9.8.14

Chieti - BENZINAIO O LUNA PARK?


 Sarà capitato anche a voi che al Luna Park avete sperimentato il "labirinto degli specchi" ed avete avuto difficoltà ad uscirne. A Chieti, in pieno centro storico, al quartiere Trivigliano, Santa Maria, da alcuni giorni la stazione di servizio è tornata a funzionare, dopo sette mesi di chiusura. Chissà chi ha concepito il passaggio pedonale a labirinto, ma senza specchi  e chi ha autorizzato l’idea.


Il progetto potrebbe essere accettato, perché attraversando l’area adibita al rifornimento della benzina, si può inciampare o scivolare, quindi scatterebbe l’assicurazione. Però, far camminare i pedoni al limite della stazione di servizio, su questo piano rialzato a mo' di marciapiedi, affacciato su una strada a intenso traffico veicolare,senza protezione è più grave per eventuali cadute. Rischi di morire! E i carrozzini, la carrozzella per i disabili, la persona claudicante, cari amministratori, ci avete pensato? NO! Intanto, fra fettucce di plastica, catene, birilli, segnaletica di lavori in corso, fra le vetture parcheggiate, il marciapiede senza scivolo, il pedone ha un bel da pensare come camminare e non farsi male! Cari amministratori se la fontana al pozzo, l’aveste posizionata al posto di questa stazione di servizio, non sarebbe stata un’ottima scelta?

Luciano Pellegrini


2 commenti:

  1. autorizzare la riapertura in centro città di un distributore di benzina e quantomeno strano, in quanto una legge dello stato lo vieterebbe categoricamente per ragioni di sicurezza. Gli amministratori della nostra città debbono avere quantomeno le idee confuse ad autorizzare una simile riapertura. C'è solo d'augurarsi che intervenga il Prefetto o qualche magistrato zelante

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  2. Ogni tanto si vedono anche a Milano dei controsensi assurdi e non si capisce a cosa pensasse in quel momento l'assessore o chi per lui, che ha approvato l'iniziativa. Faccio un semplice esempio. In centro in una via a fianco del castello si sovrappongono la fermata dell'autobus e il posteggio dei taxi, col risultato che l'autobus non può avvicinarsi al marciapiede, si ferma a due millimetri dalle auto e i passeggeri devono buttarsi in mezzo alla strada per salire, mentre alle loro spalle magari iniziano a muoversi i taxi rischiando di metterli sotto.

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