I medici della mutua e i farmacisti saranno "contenti" per ciò che è stato "partorito" per loro nella spending review. I 'boatos' riferivano che c'erano problemi sulle norme riguardanti la sanità, e così è stato come si è potuto constatare leggendo il maxi emendamento. Il Ministero del Tesoro ha inserito delle clausole di salvaguardia, per garantire effettivi risparmi nel campo della spesa farmaceutica. Ma è arrivata anche una modifica alle norme sui farmaci generici, che lasciano la decisione al medico. "Il medico", afferma il testo, "é tenuto ad indicare nella ricetta del SSN la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco". Tuttavia il medico "ha facoltà di indicare altresì la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo; tale indicazione è vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità". Il Tesoro ha sottolineato che "non c'é alcun passo indietro" visto che permane "l'obbligatorietà" per il medico di indicare il principio attivo. Mentre è una "facoltà" quella di prescrivere il "medicinale specifico".
enio
il potenziale rischio è che i medici ora non potranno farsi foraggiare dalle case farmaceutiche per prescrivere, A VOLTE inutilmente, i loro farmaci!!ricevendone in cambio magari stage di approfondimento, magari a Capri o a Malta o in altre località turistiche rinomate... bene così, anche perchè se uno è una vita che prende quel farmaco di marca potrà sempre richiederlo in farmacia!
RispondiEliminaIl farmaco equivalente è identico all'originale (stesso principio attivo) cambiano solo gli eccipienti utilizzati nella composizione dello stesso. Spesso ha lo stesso colore e forma per evitare che il malato faccia confusione.
RispondiEliminaIo sono anni che utilizzo gli equivalenti con successo e ho risparmiato un bel pò di euro per il ticket in farmacia e tanti ne ho fatto risparmiare allo Stato. Se tutti facessero come me, e io mi auguro di no, verrebbero a mancare soldi per la ricerca di nuove formulazioni e ci ritroveremmo farmaci vecchi di almeno 10 anni. E' il classico gatto che si morde la coda.
La casa Farmaceutica che ha prodotto il vaccino anti influenzale del 2010 grazie anche alla massiccia propaganda europea deve aver fatto enormi guadagni solo dall'Italia 180 milioni di euro quindi può sopportare l'eventuale perdita , la forma dubitativa è d'obbligo infatti per quanto già ora in farmacia ti propongano il generico molti non si "fidano" in particolare gli anziani e non sono solo pregiudizi quelli che portano a privilegiare i prodotti di marca, per esempio personalmente ho constatato che il nimesulide benché il principio di base e le quantità siano le stesse non funziona come il prodotto "di marca", probabilmente è veicolato meglio, infatti si scioglie male nell'acqua. Con questo non voglio dire di boicottare il generico, ma solo di revocare la condizione privilegiata delle grosse ditte farmaceutiche a cominciare dallo sconto quantità che vale su tutti i prodotti in commercio, ma che sui farmaci non si applica e naturalmente considerare gli incentivi ai medici -vacanze congresso in luoghi paradisiaci e quant'altro - alla stregua di tangenti- e se proprio sono in vena di regalie pratichino degli sconti sostanziali sui prodotti che in farmacia si spende quasi quanto alla coop.
RispondiEliminanon mi riconosco in queste soluzioni tipicamente tajane
RispondiEliminaRimpiango amaramente di non essermene rimasto in germania quando da ragazzo ci lavorai per 5 o 6 mesi.
Questa ipocrisia di accondiscendenza in cui i più deboli (morti di fame) sono destinati a prenderlo sempre più profondamente nel culo, tipica dei piccoli mafioncelli beneficiati dal condono confessionale, mentre prima mi faceva incazzare, mi lascia completamente indifferente.
E' giusto che il bobbolo abbia ciò che si merita
@fracatz
RispondiEliminaanch'io sono stato emigrato dal 1966 al 2002 a Mi e in quegli anni ti trattavano come trattano gli extra oggi e se invece di sopportare pazientemente l'essere chiamato "terrone" dai lumbard, mi avessero sparato con quei piombini delle carabine ad aria compressa mentre disacendevo per la prima volta la scalinata della Stazione Centrale... sarei risalito su, avrei preso di nuovo il treno e sarei andato anch'io a Monaco: avrei ottenuto due bei risultati, avrei fatto un lavoro che mi piaceva; il chimico e avrei imparato un'altra lingua il Tedesco... invece sono rimasto in Italy, al nord ho fatto si un lavoro che mi piaceva ma sono rimasto un poveraccio... d'italiano tartassato come tanti e spremuto fino all'osso. Sopratutto adesso che sono anziano, pensionato e con un bel pò di acciacchi.
Io ho provato il farmaco sostitutivo per la pressione arteriosa minima (era alta 90--98).Dicevo,che l'ho provato per circa cinque giorni. Risultato? Sono ricorso dal medico di base per rifare la ricetta perche' "mi grattavo come un pazzo per il prurito intenso".Il Monti e il suo seguito,facciano come vogliono:io prendero' l'originale!!
RispondiElimina@Giorgio
RispondiEliminaIl tuo è un caso particolare di allergia a qualche eccipiente eperchè di farmavci per ridurre la pressione ce ne sono tanti in commercio. Ti cito il QUARK o l'IDROQUARK il primo dovrebbe ridurre sia la massima che la minima e se non si abbassa la minima si passa al secondo che contiene un diuretico. Il medico dovrebbe essere di aiuto in questo. Io uso l'equivalente (scatola bianca) stessa composizione, stesso principio attivo e ottengo buoni risdultati a costo ticket zero e poi se gli equivalenti sono equivalenti lo devono essere in tutto e per tutto. La favola che non lo siano è messa in giro ad arte dalle case farmaceutiche o da farmacisti disonesti. Inoltre un medico che sa fare il medico deve conoscere l'effetto dei principi attivi e non le marche, altrimenti che cosa studiano a fare?
Il mio medico fortunatamente non è di quelli che indicano una marca piuttosto che un'altra. Anzi spesso ti chiede se per un certo caso hai già preso qualcosa in precedenza con cui ti sei trovata bene...
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