Martedì 12 Febbraio a Chieti
si è svolto per il 7° anno consecutivo il Carnevale Tradizionale Abruzzese
promosso dall'Associazione "Camminando
Insieme", nell'ambito del progetto "Recuperiamo le tradizioni". Da diversi anni questa
associazione cerca di recuperare e valorizzare la cultura tradizionale
abruzzese in collaborazione con il C.A.T.A. (Centro Antropologico Territoriale Abruzzese) il cui
direttore è il Prof. Francesco Stoppa. Nella proposta del Carnevale
Tradizionale, i personaggi più rappresentativi
sono i Pulcinella, con il
caratteristico ed enorme copricapo
conico ornato di “zagarelle“(nastri)
coloratissimi e pon pon di lana. Per la
prima volta in questo carnevale è stato coinvolto una scuola, l’Istituto di Istruzione Superiore “Umberto
Pomilio”di Chieti Scalo. L’associazione “Camminando
Insieme” ha stipulato un protocollo d’intesa con questa scuola nell’ambito del
recupero delle tradizioni popolari della Regione Abruzzo coinvolgendo i giovani
di questo istituto. Il protocollo prevede la Realizzazione, lo
Sviluppo e la
Comunicazione dei Progetti legati alla Tradizione Abruzzese
ed in particolare Teatina, come il
Carnevale, Coloriamo le lane con la
Natura, il Majo, per coinvolgere le nuove generazioni. La sfilata è iniziata da
Piazza Garibaldi e quest’anno c’è stata una buona partecipazione di cittadini. Il carro aveva a bordo il Fantoccio di Re Carnevale e i
protagonisti della sceneggiata. Dietro il carro, i suonatori di du 'botte e tamburelli, i
" Pulcinella",le coppie che indossavano l' abito tradizionale e che
cantavano e danzavano. A piazza G.B.Vico c’è stata
la vera festa. Il Ballo del palo intrecciato, il Canto dei mesi, la Quadriglia, la Mazurca Scambiata,
ed altre danze Tradizionali. A seguire la sceneggiata, con il processo, la
condanna e la morte di Re-Carnevale perché
persona indiscussa della gioia sfrenata. Il manifesto funebre ha
annunciato la sua morte sopraggiunta dopo aver fatto una lunga ed esagerata
scorpacciata di salsicce, salamini, prosciutto, pecorino. La moglie, i figli, i
parenti gioiosamente lo ricordavano con il Canto di Carnevale e dello
"Scurammaie". La festa si è
conclusa con il falò di Re Carnevale, che ha un significato propiziatorio della
ripresa vegetale dopo la stasi invernale. Le ceneri del
falò venivano raccolte e sparse sul terreno come fertilizzante. Le persone presenti hanno
potuto gustare ed apprezzare "lu
cumplimente" (dolci della tradizione e vino speziato). La partecipazione degli
studenti dello I.I.S. U.Pomilio ha
coinvolto altri giovani a mascherarsi e partecipare. Il prossimo anno si dovrà
sviluppare questa iniziativa invitando altre scuole. Una giusta riconoscenza
all’associazione Camminando Insieme per l’impegno e le spese sostenute, che
ammontano a poche centinaia di euro, deve essere fatta con la partecipazione
del comune .
Scritto da: Luciano Pellegrini
Altre foto si possono trovare al link: CARNEVALE 2013
caro Luciano, teniamoci il nostro carnevale tradizionale della nostra città e cerchiamo di anno in anno di incrementare le partecipazioni perchè possa diventare la festa di tutti.
RispondiEliminaLike it!!!
RispondiEliminaKisses
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