Renzi ha fatto un'altra promessa
che mai manterrà agli italiani: la riduzione delle tasse. E' proprio alla
frutta o in vista del referendum non sa più come fare a indirizzare gli
italiani a votare SI. Ma se invece di rincorrere complicate e costose ricette
di riduzione delle tasse il premier si ricordasse e mantenesse un’altra
importante promessa forse sarebbe a metà dell’opera. Ieri la Cgia di Mestre ha
ricordato che lo Stato continua ad essere un cattivo pagatore ed a non onorare
i suoi debiti: lo stock di quelli della pubblica amministrazione nei confronti
dei suoi fornitori sfiora i 65 miliardi. Inoltre, il tempo medio per il saldo
delle fatture supera i 130 giorni, contro i 45 della media Ue. Poco importa se,
esattamente due anni fa, Renzi aveva annunciato che lo Stato avrebbe saldato
tutti i debiti accumulati con i privati. Lanciando addirittura una sfida in
diretta con Bruno Vespa. Nel frattempo, però, i debiti della pubblica
amministrazione sono continuati a crescere. Forse, più che annunciare improbabili
tagli delle tasse, è arrivato davvero il momento di pagarli e in fretta. Anche così
si può rimettere in moto l’economia.
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La solita politica della sanguisuga... ma di sangue ne è rimasto davvero poco. Anche la sanguisuga dovrà morire! Impossibile, per questa razza di politici, immaginare un rilancio economico. Il Paese, deceduto, non può risorgere.
RispondiEliminaServe un comunista vero per salvare la nazione, finora solo cialtroni di sinistra e di destra
RispondiEliminaIl governo del "comunista" aveva calcolato di chiudere l'anno con un'economia in crescita dell'1,2%, i dati dell'ultimo trimestre hanno sentenziato che siamo a crescita zero, i conti andranno necessariamente rivisti al ribasso. Anche per questo, la stampa finanziaria anglosassone da qualche settimana ha puntato lo sguardo sul Belpaese denunciandone le fragilità. Tutto vero, l'Italia è tornata ad essere il fanalino di coda dell'Europa. Quello che l'Italia "comunista" chiede all'Europa non basterà. Non basterà a Renzino per dare una scossa all'economia né per
Eliminapresentarsi all'appuntamento referendario di novembre dopo aver impostato una manovra finanziaria in grado di far tornare il sorriso agli italiani. Sarà un vertice formalmente
importante e oggettivamente simbolico, quello che si terrà lunedì sull'isola di Ventotene tra il presidente del Consiglio italiano, la cancelliera tedesca Merkel e il presidente francese Hollande. La posta non dichiarata è semplice: un po' di flessibilità aggiuntiva sui conti pubblici italiani, la possibilità allargarsi un po' col deficit in modo da poter spendere qualcosina in più. Ho paura che la popolarità del premier sia arrivata ormai ai minimi termini tra gli italiani, tra i politici e tra i suoi amici di "merende" politiche.....
Dovrebbe fare manovre impopolari per trovare i soldi.
RispondiEliminaLunedì, la Merkel sarà clemente, ci consentirà di sforare uno zero virgola qualcosa in più. Ma questo, per fortuna, non basterà a salvare la cancelliera tedesca alle elezioni del prossimo anno, né a
Eliminarafforzare il premier italiano in vista del referendum di novembre. Di taglio delle tasse si parlerà ancora a lungo. Parole,parole... appunto... come cantava la canzone qualche anno fa....
Ciao Enio, grazie peril tuo interessamento ma ci sono dei motivi vari che mi impediscono di stare al passo col blog.
RispondiEliminaUn saluto,
aldo.
Ti aspetto ancora da me... grazie!
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