29.1.13

Chieti - Improvvisare è utile?


Improvvisare è utile? Nell’ambito del teatro amatoriale può essere accettata, nella musica no. Nel teatro dialettale e piccole compagnie, gli attori che preparano un paio di spettacoli all’anno per un pubblico composto da amici e quasi sempre non a pagamento, non si va a criticare. Si accetta e si ringrazia per l’impegno che ognuno ha dimostrato. La musica purtroppo seleziona. Il professionista deve studiare e diplomarsi in un conservatorio. Lo studio di un pianista o violinista, seguita in media altri 15 anni. Il direttore di orchestra per la sua formazione, deve studiare di più.Purtroppo accade che vengano programmati spettacoli con orchestra, cantanti e direttori di orchestra non professionisti. Non tutti gli spettatori che vanno al concerto e pagano il biglietto, sono a conoscenza che assisteranno ad un’esibizione mediocre, anche se  la musica è un’attività nobile e degna di rispetto anche per un non professionista. La verità è che ci sono molti diplomati in conservatorio e la richiesta è scarsa. Meno male che c’è una selezione naturale per cui solo quelli che hanno talento, e sono pochi, riescono ad affermarsi. La maggior parte di musicisti, sono condizionati all’insegnamento nelle scuole dell’obbligo..., a cantare in qualche coro. Sarà per questo motivo, che negli ultimi tempi, si mettono in piedi molte scuole di musica e la maggior parte si rivolgono a bambini. In questa società dove il lavoro è quasi una chimera, la speranza è, che imparando a suonare uno strumento, si possano risolvere i problemi. Purtroppo non è così.

Scritto da:Luciano nPellegrini

2 commenti:

  1. meglio usare la musica come aiuto al proprio percorso di sopravvivenza

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  2. @Luciano

    si mettono in piedi un bel pò di scuole, per esempio scuole di calcio e scuole di nuoto., ai miei tempi si andava a giocare immprovvisando e non credo che Maradona o Pelè abbiano fatto scuole. Spesso queste scuole si mettono su per4 raccimolare un pò di grano, sfruttando qualche attività che insegnata posa rendere, sopratutto in questo periodo di crisi. Talucci, un mio amico degli anni '60, studiando da autodidatta era uno dei più bravi esecutori, con la chitarra classica, di musica "seria"... per lui quelli che suonavano la chitarra elettrica, facevano solo rumore...

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