Rinnovato il contratto ma la crisi pesa. Una volta suonavano le campane. Oggi, nell'era dell'elettronica e dei timer, comunque hanno un ruolo importante nelle chiese: tengono in ordine le cappelle, preparano i paramenti del sacerdote, custodiscono i libri delle liturgie. Sono i sagrestani, oltre 20mila persone in Italia di cui 2.400 a tempo pieno e contrattualizzati. Per questi ultimi è arrivato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Lo stipendio resta fermo a 1.260 euro lordi al mese ma domani, con la busta paga di marzo, scatta l'una tantum di 300 euro per compensare un salario che non si muove da anni. E anche per Pasqua è prevista una gratifica di 50 euro. Il mancato aumento salariale nel contratto, che sarà in vigore fino al 2017, "vuole essere un gesto di solidarietà nei confronti dei nostri datori di lavoro, che poi sono i parroci.
@enio
chissà se i parroci, che sono stipendiati dal generoso ed immaginifico bobbolo thajathano come da patti lateranensi, chissà se loro l'hanno avuto il rinnovo e l'aumento
RispondiEliminaDubbio amletico quello di fracatz! Meglio però non saperlo.
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