5.10.13

Chieti - In ginocchio per lei


Uno studente di terza media costretto a stare in ginocchio per punizione, dopo aver insultato una compagna. Il fatto, accaduto alla scuola Bussi di Vigevano nei giorni scorsi, ha destato enorme scalpore. A lamentarsi non sono soltanto i genitori del ragazzo che è stato costretto a inginocchiarsi: anche altri papà e mamma se la prendono ora con il professore, che in passato si sarebbe reso protagonista di altri episodi del genere. E ora il docente rischia seriamente di essere sospeso dall'istituto, soprattutto nel caso in cui venisse avviato nei suoi confronti un procedimento disciplinare.Quando io tornavo da scuola e mi lamentavo qualche volta con la mamma per essere stato messo in castigo dalla maestra lei mi rispondeva: "Si vede che non ti compartto bene. Ben ti sta, così impari... Altri tempi, altri genitori.

@enio

18 commenti:

  1. in ginocchio? e neanche sui ceci... di che si lamentano? se l'educazione non viene insegnata da piccoli è inutile lamentarsi dopo... santi questi insegnanti e professori di elementari e medie e superiori che son sempre li costretti a educare cercando di non beccare denunce... ahhh i tempi della riga in legno sbattuta sulle mani...

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    1. non esageriamo... bisognerebbe verificare molte cose sulla vicenda,ma credo che sarebbe stato meglio far mettere i genitori in ginocchio dietro la lavagna e dare un piccolo castigo al monello.

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  2. benissimo; puniamo il professore e lodiamo il bulletto di turno e poi lamentiamoci delle violenze praticato sulle donne.

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  3. ha ragione paolo neanche sui ceci, dai!! a casa era meglio non parlarne se dicevo che ero stato punito ne prendevo anche a casa :-)

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  4. Ma il motivo per cui il bambino è stato punito, lo hanno chiesto i genitori all'insegnante???
    Non sono d'accordo sulle punizioni corporali, perchè secondo me non insegnano, forse chi fa l'educatore, dovrebbe fare prima un corso di psicologia infantile per capire come meglio agire in questi casi, ma se il ragazzo ha sbagliato, c'è qualcuno che gli abbia fatto capire l'errore?
    L'infanzia spesso non è considerata nel modo giusto, i ragazzi sono piccoli, nonostante l'apparenza di maturità, possono commettere degli errori che se non corretti nel giusto modo fanno crescere in maniera errata, con mancanza di educazione e di rispetto.
    Se non ci sbrighiamo a rendercene conto la società intera ne subirà le conseguenze che forse saranno molto gravi (logicamente è un mio punto di vista che può benissimo non essere condiviso).
    Ti saluto Enio.

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  5. tutta colpa delle ragazzine che provocano.
    Ai miei tempi le classi erano rigorosamente maschili e femminili
    poi gli educatori decisero di passare al misto per stemperare gli animi rudi dei maschi, infatti noi ci comportavamo in maniera super educata nelle rare volte che ci mescolavano con le bambine per non far la solita figura zotica.
    Poi le bambine divennero figlie di femmine liberatesi e nelle classi hanno comportamenti buzzurri e fraseggi più volgari dei loro colleghi maschi che così si credono di poterle trattare alla pari pagandone poi le conseguenze.
    In effetti sono i bambini che dovrebbero capirla questa storia, ma nessuno gliela spiega, nè hanno il coraggio di chiedere all'insegnante di pornodidattica

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    1. Non è incivile mettere in castigo un ragazzo,(e poi sai che terribile castigo), incivile è il fatto che molti genitori NON siano in grado di insegnare l'educazione ai loro figli.Sono loro che si lamentano sempre della scuola: troppi compiti, troppo da studiare, insegnanti troppo severi, troppo di tutto.

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    2. condivido in pieno GUS !... io di mattina studiavo e di pomeriggio aiutavo mio zio in officina... e non ho mai perso un anno !!!!

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  6. povero bambino, deve essere tutta colpa della sua compagna di classe che l'ha provocato! cattivona!

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  7. Ai miei tempi le punizioni erano all'ordine del giorno. Per questo, grazie anche ai miei genitori, sono cresciuto come moltissimi altri con il rispetto e la buona educazione. Per il genitori di oggi il loro problema è avere la macchina nuova, l'ipad e il telefonico di ultima generazione. L'educazione ai figli è un problema secondario. Bravo prof.!

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  8. Punizioni corporali, assolutamente no.
    Ma - domanda da 1mln di $... - uno sculaccione dato al proprio figlio quando se lo merita, è una "punizione corporale" o il casus belli prodromico all'intervento di Telefono Azzurro?
    Io, di sculacciate, ne ho prese a strafuttenne e tutte meritate. E non ho mai pensato che i miei fossero degli aguzzini, ma semplicemente robusti educatori: di ciò - ancor oggi - sono loro grata.

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  9. L'essenza del berlusconismo: il colpevole è vittima e viceversa!

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  10. Ho passato i sessanta (anni) enei miei tempi era normale essere puniti.
    Le punizioni più frequenti erano essere o allontanati dall'aula o patire dietro alla lavagna,solamente il mio insegnante di Religione, Cattolico oltransista,pretendeva come punizione alle nostre malefatte,un ora in ginocchio sul sale.
    Grazie ,anche, a quelle punizioni oggi mi considero un ateo felice e convinto.
    Ciao fulvio

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  11. Proprio così. Oggi è lo sfacelo dell'educazione. Di scapaccioni ne ho dati ai miei, ma devono avergli fatto così bene che oggi entrambi dicono che io non li ho mai picchiati.
    Se c'è una critica da muovere forse è nel metodo di punizione. Mettere una persona in ginocchio vuol dire umiliarla, il professore poteva punirlo in altro modo, magari con un due in condotta o con un bel quattro sulla pagella.

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  12. verissimo, altri tempi altri genitori... ricordo con rossore la guancia che mia madre colpì affrontandomi perchè non ero stato promosso con la media del sette... oggi la colpa è dei docenti... mah !!! eppure ce n'è di persone, non è che dobbiamo preservare i "piccoli"...

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  13. Arrivo anche qui dopo aver commentato sul primo post. Sia quando tornavo da scuola con una brutta nota o sia quando una vicina venva a dire che avevo picchiato suo figlio (anche con mia ragione), la prima cosa che mi arrivava era una sberla e taccio le parole (in puro veneziano) che mi rivolgeva mia madre. O mora, o tempore. Buona domenica.

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