13.5.15

Chieti - VOTA ANTONIO


Chieti è un capoluogo di provincia con 52 mila abitanti. Il 31 maggio ci sarà il rinnovo dell’amministrazione civica. Otto cittadini si propongono per vincere le elezioni e ricoprire la carica di sindaco. Sono rappresentati da 23 liste e 684 aspiranti consiglieri. Curiosando, ho letto tutti i nominativi, anche per rendermi conto come sono orientati politicamente tanti conoscenti e molte sono state le scoperte.Ritengo che il cittadino che desidera fare il sindaco sia un incosciente, perché troppi sono i problemi, il primo è la mancanza di soldi. Se non ci sono i soldi bisogna aumentare le tasse e diminuire i servizi. I cittadini non accettano queste soluzioni e immediatamente iniziano a reclamare delusi del voto che hanno espresso.Eppure ci sono persone che vogliono mettersi in gioco, tante. L'associazione culturale Chietiscalo.it, cinque anni fa propose ai candidati sindaci a firmare una proposta, un espediente, racchiusa in nove punti. Il loro impegno con la città era di attuarlità. Oggi, si può leggere e commentare quanti punti sono stati rispettati dall’attuale sindaco. Sono convinto che una ventata di aria fresca per la città, che ha una gran voglia di cambiare aspetto, non si esprime con l’alternanza, ma con un volto nuovo, meglio se giovane e di una lista civica.Però, se il volto nuovo per governare deve unirsi con altri e noti partiti, allora cominciano i guai. Peccato che solo 32 siano i posti disponibili per i consiglieri. E gli altri 652 cittadini che hanno impiegato risorse, speriamo personali, per propagandarsi? La maggioranza non li ho mai visti occuparsi dei problemi della vita cittadina. Quale è stata la molla che li ha spinti a presentarsi? Certamente tanti non avranno neanche un voto, significa che non si voteranno neanche loro. Dunque non hanno fiducia in se stessi. Può darsi che sono attratti dai sodi che il consigliere guadagnerà, circa 1100 euro netti al mese, in questo periodo fanno comodo! L’ammaestramento per farsi votare lo hanno imparato, promettono, specialmente sui punti importanti che sono uguali per tutti: sanità, lavoro, servizi, riduzione delle tasse. Da alcuni giorni è iniziata con fervore la consegna dei “santini”, ne vengono regalati tanti, spiccano i manifesti, tutti vogliono rendersi utili alla città. Fra alcune settimane ne riparliamo.

Scritto da: Luciano Pellegrini

4 commenti:

  1. c'è solo d'augurarsi che la gente che in questi 5 anni si è lamentata di una cattiva gestione da parte del sindaco e della giunta attuale per il malgoverno derlla città vada a votare e non faccia come lo struzzo che nasconde la testa per poi ricominciare a protestare. Primo, ricordo a tutti i miei concittadini che chi non vota ha SEMPRE TORTO e pertanto se non fa valere le sue ragioni col voto taccia per sempre.Secondo, sapendo che ci sarà alternanza, in quanto nessuno dei partiti e partitucoli riuscirà a spuntarla, speriamo che questa volta il voto premi i meritevoli e punisca quelli che ci hanno deluso dopo aver tanto promesso.

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  2. Il "dopo elezioni" è la resa dei conti. Chi riuscirà ad essere eletto, sindaco o consigliere, dovrà dimostrare di aver meritato la fiducia di chi gli ha dato il voto ed allora...saranno dolori.

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  3. 52mila abitanti, praticamente quanti ce ne sono al serpentone al corviale ed addirittura capoluogo de provincia.
    Ma ve arrennete conto che nun se po' fà più?
    Li sordi, pe' li mortidefame, so' finiti
    Se poterebbe tollerà tutto ciò solo se chi si propone per amministrare lo facesse pro bono, senza remunerazione, perché avendo avuto già tanto dai suoi concittadini, per spirito cristiano voglia restituire qualcosa di suo alla comunità che tanto l'ha beneficiato.
    Per comunità al di sotto dei 500 mila abitanti sarà inevitabile ricorrere all'amministrazione del commissario governativo a meno che i cittadini siano pronti a pagare tasse comunali enormi solo per il gusto di mettere una crocetta su un pezzo di carta ogni 5 anni e fa arricchì i soliti noti

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