Sabato pomeriggio, 22 settembre, verso le ore 18 e 30 mi trovavo nelle vicinanze di Corso Marrucino di Chieti e mentre camminavo ascoltavo una musica, il modello giovanile, che mi ricordava il rock degli anni settanta. Incuriosito mi sono avvicinato ed ho visto un “ teatro sui generis ”. Un pulmino Volkswagen del 1974 decorato in perfetto “ hippie style ”. Il palco, o il salotto, per essere precisi... l’interno della vettura, con tre musicisti, due chitarre ed una batteria, e la platea… le persone che ascoltavano in piedi la musica attorno al pulmino. La qualità della musica era notevole, quindi dovevano essere professionisti. Mi ha colpito questo teatro itinerante perché autosufficiente. Sul portabagagli erano sistemati un gruppo elettrogeno e quattro casse acustiche. Quindi per poter suonare, questo gruppo musicale aveva bisogno solo di attaccarsi ad una presa elettrica. La band, la “TAO Love Bus Experience” è stata invitata a Chieti per l’inaugurazione del negozio Playlife. Playlife deriva da uno dei marchi del Gruppo Benetton, un'azienda di moda con sede a Treviso e di proprietà della Benetton. Playlife si è evoluto in modo innovativo e creativo, diventando uno ”shopping experience", dove l'identità di consumatori diversi, trovano negozi ricchi di idee, concetti, temi e progetti. Intanto che ascoltavo la musica, ho scattato alcune foto e il palco-salotto, piccolo ma occupato con destrezza dai musicisti, illuminati da un lampadario appeso al tetto della vettura, creava una bella atmosfera. Al termine di un brano ho parlato con Tao, che ha dato il nome alla band. Solite domande sulla città di provenienza, Milano…, il prossimo concerto, Empoli…, ed avrei voluto chiedere come si definiscono per questa scelta musicale itinerante. Io li identificherei fra gli artisti di strada. Tao mi ha impressionato oltre che per la competenza dello strumento che suona, la chitarra, per la sua voce che modula con gli acuti e falsetti nei brani interpretati. Il corso era pieno di gente che ha ascoltato ed applaudito questo concerto particolare. L’ultimo album di TAO, LOVE BUS - LOVE BURNS è formato da due dischi. LOVE BUS è un disco orientato verso il mondo esterno, con temi sociali, e influenzato dall’esperienza degli anni a bordo del TAO Love Bus. LOVE BURNS affronta tematiche più personali e dolorose, anch’esse riflesso delle vicende “brucianti” vissute dall’autore. Sono testi profondi, qualcuno toccante come NON TI LASCERO’ CADERE DA SOLA dal disco LOVE BURNS. Il motivo racconta l’amore fra due giovani: “E così ti ho seguita senza sentire dolore perché questa è la Vita , perché questo è l’Amore”. Questa è la canzone d’amore più intensa scritta da TAO. Il protagonista racconta da un’altra dimensione la storia della sua vita accanto alla sua amata. Parla di come si sono conosciuti e della promessa fattale: “Non ti lascerò cadere da sola, mai e poi mai”. L’amore fra i due è un amore eterno, indissolubile. E non può finire neanche quando lei si ammala e muore. La scelta di lui è estrema: decide di seguirla. Decide di dare un senso a quella promessa di tanti anni fa, quando si sono conosciuti. L’Amore scala le montagne. L’Amore è più forte della Vita e della Morte. Non ti lascerò cadere da sola. Mai e poi mai. Nell’altro album, LOVE BUS, mi ha interessato il brano Accendo una candela . l’Amore per chi è rimasto al buio, Il dolore, la solitudine,la disperazione... E’ da lì che nasce la Speranza. Ed è da lì che è nata questa poesia, frutto di un amore per la vita troppo grande per esser tenuto nascosto nel petto. Quando tutto intorno è oscurità, tu accendi una candela e come per incanto te ne ritrovi intorno un milione, già accese e pronte a marciare con te. La canzone che preferisco, per la mia scelta e modo di vivere è: MADRE TERRA, per me una preghiera: “Di quei tesori che hai avuto da Dio, la Madre è il più grande che hai. Non occorre essere ambientalisti per vedere lo scempio che l’uomo ha compiuto e continua a compiere verso colei che gli dà la vita. Madre Terra continua a dare tutta se stessa a quel figlio ingrato e assassino. E continua a gridare aiuto... Dobbiamo darle ascolto e ricominciare ad amarla, prima che sia troppo tardi. Non sono giovane, eppure questa originale band carica di vita e di motivazioni mi ha fatto riflettere ed assentarmi anche per poco tempo, dalle pochezze della vita che stiamo vivendo.
Scritto da: Luciano Pellegrini
le foto su questo link: FOTO
Scritto da: Luciano Pellegrini
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simpatica esperienza la tua, quì raccontata, che dimostra (come discutevamo questa estate sotto l'ombrellone)come si potrebbe fare uno spettacolo a settimana nella nostra Chieti, a costo zero, invitando semplicemente dei gruppi folk e rock "in cerca d'autore o di spazio" e ascoltare della buona musica, magari a tema... Questi ragazzi definiti frettolosamente "non professionisti" spesso sono bravi come "quelli" e quache volta acchiappano pure di più. Dimostrazione, tante persone intorno ad un pulmino, ad ascoltare musica dal vivo... figurarsi se lo spettacolo fosse stato reclamizzato prima...
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