Ringrazio il sig Alessio Cocco che in un articolo ha voluto ricordare al sindaco di Chieti, Umberto di Primio, se è possibile conoscere dove hanno “nascosto” una scultura che era stata realizzata dagli alunni della scuola media, “Ramiro Ortiz”, di Chieti Scalo. Scrissi un articolo il 27 ottobre del 2009 , che il sig Cocco ha quasi integralmente ricopiato, ma non ho nessuna lamentela né rimprovero da fare a questo giovane…, hai fatto bene! L’ultima volta che ho visto questa scultura, era il 13 dicembre 2011, si trovava all’ingresso, come una sentinella, dello spazio utilizzato dal comune di Chieti, alla villa comunale, dove c’è il deposito degli attrezzi per curare il verde. In quella occasione ero andato ad intervistare Giovanni Chiarini il cui busto si trovava dimenticato su un armadio, in un ufficio, di questo spazio.Sarà ancora lì questa scultura o lo hanno spostata altrove? Chi l’ha vista? Sarà mia cura indagare ed avvisare la cittadinanza che fine ha fatto questa statua. Desidero evidenziare alla vecchia amministrazione ed alla nuova, che è una cattiveria illudere i giovani che hanno creduto negli ideali. Non si può trattare una scultura come un rifiuto speciale. Dove è stato scaricata, nascosta? La speranza è che venga ritrovata, riparata, pulita e collocato in una piazza. Anche se è in periferia farà la sua figura. In questo giovane si nota una sensibilità, un dispiacere, un disappunto…, una presa in giro!
Scritto da: Luciano Pellegrini
quì sono stati presi in giro sia l'autore (l'allora ragazzo di 3° media che vinse con la sua idea, la realizzazione di una statua che simboleggiasse, con i due cercgi, l'unione tra Chieti alta e Chieti Scalo) e lo scultore che realizzò poi la statua. Ricordo che fu posata alla Villa Comunale e che dopo pochi giorni fu subito imbrattata e rovinata a tal punto da essere ritirata per un eventuale restauro. Da allora non se ne sa più niente ed è legittimo dopo un pò di anni, da parte dell'eatore, chiedere che fine ha fatto.... certe statue e non è la prima volta, vengono prese di mira dai "chietini" e mi ricrdo una bella statua posta sempre alla villa, un busto di Dannunzio, che veniva orrendamente mutilato e decapitato notte tempo... forse vedevano in essa la rappresentazione non di un figlio dell'Abruzzo, ma di Pescara, solitamente città odiata dai "chietini"... I teatini invece sono soliti ignorare questi avvenimenti, li rimuovono o se ne dimenticano. Non hanno mai detto niente per il "vilipendio" ad un'altra bella statua di Chiarini che prima è stata rinchiusa in uno scatolone di legno, per far posto ad una pedana di legno, dove d'estate si esibivano dei musicofili assoldati da un bar per intrattenere gli avventori e poi ultimamente addirittura rimossa e messa in un magazzino degli attrezzi dimenticata da tutti... mala tempora currunt e la cultura è trattata come una cenerentola, almeno a Chieti.
RispondiEliminaMa poi è anche molto originale! Mi pare di capire che c'è una storia di "maltrattamenti" delle statue a Chieti. Peccato!
RispondiEliminaspesso i giovanotti scrivono i loro "messaggi" sulla loro superfice con vernice colorata, quando non usano il "martello" per infierire su di esse. Volendo beccare i "colpevoli" il comune potrebbe mettere delle telecamere nei punti più "caldi" della città e togòiere loro le fantasie con delle denunce o delle salatissime multe.
EliminaMa è anche carina... Indaga indaga.
RispondiEliminaBuon martedì!
è stata costruita su indicazione di un bimbo di 3° madia, che allora vinse un concorso col suo disegno e messo in pratica da un bravo scultore locale. Simboleggia l'unione di Chieti città con Chieti Scalo che da sempre, a causa del disinteresse delle varie giunte comunali succedutesi, considerata (essendo periferia) la città di serie B... come vedi nella seconda immagine, la superfice della statua è stata riempita di scritte e manca un pezzo sopra il secondo cerchio. La statua si è ispirata al "guerriero di Capestarano", la statua simbolo dell'Abruzzo.
EliminaSalve a tutti, sono Alessio Cocco e sono l'ideatore di questa scultura... ringrazio tutti per l'interesse verso questa opera da me pensata! Ho contattato vari assessori e il Sindaco di Chieti per sapere dove fosse, ma con scarso successo... Spero di rivederla esposta un giorno nella nostra bella Chieti!
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