In questi giorni che
precedono le elezioni comunali, mi viene da porre una domanda al sindaco
uscente della nostra città: “Che fine ha fatto la statua di Chiarini,
quella che ha fatto bella mostra di se per decenni alla Villa Comunale?”
E si caro sindaco, sembra che i problemi
della statua di Giovanni Chiarini ritornino ancora di moda, quest'anno, come negli
altri anni passati. Prima era stata racchiusa in un involucro di legno (si vede
che dava fastidio a qualcuno! O che fosse poco bella da guardare! ) e davanti
ad essa si era costruito un palco in cemento, adibito d'estate, alle esecuzioni
di complessi musicali, che dovevano allietare i turisti, che mangiavano sugli
appositi tavolini situati in piazza; complessi pagati dal bar vicino. Poi si
era deciso addirittura di spostarla, si disse, per permettere il rifacimento
del manto della piazza, sede della fontana monumentale e allora la paura fu
grande, perchè si temette che la stessa venisse poi ricollocata in un posto
nascosto della Villa Comunale, in quella specie di cimitero dei busti, dietro il laghetto, quel cimitero pieno di
personaggi famosi, figli della città di Chieti. Adesso sono passati diversi
mesi e della statua non se ne ha più notizia, pare sia stata cacciata in un
magazzino ad impolverarsi sperando che la gente la dimentichi. Dico io, una
città depauperata di tutto, della Banca d'Italia, della Caserma con i militari,
dell'Ospedale militare e in ultimo della
Biblioteca De Meis... che lotta ogni anno disperatamente, per non essere
retrocessa a "paesone" dormitorio d'Abruzzo, che si vanta di poter offrire
"cultura" alle centinaia di studenti, che si riversano, loro malgrado
in centro, si dimentica dei suoi personaggi più importanti, nascondendo le
statue nei magazzini ? Io credo che negli ultimi 5 anni abbiamo toccato proprio
il fondo e io, come tanti altri a Chieti, con questi scritti, cerchiamo di
risvegliare le coscienze delle persone che vivono sul "colle" ( noi abbiamo,
unico caso in Italia, una biblioteca crollata nel bel mezzo di un rifacimento anni fa, oggi relegata in una ex
ferramenta ) sperando di essere ascoltato. Spero che questa e le altre
pubblicazioni che ci saranno su chietiscalo.it ottengano maggior fortuna, io mi
limito a dare tutto lo spazio che la questione "cultura" merita. Ringrazio
pubblicamente un teatino doc: Luciano Pellegrini, che ogni tanto ci da notizie
di tutte quelle cose che non vanno su in città illustrandoci anche le eventuali
soluzioni possibili a costi contenuti; ce ne fossero di persone come lui su a
Chieti. Mi meraviglio solo che Berlusconi, venendo giù a Chieti per propagandare
FI, non abbia chiesto anche di vedere
lui.
@enio
sperano, quelli del comune, che non se ne parli più, la terranno nel mahgazzino per un bel pò e la gente se ne dimenticherà... e la Casina dei Tigli continuerà a fare gli affari suoi..
RispondiEliminala cosa che fà incazzare e che proprio su questa statua c'è l'accanimento delle varie amministrazioni; non per la statua in se stessa ma per la posizione strategica che essa occupava, vicino alla Casina Dei Tigli, che sembra essere la padrona dell'area circostante al bar e tutto quello che può dare fastidio o intralciare lo fa toglere.Loro fanno i loro interessi ma non si capisce come mai il comune accetti questo supinamente... sospettare qualche intrallazzo è lecito ????
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