Il
vero costo della manovra finanziaria, fatta votare ieri dal Senato senza che i
senatori potessero nemmeno leggerla, non è il taglio radicale di ogni misura
per la crescita e il lavoro, che avrà effetti pesantemente recessivi sul Paese
nell’anno che sta per iniziare. Il prezzo maggiore da pagare è l’umiliazione
che l’Italia a guida sovranista ha dovuto subire, dopo mesi di inutili insulti
e provocazioni nei confronti dell’Europa e degli altri Paesi, costretta a
riscrivere da cima a fondo sotto dettatura di Bruxelles una finanziaria che non
stava in piedi, gravandola di ingentissimi sacrifici per gli italiani negli
anni a venire. Il governo più sovranista (a parole) che la repubblica abbia mai avuto nella
sua storia, ha firmato la resa svendendo la sovranità dell’Italia che, d’ora in
avanti, sarà trimestralmente controllata dai funzionari europei, non fidandosi
più di una classe di governo inconsistente e pericolosa per la sua vuotezza. Non
era mai successo che la finanziaria italiana fosse scritta da altri. I
precedenti governi discutevano prima con la commissione europea, si
confrontavano, trovavano punti d’intesa. E poi scrivevano a Roma la
finanziaria. Qui, invece, per mesi abbiamo sparato ad alzo zero sulla Ue
giocando a fare i bulli e gridando «me ne frego», facendo schizzare lo spread
alle stelle, crollare la borsa, precipitare i titoli di stato. E alla fine,
deboli e isolati, abbiamo dovuto correre a Bruxelles in ginocchio, subire le
pesanti, inevitabili condizioni, uscendone penalizzati e ridicolizzati per la
figura barbina dei soliti italiani fanfaroni e inaffidabili.
30.12.18
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Solo di clausole di salvaguardia dell’Iva, bisognerà tirar fuori (presumibilmente con nuove tasse) 23 miliardi già nella finanziaria 2020, che diverranno altri 29 miliardi nel 2021. Mai era stata firmata da un governo italiano una clausola così vessatoria per scongiurare l’aumento di tre punti dell’Iva. Il tutto al fine di evitare una procedura d’infrazione per debito, a cui si sapeva saremmo andati incontro, verso la quale però abbiamo fatto di tutto per provocarla.
RispondiEliminaNon fidandosi più di noi, la Commissione ha imposto due altre ponderose condizioni: un controllo ogni tre mesi della gestione italiana di bilancio (di fatto un commissariamento dell’Italia) e il blocco di ulteriori due miliardi messi da parte in un fondo di accantonamento se il governo Salvini-Di Maio farà di nuovo il furbo. La procedura d’infrazione è pertanto solo rinviata, e l’esecutivo Conte resta sotto osservazione.
Non c’è che dire: rispetto al passato, il cambiamento c’è stato. Ma in peggio. E la «sovranità italiana» è stata ancor più ridimensionata. C’è un altro prezzo, pesantissimo, che abbiamo dovuto pagare. Questo non in termini finanziari, ma di democrazia sostanziale del Paese. Quanto è avvenuto ieri al Senato costituisce uno svuotamento senza precedenti dei poteri, della funzione e della dignità del Parlamento, a cui il popolo assegna l’esercizio della sovranità. Lo ha denunciato con forza la voce libera di Emma Bonino, sbeffeggiata da ignoranti che evidentemente non conoscono la Costituzione.
Beh facciamoci allora i migliori auguri per un ricco 2019 per tutti !
RispondiEliminaDa parte mia contraccambio vivamente x un sereno 2019
EliminaIl tutto accade in uno scenario complessivamente inquietante a livello mondiale.
RispondiEliminaAuguri Sara x un bellissimo anno nuovo
EliminaAd esempio, NOI, del partito degli under 70.000 concediamo l'onere del voto solo a coloro che versano contributi all'inps o altro ente previdenzialee, cioe' solo a coloro che producono ricchezza. Se poi la boldri continuerebbe ad essere eletta, allora sarebbe un'elezione giustificata e valida
RispondiEliminaper ora sembra il peggior governo dal dopoguerra, ma al peggionon c'è mai fine....
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