Può Chieti accogliere con le proprie strutture i pellegrini interessati al turismo religioso? Certamente SI. L’Abruzzo, regione verde per i parchi in aggiunta al mare, monti, gastronomia, oliveti, vigneti, è anche terra di eremi, santuari, da sempre terreno ideale per la ricerca spirituale. L’Abruzzo è stato terreno fertile per lo sviluppo del monachesimo e dell’ascetismo, di cui sono testimonianze affascinanti, sia gli eremi spartani della Maiella che le abbazie cistercensi e benedettine di cui è disseminata la regione. Si è concluso da alcuni giorni il primo pellegrinaggio del Volto Santo, da Roma a Manoppello (PE), organizzato dall’associazione di promozione sociale CISC – Centro di Iniziativa Socio Culturale. L’itinerario storico, culturale, ambientale, religioso è stato fatto in dieci giorni e sono stati percorsi circa 330 KM ., attraversando i comuni del Lazio e dell’Abruzzo. In ciascuna tappa i pellegrini sono stati accolti in idonee strutture per il vitto e l’alloggio e principalmente da una calda accoglienza delle comunità.
Il comune di Manoppello (PE), dove viene custodito il Volto Santo, una delle mete più emozionanti, fa parte della diocesi di Chieti Vasto, guidato dall’Arcivescovo Bruno Forte e per questo collegato anche al capoluogo teatino. A conclusione del pellegrinaggio, i pellegrini potrebbero essere invogliati a visitare i Monasteri, le Abbazie, i Conventi, i Santuari, usufruendo delle strutture cittadine o nelle immediate vicinanze. A Chieti esiste un’importante struttura, il Palazzo del Seminario Diocesano, con la bella loggia cinquecentesca, che è anche un monumento storico. Esso è collegato alla cattedrale, ha un vasto cortile e numerose stanze. Sino agli anni 70 accoglieva e offriva ospitalità a numerosi adolescenti per essere avviati al sacerdozio.
La costruzione del seminario fu iniziata nel 1568 da Monsignor Gianni Oliva, arcivescovo della città (1568/1576).
Questa struttura centrale, accogliente, che ha bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione, potrebbe essere conveniente per accogliere i turisti religiosi, considerato che non si intravvede una sua immediata trasformazione in Museo d'Arte Diocesana, con possibilità di creare anche occupazione, soprattutto per i giovani.
Luciano Pellegrini agnpell@libero.it
Questa struttura centrale, accogliente, che ha bisogno di alcuni lavori di ristrutturazione, potrebbe essere conveniente per accogliere i turisti religiosi, considerato che non si intravvede una sua immediata trasformazione in Museo d'Arte Diocesana, con possibilità di creare anche occupazione, soprattutto per i giovani.
Luciano Pellegrini agnpell@libero.it
a differenza di Manoppello e di Lanciano non credo che attualmente Chieti possa attirare tanti pellegrini per un turismo religioso. I nostri governanti e la Curia sono sempre stati restii a queste manifestazioni popolari, primo perchè non abbiamo strutture adeguate al ricevimento di una gran mole di pellegrini. Questa è una vergogna, basti pensare che la Curia ha paura anche che si fotografi e si metta su Internet le fotografie scattate nella cappella sottostamte il duomo di San Giustino !
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