
Abolire il finanziamento pubblico ai partiti? «Un errore drammatico». Abc, ovvero Alfano, Bersani e Casini, mettono nero su bianco il loro no a cancellare del tutto il contributo che lo Stato dà alla politica. Con una presa di posizione destinata a fare rumore e alimentare il fuoco dell'antipolitica. Tuona Antonio Di Pietro: «I cittadini arriveranno coi forconi».Intanto avanza Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle. Urla nelle piazze che i partiti «ci stanno suicidando» e si prepara a erodere consensi elettorali. «Cancellare del tutto i finanziamenti pubblici ai partiti, sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo che metterebbe la politica nelle mani delle lobby» scrivono Angelino, Pier Luigi e Pier Ferdinando nella relazione alla loro proposta di legge sulla trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti. Questo non vuol dire che non ci possa essere spazio, sottolinea il Pd, per «ridurre ulteriormente il finanziamento pubblico». Anzi, il partito di Bersani, che ne parlerà oggi nella segreteria, è pronto a «discutere da subito una riforma». Ma chi chiede di intervenire da subito sui rimborsi elettorali non si accontenta. Anche perchè certe cifre fanno impressione: i Radicali ricordano che, in barba al referendum abrogativo del '93, dal '94 ad oggi le forze politiche hanno intascato 2,3 miliardi di rimborsi, a fronte di spese per 580 milioni, una vergogna che in questi giorni, causa le ruberie della Lega, sono venuti alla luce del sole. Io dico che se i partiti non avranno un sussulto di istinto di sopravvivenza, prima ancora che di decenza morale e politica, per approvare in fretta una riforma radicale sul finanziamento alla politica, che cancelli l'insulto agli italiani di veder rimborsato 5 euro a voto, con un mercimonio simoniaco della democrazia, allora il vento dell'antipolitica non avrà più contenimento e drammaticamente spazzerà via tutto. Il caso italiano non ha eguali in Europa. Nemmeno il PD, spesso a richiamare alla decenza la politica fa un passo indietro. Solo da noi esiste questa vergogna. Nel 2010 i partiti italiani hanno ricevuto sotto forma di contributi pubblici 285 milioni di euro contro i 133 milioni che spettano ai tedeschi (limite massimo stabilito per legge) e gli 80 milioni per i francesi. In Germania addirittura il finanziamento pubblico non può essere più del 50% del totale, il resto deve venire da finanziamenti .Se non ci sarà al più presto un'azione vigorosa che riporti in vigore l'articolo 49 della Costituzione italiana, che impone democrazia e trasparenza nella vita dei partiti, quel poco che resta della credibilità della classe politica italiana verrà travolto e cancellato definitivamente. E non sarà certo un bene per l'Italia. Ma i partiti e il ceto politico non potranno che piangere su se stessi, privati, tesseramento e donazioni.
enio
Allarmante la sordità dei partiti; nessuno escluso; chi si dissocia lo fa con escamotage "pelose" che fanno capire che al massimo si ridurrà o si introdurranno controlli.
RispondiEliminaMi sembra che stiamo andando verso una pericolosa situazione sudamericana dove il cinismo popolare di fronte alla corruzione politica, ha spesso finito per affidarsi a un qualsiasi "Libertador" che promette paradisi e cancella le libertà civili.
Un complimento per il chiaro messaggio.
oh... ma 'sti sfaticati, invece che chiedere i soldi andassero a lavorare ???
RispondiEliminanoooo ???!!!
ed ora si scopre perchè al Beppe Grillo non lo fanno parlare...
RispondiEliminano se ne puó più di questa classe politica, la misura é colma. Io aggiungo, che quando il ceto moderato perde la pazienza si deve iniziare ad avere paura. E ormai ci siamo, la misura è colma.
RispondiEliminaUna bella Marcia su Roma? Poi rimettiamo in piedi i fasci littori di cartapesta e saltiamo con movenze maschie e guerriere nel cerchio infuocato.
RispondiElimina@Lorenzo
RispondiEliminaUn pò di buon senso non guasterebbe. Finanziamenti allocati dietro presentazione di rendicontazioni e comunque in forma ridotta non disturberebbe sopratutto in questo momento critico per le finanze italiane dove ci si attacca a tutto per fare cassa e non vedo perchè non possiamo pretendere che anche loro, i poco omorevoli, paghino l'obolo.
Servirebbero regole sobrie e sopratutto il buon esempio. Da politico convinto mi sto vergognando della maggioranza dei politici e sopratutto di come si atteggia il leader del mio partito...
Io sono convinto che i rimborsi ai partiti servano per tutt'altre cose, arricchire i singoli, sopratutto se questi occupano posti di comando nel partito. L'esempio l'abbiamo avuto con la Lega dove tutti rubacchiavano, finchè non li hanno presi con le mani nel barattolo della marmellata.
RispondiEliminaE' di poco fa l'ANSA su Francesco Belsito, l'ex tesoriere della Lega Nord indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ha consegnato i diamanti e i lingotti d'oro alla Guardia di finanza di Milano.
La riconsegna è avvenuta tramite il suo legale, l'avvocato genovese Paolo Scovazzi. Secondo quanto si è appreso, l'ex tesoriere della Lega nord ha consegnato 11 lingotti per un peso complessivo di 5 chilogrammi e 11 diamanti in una confezione sigillata.
Non capisco il concetto secondo cui i "politici" dovrebbero avere la funzione di dare il "buon esempio".
RispondiEliminaDa quando esiste la democrazia il potere è una questione di transazione economica, cioè tu mi dai qualcosa (pane, soldi, lavoro, divertimento) e io ti voto. Il meccanismo implica che come l'elettore anche chi viene eletto non sia motivato da ragioni o valori superiori ma dal tornaconto personale, infatti col potere arrivano anche pane, soldi, lavoro, divertimento.
Quindi è inevitabile che il politico in democrazia sia un venditore, un faccendiere, un demagogo. Semplicemente perché come ho detto la democrazia è commercio.
La qualità dei politici e dei governanti è funzione della qualità del popolo che li esprime. Se i nostri politici sono più cialtroni dei politici tedeschi è semplicemente perché gli Italiani sono un popolo più cialtrone del popolo tedesco. La cialtronaggine a volte può essere divertente, ma di sicuro non aiuta in democrazia.
Voglio dire, non sono solo i nostri politici a non dimettersi. In Italia insegniamo ai bambini che copiare e farla in barba agli insegnanti è una cosa da "furbi". E da li in poi il confine tra lecito e illecito, tra "furbata" e "reato", tra merito e colpa, diventa labile. Siamo il popolo che non si mette in fila, che batte tutte le vie traverse, ecc.
RispondiElimina@Lorenzo
RispondiEliminain questo momento i politici o meglio i partiti politici hanno un indice di gradimento pari allozero.Questa sera dalla riunione con monti, dopo 4 ore, non si era riusciti a trarre il ragno dal buco perchè tutto si era arenato sul fatto che le frequenze erano state messe all'asta e il PDL scalciava all'impazzata e evitava di sottoscriveri gli accordi, quelli importanti sul rilancio del LAVORO in Italia.Io ritengo determinante che ci si sbarazzi di questa gente che non fa i nostri interessi o meglio non fa quelli dell'Italia.Diamo un piccolo segnale cazzo a quelle persone o a quelle piccole imprese che vogliono ripartire. Basta con gli intrallazzi del palazzo è ora di finirla altrimenti si ferma tutto.
Concordo in pieno su diversi vostri commenti; nessun cenno però sui sindacati che sono corresponsabili dello sfascio attuale delle cose, anche loro non pagano le tasse, che prendono i collaboratori in nero e non certificano i rimborsi dallo stato...
RispondiEliminae tu pensa che ci dobbiamo sorbì tutto questo senza neanche il conforto della SUA presenza
RispondiEliminaCe ne semo fatte de risate sotto er su ventennio, mentre che lui se ne faceva de grana.
Ma come mai che nessun partito ha nel programma la vendita della rai ed il risparmio di 113 euri per noi che paghiamo il canone?
Chiederò in prestito a mio papà un vecchio forcone del nonno, di quelli antichi e indistruttibili!
RispondiEliminaCiò che mi stupisce è il fatto che nessuno, né governo e né politici, si accorga che i cittadini sono stanchi di tutta questa situazione da repubblica delle banane. E non so se si scenderà in piazza solo con i forconi.
RispondiElimina"Io ritengo determinante che ci si sbarazzi di questa gente che non fa i nostri interessi o meglio non fa quelli dell'Italia."
RispondiEliminaPer me invece prima sarebbe il caso di pensare bene cosa non funziona e come porre rimedio. Sbarazzarsi di qualcosa è molto più facile che costruire qualcosa.
Questa idea della gente che "scende in piazza" è non solo è vecchia, un rottame del '900 ma è anche marcia.
E' marcia per il semplice motivo, lo ripeto in continuazione, che se sei cretino, sei cretino a casa tua e in ogni dove, compreso quando "scendi in piazza". Una massa di cretini che "scendono in piazza" non produce automaticamente un evento positivo per il solo fatto di essere li. Anzi, il contrario.
I cretini che scendono in piazza fino ad un momento prima mangiavano dalla greppia pubblica, in un modo o nell'altro e votavano i "politici" che gli riempivano la greppia. Adesso che di pappone nella greppia ce n'è di meno i cretini scendono in piazza.
A fare cosa?
A cercare l'ennesima catarsi generale per cui un giorno tutti Fascisti e il giorno dopo tutti Partigiani?
Ovvio che la responsabilità maggiore ce l'ha chi determina l'opinione pubblica tramite i media.
RispondiEliminaLa responsabilità di non dire le due verità fondamentali:
- lo Stato è in bancarotta perché il sistema delle pensioni, della sanità e dell'impiego statale e parastatale costa troppo rispetto alla ricchezza prodotta in Italia.
- La ricchezza prodotta in Italia tende a diminuire perché le attività produttive che consentirebbero l'esportazione o non sono mai esistite, o sono state dismesse e trasferite nei paesi emergenti.
Queste due verità fondamentali hanno tutta una serie di corollari ma la cosa più importante sarebbe identificare dove vogliamo andare da qui a 10 o 20 anni e come ci vogliamo arrivare.
Il vero "costo della politica" non sono gli emolumenti o i finanziamenti, è la inettitudine o la malafede nel gestire i problemi di cui sopra.
Ciao Enio. I partiti, quelli conosciuti fino ad oggi e che attraverso i loro rappresentanti ci hanno governato, sono finiti. ABC se ne accorgeranno presto perché nel Paese sta montando la rabbia nei confronti della loro arrogante ingordigia. Una riforma del sistema dei finanziamenti è necessaria ma non saranno loro a idearla. Loro, sono solamente capaci di fare un'altra porcata come la riforma elettorale di recente ideazione e che è l'ennesima presa in giro. Alle prossime comunali faranno il botto e, allora, vedremo chi sarà capace di riformare, dalla base, questo sistema. Sarò monotono ma un Movimento pronto a farlo, c'è. Basta scegliere bene!
RispondiEliminaAd oltre 200 anni, si sta riproponendo una situazione simile a quella che fece esplodere la Rivoluzione Francese. Un divario tra ricchi e poveri che ogni giorno si fa sempre più accentuato. La classe politica alleata con la borghesia più disonesta (quella dei che evade le tasse, esporta i capitali all'estero lasciando sulla strada chi lavora), sorda e cieca quando è ora di vedere quel pantano di crisi che sta attorno... più che i forconi ci vorrebbe la ghigliottina.
RispondiElimina@carlo
RispondiEliminala cosa che mi fa incazzare di questi partiti e principalmente Alfano che dopo aver permesso a Monti di spolparci con balzelli pazzeschi, adesso predica in TV, sperando che qualcuno gli creda: " adesso niente più tasse!!!!"... almeno stesse zitto e non ci prendesse tutti per il culo.
Fino a quest'inverno tutte troie, adesso tutte verginelle indignate. Che Paese di marionette.
RispondiEliminaCiao Enio. Io terrei d'occhio anche casini che pur di guadagnare poltrone sta dietro al pdl, correo di tutto ciò che sta accadendo ai danni dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Quando, nell'aula parlamentare, c'è stato da dare carta bianca al monti per massacrarci, non ha esitato un attimo. In vista delle prossime elezioni comunali, il ciellino sta stringendo alleanze con soggetti improponibili: a l'Aquila, è in lista perfino insieme a casapound. Il bersani, infine, con il suo comportamento ha definitivamente sotterrato quello che era rimasto del centrosinistra.
RispondiEliminaIo comincio anche ad aver dubbi sulla veridicità di questa crisi. Da giorni mi chiedo come sia possibile aver approntato una manovra da massacro solo sulle spalle di due ben precise categorie (lavoratori dipendenti e pensionati) e poi loro non rinunciano ad un centesimo dei rimborsi milionari, non cedono un centesimo di quelli che già hanno incassato e investito in immobili, titoli, oro e gioielli, non hanno modificato di una virgola i loro stipendi e privilegi, la loro pensione verrà modificata solo dalla prossima legislatura.
Ancora e per l'opposizione dei parlamentari Pdl e a volte anche Pd: la patrimoniale se la sono scordata, le privatizzazioni non le hanno fatte, la riforma della giustizia non è possibile farla, hanno rifatto la legge elettorale ma è una porcata come la precedente, le province non le hanno abolite, l'imu non la paga il Vaticano, le banche, i partiti e pure i sindacati, una legge tosta sull'evasione fiscale non l'hanno fatta, il penale nel falso in bilancio non lo hanno introdotto, dai capitali scudati non prenderanno un centesimo....
Insomma, o ci stanno prendendo in giro oppure questi sono criminali. E allora, ha ragione Grillo quando dice che a questa gente va ritirato il passaporto (così non possono scappare) e se accertato che sono criminali che ci stanno portando alla rovina, vanno processati e condannati (come hanno fatto, d'altronde, in Islanda - gente seria e non come noi!!!)
@Carlo
RispondiEliminaGrillo ha parlato, non sò se seriamente, di farli processare da un tribunale del popolo (Tipo quello di Norimberga)per far loro restituire tutto il mal tolto e cacciarli in qualche comune a espiare per diversi anni.
Senza arrivare a questo, visto che l'Italia ha bisogno di un Governo di tecnici e loro sono lì a fare solo numero, sospendiamogli gli stipendi e tutti vantaggi relativi ai loro incarichi, finch'è questo governo è in carica.
Vediamo come vanno le cose in Italia fino al 2013, se hanno fatto bene (i tecnici) consultazione popolare e si rinnova il mandato per altri 3 anni, altrimenti (io sono convinto che fra un anno saremo quì a parlare di Italia a rischio di finire come la Grecia)si rivà a votare e si fa un governo ex novo dimenticandosi di queste "puttane" siglate ABC, ripartendo da zero.
Enio Ciao. I tecnici? Scusa ma non mi fido. E' di oggi l'ennesima fregatura scansata. Nel testo della riforma fiscale era stato reintrodotto il pagamento per le prestazioni di diagnostica strumentale e di altre prestazioni specialistiche sanitarie, per coloro che non hanno lavoro e per le loro famiglie. Era stato spiegato anche il perché: il taglio era legato all’estensione della platea dei beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito, nel senso che il taglio serviva a finanziare l’Aspi, la nuova indennità di disoccupazione.
EliminaCapito la furbata? Da una parte fanno finta di aiutarti, dall'altra te li tolgono con gli interessi.
Per fortuna stavolta Bersani era sveglio e insieme a Cgil Cisl e Uil ha fatto un macello.
Allora, la ministra che piange si è giustificata dicendo che era un "refuso"! Refuso na minchia aggiungo io! Voleva fottere per l'ennesima volta e sempre i soliti fessi ma stavolta non le è riuscito! Risultato, ora hanno promesso un loro emendamento al ddl di riforma del lavoro, per correggere il testo!
Speriamo!
Io, aspetto le prossime amministrative per capire veramente cosa accadrà in questo benedetto Paese.
Enio, dai per favore.
EliminaNorimberga non era un "tribunale del popolo", era un tribunale internazionale istituito dalle Potenze Alleate per concludere con tutti i salti mortali necessari la Seconda Guerra Mondiale.
Esistono vari esempi di "tribunale del popolo", ironicamente anche questo:
"Il Volksgerichtshof (VGH, ossia Tribunale del Popolo), attivo in Germania tra il 1934 ed il 1945, è stato un tribunale penale speciale competente per i reati politici contro il regime nazista."
Quindi l'esatto contrario di Norimberga.
Il che ti dovrebbe fare suonare qualche campanellino di allarme sulla idea di istituire "tribunali". Ma evidentemente le teste delle persone ormai sono assuefatte alle cretinate più invereconde.
E quindi va bene tutto.
@Pippo
RispondiEliminaniente ghigliottina, niente rivoluzione francese, basterebbe solo mandarli via. Il popolo dovrebbe tirare su un pò la testa, scendere in piazza e abiurare questa classe politica togliendolo la possibilità di rubare ancora, almeno mentre c'è il governo tecnico. In Italia da 60 anni continuano, questi sporchi loschi individui, ad arricchirsi alle spalle dei più
Se gli italiani che hanno votato quel puttaniere di Silvio, perchè lui toglieva l'ICI, adesso che hanno loro rimesso l'IMU rivalutando del 60%, non si incazzano adesso non lo faranno più neanche se con un'altra manovra (si ventila che ci sarà verso luglio)li ridurrà finalmente sul lastrico.
La retorica del "popolo", quanto è falsa. Mi viene la nausea.
EliminaIl popolo è quello che affolla l'arena quando il dittatore indice i giochi e che applaude quando organizza la distribuzione del pane.
E' quello che "scende in piazza" quando non ci sono abbastanza giochi o quando viene distribuito meno pane.
Dei compromessi a cui bisogna sottostare o dei crimini che vengono compiuti per avere giochi e pane al popolo non importa una beata fava.
Sono passati duemila e rotti anni ma suona sempre la stessa musichetta nell'organetto. Il vomito.
@Lorenzo
RispondiEliminatu ci dici : Fino a quest'inverno tutte troie, adesso tutte verginelle indignate. Che Paese di marionette.
perchè non ci dici, secondo te dove sbaglia il governo Monti e cosa faresti tu al suo posto. Non mi dire ridurre del 50% le pensioni e licenziare la metà dei dipendenti pubblici... etc etc, fai delle proposte concrete, magari LUI le leggerà e ti chiamerà a far parte del suo enturage al posto forse della Fornero.
Ma l'ho già detto cento volte, Monti non sbaglia niente, sta facendo esattamente quello per cui è stato incaricato e cioè tenere in piedi la baracca il più a lungo possibile.
EliminaL'unica leva che aveva Monti era prelevare la ricchezza in possesso delle famiglie italiane. Ed è quello che sta facendo.
NESSUNO può salvare l'Italia ormai. Andremo avanti passando da una crisi di panico e un'altra fintanto che ci sarà ricchezza da prelevare dalle famiglie.
La colpa è nostra che per 40 anni, finito il boom economico, abbiamo mangiato e bevuto a sbafo ben sapendo che tutto veniva messo in conto e che un giorno qualcuno avrebbe dovuto pagare.
Adesso che ci hanno portato il conto è scattato il classico meccanismo del "capro espiatorio" per cui gli Italiani invece di fare autocritica con un minimo di realismo, sono in movimento un po' per cercare scuse e un po' per riscrivere la Storia con loro nella parte delle povere vittime e i "politici" in quella dei carnefici.
Quello che farei io.
Partiamo dal presupposto che i problemi dell'Italia sono irrisolvibili perché abbiamo superato il punto in cui una democrazia come la nostra può auto-correggersi.
Quindi per apportare dei cambiamenti significativi dobbiamo partire dal presupposto che la democrazia sia sospesa.
Se io avessi il potere assoluto, cosa che include la possibilità di fare e disfare le leggi e la possibilità di imporle, farei esattamente quello che hai detto sopra, cioè taglierei il più possibile le spese, cercando di distribuire i tagli in maniera da dare una fetta di quello che rimane a tutti gli Italiani. Faccio un esempio, meglio prendere meno pensione che non prenderla per niente. Meglio ricevere certe cure pagando un tanto che doverle pagare completamente o non riceverle affatto.
Perché Enio, la cosa che non consideri è che nel giro di pochi anni le "misure draconiane" ci verranno imposte dall'estero, o da chi ci darà gli "aiuti" o dal fatto che verremmo espulsi dal contesto di accordi e relazioni in cui ci troviamo adesso.
Concretamente, il motivo per cui Monti è impossibilitato a fare altro che aumentare le tasse si spiega cosi:
EliminaMettiamo che domani Monti dica "tagliamo del 10% i finanziamenti per la cura di parchi e foreste".
In Lombardia vengono ipoteticamente licenziati 40 forestali su 400 e sempre ipoteticamente si può pensare di riassorbirli nelle imprese che curano la manutenzione del verde.
Solo in Sicilia vengono ipoteticamente licenziati 3000 forestali su 30.000 e non si saprebbe dove ricollocarli.
Vedi bene la ragione per cui si procede con la ispezioni della Finanza (altri meridionali a cui lo Stato ha garantito un lavoro), in una situazione dove tutti sanno che in Calabria solo il 10% dei contribuenti paga il canone RAI. La pressione fiscale incide in maniera INVERSAMENTE PROPORZIONALE rispetto agli ipotetici tagli.
Altro motivo per cui l'Italia per come la conosciamo è destinata a saltare per aria. In questi famosi 40 anni di baldoria sul ponte del Titanic, invece di limitare le diseguaglianze tra nord e sud, le abbiamo incrementate facendo in modo che tre quarti dell'Italia si sostenga con la ricchezza prodotta nel restante quarto.
Un partito può benissimo buttare i soldi dalla finestra, non è comunque un reato. (Umberto Bossi - leader del partito dell'onesto nord contro la Roma ladrona - a proposito dell'uso fatto dei soldi del partito derivanti da finanziamento pubblico e/o tesseramento)
RispondiEliminaA questo punto, immagino che i pensionati o gli imprenditori che si buttano dalla finestra perché rovinati, siano dei cretini.
Che dici, Enio, siamo carnefici delle nostre vittime preferite, i politici?
Ciao e buona giornata.
@Lorenzo
RispondiEliminaE se l’euro finisse durante i botti di Capodanno? E se cominciassimo il 2013 con la nuova lira convertita internamente 1 a 1 con l’euro attuale e libera di fluttuare nei confronti delle altre valute? Ti hanno forse detto che circolano studi sempre più dettagliati sulle conseguenze di un ritorno alla lira e che molte simulazioni prospettano risultati molto positivi per l’economia da tale scelta? Ti hanno detto che la data migliore per realizzare il cambio potrebbe essere proprio quella di Capodanno, con la possibilità di chiudere le banche e congelare le transazioni per alcuni giorni, minimizzando sia le complicazioni contabili (dato che l’anno sarebbe tutto nella stessa valuta) sia i danni per la produzione dato che sarebbe semplicemente una specie di lungo ponte festivo? No, e il fatto che non se ne parli è un mistero, perché niente di tutto questo può essere fatto senza il nostro consenso.Ormai anche i più lenti fra gli economisti si stanno convincendo che la soluzione definitiva della crisi italiana è quella che da tempo è evidente anche a chi non ha studiato alla Bocconi, e che passa solo da due strade: da una trasformazione della Bce che gli consenta di garantire il debito dell’Eurozona (tutto) se necessario creando moneta (con inevitabile cessione di sovranità degli Stati ad un governo centrale dell’economia), oppure con il ritorno delle valute nazionali. Dato che la soluzione inizialmente più comoda, vale a dire la garanzia Bce, non è scontata e dipende da volontà esterne (Merkel in primis che sembra non ci senta) appare assolutamente stupefacente che il dibattito attorno all’unica delle due vie d’uscita possibili interamente dipendente dalla nostra volontà, il ritorno alla lira, sia nullo. A parte qualche voce isolata e qualche articolo di giornale un po’ folcloristico nessun dibattito serio, nessun partito che esprima un opinione in proposito, nessuna informazione. Nulla di nulla. È da quest’estate, quando c’era tempo e modo per pensare ai problemi veri che proviamo a mettere la questione sul tavolo. Silenzio di tomba.
Solo Grillo ha ipotizzato l'uscita dell'Italia dall'euro in caso di affermazione del suo partito. Altri paesi l'anno fatto e pare che la cosa non sia utopia.
"E se cominciassimo il 2013 con la nuova lira convertita internamente 1 a 1 con l’euro..."
EliminaVatti a rileggere la storia del Ventennio Fascista.
In teoria si può fare tutto, anche rimettere in scena tutto il '900.
Ma non si possono cambiare le leggi della fisica. Se l'Italia consuma più di quanto produce, puoi fare tutto il teatrino che ti pare, scenari di cartapesta littoria, la parte mancante da qualche parte deve saltare fuori.
Non ti vuoi arrendere davanti al fatto che per 40 anni gli Italiani hanno vissuto bel al disopra delle loro possibilità?
Padronissimo.
Vuoi nazionalizzare tutto, rimettere in piedi l'IRI, sostituire la moneta con il baratto, per me va bene tutto.
Tanto, come ho detto, non sfuggiremo al redde rationem. Per comprare un IPad bisogna dare qualcosa agli Americani che lo disegnano e ai Cinesi che lo fabbricano. E siccome il prezzo lo fanno loro, ti tocca dargli parecchie galline o lire o sesterzi o lingotti di plutonio, quello che vuoi. Il risultato è che tra un po' nessun Italiano si potrà permettere un IPad.
@Lorenzo
RispondiEliminaCome la pensi Monti lo sappiamo tutti dai suoi scritti, il suo punto di arrivo è l’Europa dei tecnocrati, un superparlamento che assuma anche la guida economica e fiscale lasciando agli stati nazionali (forse) l’autonomia sui colori delle fioriere. Se questo piano piace a tutti bene così, ma se alle forze politiche fosse rimasta un po’ di spina dorsale avrebbero il dovere morale di prepararsi all’alternativa anche perché non è detto che le tattiche dilatorie funzionino ancora, i mercati potrebbero far precipitare la situazione in qualsiasi momento e poi non avremmo più autonomia decisionale. È bene quindi che la politica informi e si informi e che si apra un dibattito serio sul ritorno alla lira senza posizioni assolutiste (tipica: «sarebbe un disastro», come se il presente fosse il paradiso) mai supportate da uno straccio di ragionamento.
Monti non si è inventato niente. Lo fai sembrare il Dottor Male, l'arcinemico di Austin Powers.
EliminaL'Europa dei "tecnocrati" esiste da quando è stata istituita l'Unione Europea, che nasce come Mercato Comune, cioè un insieme di accordi commerciali, non come entità politica.
La delega della sovranità nazionale è una derivata tutta italiana che come vedi bene è stata causata proprio dalla necessità degli Italiani di esorcizzare le proprie rogne. Il nostro "europeismo" deriva dal fatto che l'Italia da sempre è governata da principi anti-nazionali, come il cattolicesimo e il comunismo, entrambi emanazioni di un potere "esterno", altro dalla nostra democrazia.
I Tedeschi si fanno gli affari loro, I Francesi lo stesso, gli Inglesi usano ancora la Sterlina, girano a destra e usano il piede invece del metro.
Enio, mettila come ti pare, i Tedeschi la tua pensione non te la vogliono pagare.
Possiamo stampare un po' di carta straccia, io la do a te e tu la dai a me. Come facevamo quando c'era penuria di monete e si davano i resti con le caramelle e i francobolli. Come ho scritto sopra, funziona fintanto che non dobbiamo pagare grano, latte, patate, gas, eccetera, tutta la roba che importiamo.
Se usciamo dal'euro per noi sarà una rovina !! Supponendo pure che le NUOVE LIRE vengano emesse al cambio di entrata di 1936 £ , cosa che non credo , nel giro di un mese i mercati le svaluteranno del 50 % , la benzina andrebbe a 5.000 £ , il costo dell'energia che importiamo sarebbe insostenibile i titoli di stato perderebbero il 30 % del loro valore, alcune banche fallirebbero , essendo piene di titoli di stato italiani, di conseguenza, il credito alle imprese diminuirebbe drasticamente e molte aziende fallirebbero, la disoccupazione aumenterebbe, i mutui contratti salirebbero a livelli insostenibili per le famiglie e molti immobili sarebbero pignorati e l'inflazione alle stelle !! So benissimo che l'entrata nell'euro è stato un errore d'altronde basta vedere la faccia di Mortadella con la sua espressione cosi intelligente non può far altro che danni , ma ora la frittatta è fatta e quindi occorre difenderlo con i denti , altrimenti per noi è la rovina !!
RispondiEliminaTeatino, quando ti presenti da qualcuno col cappello in mano a chiedere favori, come fanno gli Italiani dal 450 Dopo Cristo, epoca in cui gli imperatori mandavano oro e sorelle ai capi barbari per tenerli buoni, è chiaro che devi ballare al suono della musica che suonano gli altri.
EliminaOrmai siamo la punto che le leggi ce le scrivono a Bruxelles, dobbiamo fare le guerre anche contro il nostro interesse, il Presidente del Consiglio lo nomina la BCE e il tinello di casa tua appartiene ad un certo Hans Muller.
Vedi un po' se possiamo fare i ganassa di testa nostra.
@Lorenzo
RispondiEliminaecco in base a queste considerazioni finali tue io mi chiedo ma che cosa ci stanno a fare i politici e i partiti in Italia se le leggi e le cose da fare ce le scrivono a Bruxeles ? Potremmo azzerare i costi della polica eliminando queste "teste d'uovo" che come dici tu ci hanno portato al disastro economico.
Coma me lo spieghi che i francesi vogliono, se vincono i socialisti, fare un referendum per svincolare il Franco dall'Euro?
Se si uscisseinsieme, Spagna, Italòia e Francia cosa accadrebbe ?
Se lo si facesse come dice Grillo, uscire senza pagare il debito o lameno pagarne il 50% (visto che parte di esso circa il 56% è a carico degli italiani)credi che le banche che si sono riempiti di titoli comperati con i soldi della BCe per ingrassare e fare guadagni presterebbero i soldi alle piccole industrie per farle sopravvivere?
Io la fine della Grecia non ho nessuna intenzione di farla e di Monti non mi fido perchè è troppo vicino ai ricchi e non ci porterà affatto fuori dalla crisi nonostante le chiacchiere di questi giorni.
Non l'ho già scritto cento volte?
EliminaI politici in democrazia, sopratutto una come la nostra, sono eletti in funzione dello "scambio di favori".
Quindi in questi 40 anni i nostri politici sono stati i garanti dello Stato distributore di giochi e pane. La loro funzione non era quella di amministrare come "il buon padre di famiglia" ma quella di complice in una truffa.
A milioni hanno garantito un lavoro, una pensione, questo e quello. A quelli più intraprendenti hanno anche garantito la possibilità di tenere "sommersa" una buona parte dell'economia.
I "costi della politica" sono un concetto demagogico, aria fritta. E' come preoccuparsi di un foruncolo quando hai la polmonite. Comunque ovviamente lo "scambio di favori" va nelle due direzioni, quindi chi garantisce giochi e pane alla plebe, vuole la garanzia di avere un po' di giochi e pane per se stesso. Quindi no, i "costi della politica" non si possono azzerare.
Riguardo la Francia, a parte che sono fatti loro e a parte che non li prenderei a modello, la considerazione ovvia è che la "gauche" francese non è migliore della nostra. Per essere di sinistra devi essere un cretinetti o in malafede. Non lo dico io, lo dice un filosofo, guarda caso francese.
Si può scogliere la Unione Europea. In teoria.
Ripeto, se vuoi possiamo ripetere tutto il '900 a partire dall'attentato di Sarajevo all'Arciduca Francesco Ferdinando e la moglie Sofia. Però prima non farebbe male dare una ripassata alla Storia.
"Se lo si facesse come dice Grillo, uscire senza pagare il debito..."
E certo, prova un po' ad uscire dal concessionario con una macchina nuova senza pagare. Non è che fisicamente non si può, è che poi ci sono delle conseguenze. Oh ma se lo dice quel padreterno di Grillo allora deve essere una figata.
Le piccole industrie non hanno bisogno di prestiti per sopravvivere, hanno bisogno di condizioni di mercato che rendano possibile produrre, vendere e fare margine sul venduto.
Basterebbe che in Italia produrre e guadagnare non fosse visto come crimine contro il proletariato e/o contro Dio.
Non credo che i Greci avessero intenzione di fare la fine della Grecia. Avevano intenzione di vivere sopra i loro mezzi a tempo indefinito. Come noi.
I loro governi sono arrivati al punto di falsificare i bilanci per non insospettire i creditori.
E dai e dai ad un certo punto i loro Titoli di Stato non li voleva più nessuno, da cui il mezzo default. Mezzo perché hanno fatto un accordo per cui ripagheranno le banche francesi e tedesche mettendolo nel didietro ai privati.
Epperò nel mentre hanno dovuto tagliare le spese e un giorno erano in Europa, il giorno dopo si sono svegliati in Medio Oriente, con la prospettiva di allontanarsi dall'Europa ancora di più.
Enio, uscire dall'euro si può e, a breve, se va avanti così saremo costretti a farlo come Spagna, Francia, Grecia, Portogallo, Irlanda. Fior fiore di economisti (seri) stanno già studiando le modalità e non è quella tragedia che molti pronosticano! Affatto! Abbiamo la memoria corta ma se cerchi la storia dell'Argentina quando nel, 2001, uscì dall'area del dollaro con 95milioni di dollari di debiti, ti renderai conto che la tragedia annunciata, non ci fu! Anzi, in pochissimi mesi l'economia argentina riprese a girare e oggi... va beh, vattela a cercare!
EliminaSai chi ci rimetterebbe dalla nostra uscita dall'euro? Neanche immagineresti! Guarda qua chi sono i nostri creditori http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/graduatoria_specialisti/Graduatoria_Specialisti_in_Titoli_di_Stato_Anno_2011.pdf
Enio, l'alternativa a non uscire dall'euro è la distruzione dello Stato come soggetto di diritto. L'Europa unita è un soggetto istituzionale sbagliato ed è solamente per questo che siamo in crisi.... altro che impiegati pubblici!!!!
è mia convinzione e lo ripeto che noi non possiamo tornare oggi alla lira. L'Italia ha 2000 miliardi di euro di debito,(in continua crescita nonostante il professorone) se domani tornassimo alla lira diventerebbero 3.678.913 miliardi di lire circa (tremilioniseicentosettantottomilanovecentotredicimiliardi) ma domani? si domani, perchè già il giorno dopo comincerebbe il balletto della svalutazione (sul fatto che la lira verrebbe velocemente svalutata ci arriviamo tutti no... Con una simile mole di debito non è che possa succedere altro se non perdere il 30% del potere d'acquisto nel giro di pochi giorni) e quindi ci avvieremmo felici e contenti a pagare il nostro debito (in euro) con le nostre care e vecchie lirette che varranno ogni giorno meno. A titolo di curiosità, a quanto dovrebbe arrivare un litro di benzina (4.000 lire? ) o un kg di pane ( 8.000 lire? )per arrivare a capire di avere fatto una stupidata colossale?
RispondiEliminaIo pertanto dico dobbiamo restare nell'euro e resistere ad oltranza sperando che l'Europa ci dia una mano per uscire dalla crisi in cui siamo precipitati e non per colpa nostra, ma per colpa dello "psico nano" che ballava contento e felice sul Titanic-Italia un attimo dopo averne squarciato la fiancata con un iceberg mastodontico.
Teatino, hai ragione.
EliminaNel senso che uscire dall'Euro implica automaticamente il default, cioè il fallimento.
Quando fallisci ti vengono a requisire tutto quello che possiedi e ti inibiscono certe funzioni, diciamo che vieni messo sotto "tutela" perché sei un rischio per te stesso e per gli altri.
L'Italia potrebbe uscire da tutto, posto che gli Italiani siano disposti a rendersi conto di non essere più "europei" ma qualcosa d'altro.
c'è una certa pigrizia e paura in molti italiani che preferiscono pagare piuttosto che ribellarsi....così si spiega l'avvento del fascismo e di altri fatti connessi....Noi come popolo sovrano possiamo fare tutto... Sono rientrato da poco dalla Giordania....Fino a poco tempo fa, così diceva la guida, la moneta locale. il dinaro, era soggetta al dollaro . Il Re un bel giorno ha deciso di staccarsi ed ha mutato il valore del dinaro, superiore al dollaro ed anche ora all'euro..( 1 euro sono 0, 92 oscillante, centesimi di dinaro)..Quello che dovremo fare noi con la lira. 1 lira, 1 euro. e si può fare....staccandoci completamente dal carrozzone europeo. Logicamente mandando a casa tutto il Parlamento compreso il Presidente e azzerando tutti gli stipendi superiori a 5 mila euro attuali. Ma quello che manca è la voglia perchè molti di noi sono attaccati al carrozzone e non vogliono perdere la mangiatoia...Buona serata
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