9.6.14

Chieti - terremoto ai ballottaggi

Dopo l'abbuffata di due settimane fa, il centrosinistra perde quattro storiche roccaforti di sinistra, Livorno, Padova, Perugia e Potenza, di cui le ultime due sono anche capoluoghi di regione. Ma strappa importanti città al centrodestra: Bergamo, Biella, Cremona, Verbania, Pescara, Vercelli e Pavia. A Livorno, la città che ha tenuto a battesimo il Pci e che dal dopoguerra aveva affidato le proprie sorti sempre alla guida della sinistra, Filippo Nogarin, candidato per il Movimento 5 Stelle è riuscito a strappare la poltrona di sindaco a Marco Ruggeri, Pd, che per la prima volta nella storia della sinistra livornese è stato costretto ad andare al ballottaggio, perdendolo. La sconfitta a Livorno, per il Pd, è paragonabile a quando a Bologna, nel 1999, Giorgio Guazzaloca riuscì a strappare la città portando, per la prima volta dal dopoguerra, una coalizione di centro-destra alla guida del capoluogo emiliano. Il Movimento 5 Stelle ha vinto anche a Civitavecchia, nel Lazio. A Padova l'altra clamorosa sconfitta del Pd che ha governato la città dal 1993, con un break tra il '99 e il 2004: il candidato del centrosinistra Ivo Rossi, che ha guidato la città da quando l'ex sindaco Flavio Zanonato divenne ministro allo Sviluppo Economico, ha perso la sfida contro Massimo Bitonci (sostenuto da Ln e Fi). La vittoria del Carroccio a Padova farà pandant con il governo della Regione, guidata da Luca Zaia. La cosa che sorprende e che mitiga la gioio dei grillini e che la sinistra, quella vera, quella cosiddetta radicale, a Livorno appoggiava il candidato m5s, che evidentemente è da considerarsi più "comunista" del Pd. Renzi ha qualcosa su cui riflettere nelle sue prossime uscite e punterà più ai fatti che alle chiacchiere nei suoi comizi. Si fa in fretta a perdere quel famoso 40% delle ultime elezioni e a ridiventare un partito come gli altri, perchè questi capovolgimenti di gestione sta a significare che nulle è stato fatto di quanto promesso prima delle precedenti elezioni.

@enio



8 commenti:

  1. se il PD si ostina a fare politica di destra, finirà con l'avere una sola manciata di elettori! Hanno ancora da capire che in Italia la destra c'è già, occorre un'alternativa!!!

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    1. Sebbene che le scelte politiche del popolo italiota siano da prendere sempre con le pinze, questa è la dimostrazione di quanto si sia spostato a dx il PD.

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    2. No, dimostra casomai quanti Italiani vogliono mantenere lo status quo dell'assistenzialismo statale e sindacale. Votare PD è la migliore garanzia che l'Italia uscita dagli anni '70 cambi il meno possibile.

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    3. Ah, la parola "italiota" è greca e significa "quelli che abitano nel sud Italia", che per un greco della madrepatria era più o meno l'equivalente del "terrone".

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  2. ma perchè il bobbolo è così attaccato alle etichette alle esternazioni, pdl o pd meno elle, ma che differenza fa?
    Non mi sembra che vi siano più esseri dalle virtù divinatorie, capaci di moltiplicare peni e pesci per tutti gli appartenenti al bobbolo

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  3. Certo che Renzi è di destra, a chi si può più rivolgere la sinistra, guarda pure Sel che depressione!

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  4. Secondo la stessa logica, tutti gli Italiani che nel 45 erano partigiani e antifascisti nel 44 erano fascisti.

    Il discorso è di una semplicità lapalissiana: a meno di non candidare dei neonati a Livorno devi per forza candidare degli ex-comunisti, i quali hanno militato o nel PCI "ortodosso" o addirittura nella sinistra extra-parlamentare.

    Del resto, come ho già avuto modo di scrivere altrove, nel movimento di Grillo esiste una separazione ovvia tra le idee di Grillo (e Casaleggio?) e le idee della "base", le secondo essendo su posizioni genericamente "di sinistra". E infatti agli esordi del successo elettorale grillino, l'idea del PD era di fagocitarlo nella propria orbita, contando sulla "prossimità" dei due elettorati. Se qualcuno si chiede perché Grillo non ha voluto scendere a patti con il "caro leader" Renzi.

    Renzi non è di "destra", Renzi è un democristiano. Il PD è la realizzazione dell'antico progetto del Compromesso Storico e infatti è riuscito più volte (dai tempi di Prodi) a portare gli ex-comunisti al governo ma con un Presidente del Consiglio di estrazione democristiana.

    In Italia non esiste per cento motivi, storici, economici, sociali, etnici, eccetera, una "destra" nel senso del partito conservatore. E' esistito un movimento sedicente rivoluzionario che è nato come reazione al comunismo di inizio secolo e alle condizioni economiche disastrose dell'Italia degli anni '20, cioè il Fascismo. Dopo la "liberazione" è esistita una galassia di partitini irrilevanti e la DC, che era in sostanza il classico "governo fantoccio" che gli Americani mettono al potere nelle nazioni soggette, sempre nella logica della Guerra Fredda e degli accordi di Yalta e con gli accordi sottobanco intessuti col Vaticano (unica interlocutore istituzionale per gli Americani nel 44).

    Allo stesso modo in Italia non è mai esistita una "sinistra" intesa come partito progressista, abbiamo avuto solo il Comunismo, la cui chiesa ortodossa era il PCI diretto e finanziato dal PCUS, più una galassia di partitini irrilevanti, spesso movimenti che si ponevano fuori dalle istituzioni repubblicane, avendo come statuto l'abbattimento dello "stato borghese".

    Quando nella vulgata popolare si dice "Tizio non è di sinistra" si intende in realtà che Tizio non presenta i connotati tipici del militante comunista. Ma nella confusione mentale degli elettori di "sinsitra", è vero anche il contrario e cioè "Tizio è di sinistra" anche se non presenta alcun connotato da comunista, per esempio il compagno Giorgio Gori che canta "Bella CIao" coi militanti dopo essere stato eletto a Bergamo. Quando poco tempo fa faceva scandalo che Renzi si facesse scrivere i discorsi da lui in quanto agente berlusconiano.

    Chiudo dicendo che il fatto che in Italia si lamenti il poco peso della "sinistra" quando l'Italia è uno degli ultimi Paesi del Socialismo Reale e quando la "sinsitra" ci sta portando alla bancarotta (a cui per i corsi e ricorsi seguirà un altro Fascismo), è abbastanza comico.

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