«Il fumo ti uccide» e altre frasi minacciose non rendono meno appetibili le sigarette. Dopo un primo momento di perplessità le scritte non si leggono più, fanno parte della coreografia, il messaggio è diventato invisibile e quindi tale inutile. In Inghilterra hanno pensato di calcare la mano mettendo in mostra foto impietose per denunciare le conseguenze terribili che tuttavia, c'è da giurarlo, avranno un certo effetto soltanto all'inizio, più fastidio che paura, e poi chi fuma continuerà a farlo nella convinzione che tocchi semmai agli altri o nell'indifferenza per quanto potrà accadere a se stesso in futuro a fronte del piacere immediato. I messaggi ripetuti creano assuefazione tanto da diventare inefficaci. La stessa cosa che succede più o meno con i cartelli di avvertimento «caduta sassi». Al destinatario, insomma, servono poco, mentre servono molto di più al committente per mettersi le spalle al sicuro. Ve l'avevo detto, insomma. Questo pensavo in questi giorni che dovrebbero rappresentare l'anticamera delle elezioni dove il candidato della destra dovrebbe azzuffarsi (a parole) spiegando il suo programma elettorale e magari denigrare quello dell'avversario. Qualcuno dai blog cittadini è preoccupato per questa situazione di calma apparente. Neanche per il Corso Marruccino la gente parla di queste elezioni di marzo, sembra che a nessuno glie ne freghi niente. Qualche critica sul fatto che il comune e la giunta si stanno muovendo in maniera frenetica per cercare di fare tutto quello che non ha voluto o non potuto fare nei passati anni che lo ha visto alla guida di questa città., persino l'inaugurazione dei cessi è un momento importante da riportarlo sul TEMPO. Intanto noi ci ritroviamo un Teatro Marrucino con un mare di debiti, tanti che non si sa niente sulla sua salute e sulle sue sorti future; e pensare che da noi i biglietti in abbonamento venivano esauriti in giugno e c'era il tutto esaurito sempre per qualsiasi rappresentazione di prosa o lirica si approntasse. Ci ritroviamo la Biblioteca De Meis, nell'ex ferramenta (spese di affitto che pesano sul comune e sulla collettività come un macigno arricchendo solo il proprietari di questo ex capannone) e nessuno ci dice una parola, su quando e se si riuscirà , un giorno, a riaverla su in città. Ci ritroviamo un Supercinema, l'unico a Chieti, ristrutturato dalla precente giunta Cucullo, sempre chiuso e con la gente che sta raccogliendo firme per farlo almeno riaprire due o tre volte alla settimana. Si potrebbe, riaprendolo otenere degli introiti con l'affitto, ma per adesso è tutto fermo. Ci ritroviamo senza lo Stellario (adesso ci portano a pisciare i cagnolini o si riempie di giovanetti che vi si recano per amoreggiare) unico posto qui sul colle, dove almeno il sabato sera si riunivano una bella moltitudine di giovani che passeggiava per il Corso e consumava nelle locande e nei bar cittadini, tanto che sembrava che la città così, rianimatasi potesse fare non passi, ma addirittura salti in avanti. Oggi ci ritroviamo ancora con le macchine parcheggiate nella piazza San Giustino, la piazza più bella della città, pur sentendo a destra e a manca i vari amministratori che in questa legislatura avrebbero dovuto risolvere tutto. Avevano promesso il Corso Marrucino trasformato in un immensa fioriera , ripavimentato a dovere e ce la ritroviamo pieno di macchine, sopratutto davanti alla nuova sede del comune, parcheggiate a destra e a manca e spesso anche sulle strisce pedonali (provate ad andare una mattina per credere ) con i vigili, di solito a coppiola, che non fanno neanche l'atto di tirare fuori il blocchetto e fare loro una multa, neanche alla solita macchina parcheggiata in curva davanti all'ex palazzo dell'Upim. Se il solo introito sicuro del comune sono le multe, assumiamo gente capace di farle, nella piazza del Pozzo ci sarebbe d'arricchirsi, ogni mattina, tali e tante sono le macchine che in sfregio delle più elementari regole del codice della strada sono esse lì parcheggiate in doppia e qualche volta in tripla fila. Si vanno a fare le multe ai contadini che fanno il mercato in Piazza Malta; è proprio vero che si è capaci di fare i duri con i deboli, tanto quei poveracci sò "cafoni", s'incazzano per un po poi pagano e stanno zitti. Meglio così diranno i teatini, non fanno niente ma almeno non ti spaccano i "gambasisi" con i loro programmi e le loro chiacchiere inutili. Ci sarà quello che dirà: LA POLITICA E' SPORCA, stiamone fuori, salvo poi protestare per altri cinque anni, se colui che viene eletto non fa assolutamente niente per noi. Sentiremo ripetere parole come giovani e anziani, casa, lavoro e salute. Gli stessi discorsi ci verranno ripetuti da destra, da sinistra e dal centro. Così ci chiederemo come mai ogni cinque anni la formula non cambia mai, magari perdendo un termine per strada, cancellato per soluzione del problema. Molto si prometterà di fare e molto si farà, ma ora, certe questioni sono come il pozzo di San Patrizio, non finiscono mai. E poiché, come diceva il filosofo Talete da Mileto, se gli Dei ci hanno dato due orecchie e una bocca vorrà pur dire qualcosa, sarà opportuno ascoltare con grande attenzione per scegliere prima e per chiedere il rendiconto dopo. Sugli anziani, che saranno sempre più numerosi nel futuro, comunque, le buone intenzioni si sprecheranno. Basta, comunque, toccare con mano le situazioni reali cittadine. Famiglie che non possono permettersi la badante che consumano le giornate in snervanti turni d'assistenza, e nonni ospitati in case di riposo, dove spesso gli addetti non vengono pagati da mesi, persone sole alle prese con una cappa di tristezza esistenziale. Staremo a vedere, le premesse non mi sembrano buone!
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Per la campagna elettorale dell'anno prossimo si potrebbe dapprima organizzare un forum su Internet per vedere come la pensano i cittadini di Chieti e poi eventualmente si potrebbe organizzare un dibattito, magari al Supercinema, qualche decina di giorni prima di andare al voto, dove i due candidati sindaci potrebbero sfidarsi alla maniera americana, esponendo il loro programma. Dopo una serie di domande sui loro programmi elettorali, sulle proposte per lo sviluppo di Chieti e la soluzione di vecchi e nuovi problemi comunali, la parola dovrebbe passare al pubblico che potrà chiedere ai 2 candidati, chiarimenti e risposte su quesiti naturalmente di interesse pubblico.
RispondiEliminaTeatino-Doc
@Teatino-Doc
RispondiEliminauna cosa del genere da noi non avrebbe alcun significato in quanto i due candidati, di destra e di sinistra vengono ammaestrati da Roma dai referenti politici. Non è un segreto per nessuno che la sinistra è istruita da Legnini, che non sapendo un bel Caxxo di Chieti, non fa mai niente per migliorare le cose. La nostra è una città che si è fermata a cinquant'anni fa, prima è stata fermata da anni e anni di DC, che l'ha caricata di debiti che a mala pena sono stati estinti dal governo più NERO che si potesse avere, quello di Cucullo, il sindaco col piccone e col piede di porco... che è stato mandato via per disperazione (faceva tagliare le piante alle 4 di notte dagli operai del comune per evitare rappresaglie da parte dei cittadini inferociti)... poi abbiamo avuto la giunta più inutile dell'ultimo secolo, pieno di affaristi e di dilettanti allo sbaraglio che invece di fare hanno pensato a litigare... giunta eterogenea e squinternata che non è d'accordo su niente per un paio d'anni... ognuno si divertiva a mettere in difficoltà l'altro ! Ora si avrebbe l'occasione di cambiare letteralmente direzione alla politica della nostra città inaugurando il periodo del fare, sostituendolo a quello dell'attuale sindaco che è quello dell'apparire. Fatevi un giro per Chieti in questi giorni avrete l'idea di una città sfasciata e sventrata... in questi giorni che precedono appunto le elezioni ci si affretta a fare tutto quello che si sarebbe dovuto fare negli anni passati. Siccome noi non abbiamo l'anellone al naso, questa volta vogliamo riflettere bene... scegliere chi votare in base alla sua coalizione e sopratutto al suo programma per la Città...
26 novembre 2009 18.04
io penso che verrà riconfermato questo sindaco, i chietini non avrebbero nessuno su cui sparlare e questo sindaco ha veramente le spalle grosse...
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