22.6.12

Chieti - QUANDO GLI EVENTI SONO TROPPI


Si è concluso domenica 17 giugno la 3° edizione del festival internazionale - Summer Chorus Inside città di Chieti. Anche per questa edizione non ero a conoscenza dell'evento ed ho avuto la notizia per… “passaparola”. Manifesti per la città non li ho visti, Brochure ( locandine) introvabili, giornali e organi di informazione, brevissime notizie. In questa edizione, però, c’è stato qualcosa di diverso. Il cartellone del Teatro Marrucino per il mese di Giugno, ha previsto un ricco programma che iniziava il primo Giugno e terminava il 17 Giugno, domenica. L’offerta? Cultura e musica! Va benissimo, ma bisogna essere informati e specialmente non accavallare i programmi. Invece…! 1/7 giugno settimana della cultura moldava “ corso di recitazione Favolando”. Essendo rivolto alle scuole, l’orario è stato stabilito alle ore 10, ma anche un paio di pomeriggi. Favole, balli tipici, gruppo folkloristico, canti della tradizione moldava, allievi del corso di lettura espressiva dell’Auser Unitel di  Chieti, Coro di Voci Bianche del Marrucino di Chieti gusti e sapori della Colombia con l’Associazione Conpaz A seguire il 7-9 e 10 giugno un corso di recitazione per adulti…fra il teatro Marrucino e il convento di Santa Maria della Pietà di Ripa Teatina. Dall’11 giugno al 16 giugno, terminata la cultura Moldava, inizia  al teatro Marrucino  la settimana della cultura colombiana a cura del corso innamoramento per il teatro. Ogni pomeriggio, con inizio alle ore 18, al foyer del teatro, favole - recitazione- docenti – lettura. Quasi gli stessi argomenti offerti la settimana prima, ma a un pubblico… c’era…? Più adulto! Però in questa settimana c’è un’altra proposta che vede il teatro impegnato mercoledì 13 e giovedì 14 giugno, il mattino! E’ il festival internazionale dei cori, che per ovvi motivi si svolge il mattino, dalle ore 10 e trenta alle ore 12 e trenta, ma il  giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17 prima dell’inizio della cultura colombiana. Alle ore 20 c’è stata la premiazione… E’ ovvio che la mattina alle ore 10.30 potessero partecipare solo i pensionati, quindi un evento perdente! E’ strano, incomprensibile come si possano compiere certe imprudenze pur conoscendo la programmazione. Intanto lunedi 11 giugno c’è stato il concerto di apertura del festival  a San Giustino, alle ore 18.30, …invito per passaparola… Cittadini presenti…qualcuno… Ritengo che ad ascoltare i cori che indossavano gli abiti tradizionali, ci dovesse essere un pubblico numeroso per premiare e applaudire la preparazione, la tecnica, lo studio, dei coristi. Purtroppo l’esibizione è stata fatta per loro, i cori, che si alternavano e pochi appassionati. A Chieti esistono non so più quanti cori, tanti. Se partecipavano almeno 10 coristi per ogni coro, la platea si sarebbe riempita, per non mortificare queste persone. Il bello è che questa manifestazione costa un bel po’ di quattrini, ed allora con questo ritorno di immagine, perché si fa? Sempre per cronaca, la Moldavia ha fatto un en plein perché oltre alla settimana della cultura della Moldavia ha partecipato anche al festival dei cori. Beati loro che hanno tutti questi soldi per andare in giro! Devo per forza toccare un argomento imbarazzante: Ma questo enorme cartellone quanto è costato ai cittadini? Quanti cittadini hanno partecipato? Ma veramente a Chieti c’è tanta voglia di conoscere la cultura specialmente verso questi due paesi? La Moldavia e la Colombia! Ci saranno però tanti giovani attori…che frequentano questi corsi, perché gli adulti hanno già fatto la loro strada! Speriamo non sia il solito “ fumo negli occhi” per genitori speranzosi nella realizzazione dei figli. Il coro di voci bianche di Kiev Ucraina ha la metà dei partecipanti che sono orfani. Nobile, speriamo non perché mosso da compassione, la loro accoglienza presso famiglie. La loro cultura musicale, l’intonazione, la serietà di interpretazione, la tecnica, mi hanno colpito. Purtroppo nel coro voci bianche di Chieti ho notato dispiaciuto, il muovere delle labbra di un paio di bambini…senza emettere suono! Mi ha fatto riflettere la disattenzione, il tanto per cantare, il viso scocciato del coro.Nessuna colpa dell’insegnante Maria Rita D’Orazio, probabilmente il troppo storpia e se i genitori esigono dai figli tante cose, il risultato è negativo. A Kiev i ragazzi hanno meno stimoli, si accontentano e il loro viso triste dovrebbe insegnare qualcosa ai nostri figli. Giovedì pomeriggio i cori hanno sfilato per il corso Marrucino e la villa Comunale. I bambini, dignitosamente, hanno camminato con i loro abiti tradizionali,dandosi la mano. I bambini, voci bianche di Chieti, assenti! Bella figura cari genitori! Un momento di aggregazione, di amicizia è stato quando a piazza della Trinità ho chiesto al coro di voci bianche di Kiev, con il quale ho sfilato, se conoscevano qualche canzone italiana…italian song… Ne ho elencate un paio, ma conoscevano solo: O sole mio, non poteva essere diversamente. Che bella prestazione non provata, ma la loro perfezione e cultura musicale, anche con l’improvvisazione, hanno effettuato una buona riuscita. Ho il dovere di menzionare il compositore, violinista e direttore di coro Peppino Pezzulo, di Chieti, per gli amici Popoff, che ha musicato il brano biblico “Il cantico dei Cantici” facente parte de repertorio del Coro delle voci bianche del Teatro Marrucino, diretti da Maria Rita D’Orazio.

Scritto da:Luciano Pellegrini

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2 commenti:

  1. gli eventi culturali non sono mai troppi, ma andrebbero reclamizzati, annunciati per tempo e distanziati l'uno dall'altro. I teatini che non partecipano, non è una gran novità, loro sono abituati alle "sagre" mangerecce e disposti anche a fare diversi chilometri per parteciparvi... Queste manifestazioni fanno fatica ad attecchire a Chieti, io le avrei proposte nel mese di Agosto, per attirare un pò di turisti dalla costa quì in città, abbinando naturalmente una visita gratuita ai musei cittadini, magari avrebbe avuto ben altro successo...

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  2. Da come hai descritto gli eventi a me pare chiaro che sono stati commessi vari errori come ben dici tu nel tuo commenmto.

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