il messaggio è forte e chiaro. Semplice per chi vuol capire. Nessun cedimento. Il 25 aprile è una ricorrenza da difendere ad ogni costo. Aguri, anche se un pò in ritardo!
Perchè i fascisti ci sono ancora ?
RispondiEliminaperchè combattere il fascismo è cosa nobile ?
perchè i fascisti uccidono ancora
perchè degli uomini hanno dato la loro vita per dare la possibilità anche al più stupido e ignorante degli uomini(ogni riferimento al super commentatore di questo sito è puramente.....casuale) di poter esprimere la propria idea.
W i partigiani ieri oggi e domani