La separazione e il divorzio, in questa società moderna, sono ormai un «lusso» da ricchi. A meno di non accettare di ritrovarsi sul lastrico, o quasi si cerca di resistere quanto più si può. Lo dimostrano storie di altrettante coppie che hanno deciso di chiudere la loro vita matrimoniale: tra affitti da pagare, mutui da onorare e alimenti per i figli, sopravvivere può diventare impossibile. E così c'è chi, a 50 anni, bussa alla porta della mamma, o chi divorzia ma continua a vivere sotto lo stesso tetto, perché non può permettersi di pagare un secondo affitto. Gli avvocati confermano: per chi divorzia, oggi, il rischio povertà è reale. Per quasi tutti questo è un passaggio difficile, traumatico che conduce spesso mariti e mogli separati sulla strada della povertà. Molti sopravvivono come possono: c'è chi sulla soglia dei 50 anni torna a casa dai genitori, chi rimane sotto lo stesso tetto con la ex perché altrimenti finirebbe all'Opera Bonomelli. Naturalmente si tratta di un dato economico e sociale, non di una valutazione morale sull'opportunità o meno di separarsi. Il campionario di situazioni drammatiche potrebbe essere infinito.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Purtroppo chi tocca con mano i drammi familiari di genitori (e figli) sull'orlo della separazione sono spesso anche gli avvocati chiamati a ricomporre lacerazioni e guerre tra le mura domestiche
RispondiEliminaaldo
Ciao. Mi hai chiesto il link per trasformare una foto in un disegno a matita.
RispondiEliminaEccolo. www.fotoflexer.com
Per quanto riguarda il fatto che risulti anonimo nel commento al mio blog, dipende dal fatto che tu non appartieni alla piattaforma Splinder, come il mio blog, ma ad un'altra.
Grazie per la tua visita.
«Non sapevo dove sbattere la testa, per mesi ho dormito in macchina, passavo la notte sui sedili, la mattina mi svegliavo infreddolito e con le ossa rotte, andavo a lavorare in condizioni pietose. Sono un padre separato, costretto a chiedere asilo ai genitori, a mio fratello, agli amici... Una povertà senza dignità, questa, che non ti permette più di fare il padre.
RispondiEliminaehy, io sono tornato, ma tu sei sempre stato qui! che bello!
RispondiEliminami fa piacere aver ricevuo un tuo commento :)
grazie, Akuma.
www.akuma.splinder.com
Purtroppo è vero, c'è da dire anche che le leggi sono molto antiquate, sono state scritte quando la condizione della donna era di assoluta inferiorità, e si volevano salvaguardare sia il benessere economico della donna che l'avvenire e la stabilità dei figli. Oggi i tempi sono cambiati, le donne lavorano, e anche nei casi in cui la colpa è la loro, la legge le difende sempre, sopratutto da un punto di vista economico.
RispondiEliminaAndrebbero riscritte le leggi, non solo in caso di separazione, ma anche del matrimonio stesso, visto che civilmente di un contratto si tratta.