Viale Europa a Chieti è una via importante, della lunghezza di poche centinaia di metri. E’ il proseguimento della Villa Comunale, quindi conosciuta. Sono andato a percorrerla in seguito ad una segnalazione dei residenti per la bizzarria dei marciapiedi e l’illuminazione pubblica. Ho trovato una situazione per me incomprensibile che non ho trovato in nessuna città da me visitata e che va in opposizione ad ogni modello di urbanizzazione e decoro della città. I pali e i lampioni ai due lati della strada sono realizzati in diversi modelli. Ad un lato i pali sono alti circa due metri con lampione a forma di torcia e lampada che emette luce bianca, alla parte opposta i pali sono molto alti perché ci sono sistemati due lampioni a forma tronco conica la bassa e indefinita, la superiore, che emettono luce gialla. Il lampione alto illumina la strada e quello basso il marciapiede. La strada ,quindi, ha una illuminazione psichedelica, metà giallo e metà bianco. Il problema è che l’intensità di luce che illumina il marciapiede, per intenderci il lato dove c’è il chiosco del giornalaio, è molto fioca, quindi la sera per non inciampare devi camminare sul bordo del marciapiede. Se abiti in uno dei tanti palazzi su questo marciapiede, hai problemi ad aprire il portone, perché il marciapiede e molto largo e quindi non riesce il lampione ad illuminarlo.
Esiste un tocco di fantasia e artistica, sul lato dove ci sono i lampioni a torcia. Ne
esistono due diversi, uno a piramide ed un altro… eccentrico, moderno…
Alla sommità del palo ci sono due “ alettoni” tipo pannello solare e
sotto due fari cilindrici…forse è un prototipo o avendo fatto male i
conti, ne mancava uno e ci si è arrangiati... Chissà chi ha ispirato queste scelte geometriche dei lampioni! Un
altro pericolo è rappresentato dalle scale, invisibili di notte e
pericolose, specialmente per chi non ci cammina abitudinalmente,
anch’esse non illuminate. Quello però che mi ha stupito è la pavimentazione a “ macchia di leopardo” dei marciapiedi. Può
darsi che qualche architetto stravagante ha deciso questa soluzione,
oppure per risparmiare i soldi si sono utilizzati i rimasugli di altre
pavimentazioni. Il marciapiede di destra ha una pavimentazione
diversa da quella di sinistra, ma anche sullo stesso lato, ad
intervallo, il marciapiede viene pavimentato con altro tipo di
mattonelle e disegno. E questo si ripete più volte su una strada breve. A capirci non è semplice, risibile la scelta dei pali e dei lampioni oltre alla pavimentazione a macchia di leopardo.
Scritto da: Luciano Pellegrini
effettivamente, fantasia e tocco artistico non sono mancati nell'ideatore di questa bizzarra forma di illuminazione stradale, ma almeno voi ce l'avete. Pensa a noi che in via Majella ci dobbiamo raccomandare per avere persino le strisce e non abbiamo, ne illuminazione e ne marciapiedi e quando piove se vuoi andare al Teate Center a fare la spesa ti infanghi anche le scarpe e se ci vai di sera rischi di essere investito per mancanza di illuminazione...
RispondiEliminaQui si sono limitati a variare i lampioni da zona a zona...
RispondiEliminaBuon giovedì!
@Kylie
RispondiEliminaquì hanno messo i lampioni diversi sui due lati della strada e alcuni a luce bianca e altri a luce gialla.Se le lampade di colore diverso si capisce perchè quelle a luce gialla durano di più il fusto e la forma del lampione che varia si capisce un pò meno. Ciao e buon fine settimana.
non credo che abbiano fatto la macchia di leo per risparmiare
RispondiElimina@fracatz
RispondiEliminacredo che più ditte abbiano partecipato al rifacimento del marciapiede e hanno usato ognuno un materiale diverso.Solitamente usano catrame come quello usato per il manto stradale. Faccio notare che in alcune città (evolute, non la mia dove il sindaco minaccia di mandare tutti a casa un giornosi e l'altro pure)per risparmiare usano i lampioni a LED che illuminano solo il mmanto stradale che sono economici e a bassa dispersione, tanto che se visti dall'alto non si vedono neanche e hanno anche un basso "inquinamento" luminoso. Da nu ncè stanne li quatrine e mettene quelle che tenne a lu magazzine... spess3e nè mettene niente e ta dì raccumannà pecchè te cagnene le lampadine...
Ciao, come promesso vengo a trovarti. Trovo il tuo blog veramente interessante e verrò con più calma per poter vedere anche i vecchi post. Per il momento mi sono accorto che hai cantato "Signore delle cime" e, visto che anchio canto (tenore), ti dico che non riesco più ad eseguirla perché ogni volta mi viene un groppo in gola. Mi ricorda un mio caro amico che è caduto dal Civetta.
RispondiEliminaNel tuo profilo vedo che pratichi il tennis e lo sci che ho praticato sino al 1997, quando mi sono rotto i legamenti del ginocchio sinistro, cadendo da una seggiovia. Ora mi dò al nuoto ed alla bicicletta.
Come ti ho detto tornerò con più calma. Mi togli una curiosità? Come si fa a mettersi tra i tuoi follower? A presto.