10.4.12

Rossi decimo al primo granpremio

Sulle note della nota canzone di qualche anno fa cantata da Mal dei Primitives: "Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere" il pluri campione del mondo sulla moto GP ieri è arrivato decimo con un distacco dal primo di ben 33 secondi... una "vita" direbbe qualcuno. «Le speranze le ho finite lo scorso anno, adesso ci vorrebbe una moto che vada meglio». Le parole di Valentino Rossi spiegano piuttosto bene la situazione che si sta vivendo in Ducati. Nel Gran Premio del Qatar, a Pasqua, Jorge Lorenzo si è trovato in mano una vittoria inaspettata, ed è stato una conferma e una sorpresa al tempo stesso. La Yamaha è sempre andata bene nei test, e nelle prove ufficiali lo spagnolo aveva fatto la differenza, dunque un risultato simile si poteva preventivare. La prima gara del 2012 è stata però anche quella che ha di fatto innescato la polemica in casa Ducati. «Non sono un ingegnere io ho dato delle indicazioni per migliorare la moto: la cosa buona è che con questo nuovo telaio per lo meno non si cade, cosa che dal mio punto di vista è molto positiva». Insomma si inizia male, e non si intravedono spiragli. «Non posso continuare a pensare - ha proseguito Rossi - che con il prossimo step di telaio la moto mi permetta di fare miracoli. Barberà, che mi ha passato senza tanti complimenti, mandandomi fuori dalla pista, e Abraham lottano per starmi davanti, ma quelle posizioni non sono quelle a cui ambisco io». Il nove volte campione del mondo sembra prendere di petto la situazione abbandonando il fair play: «Stiamo andando addirittura peggio dell'anno scorso - ha detto Valentino - non riesco a guidare questa moto, mentre i miei compagni di marca sembra siano andati meglio e io sono arrivato con oltre 20 secondi di ritardo. Non riesco a fare la differenza, mentre Nicky (l'americano Hayden, suo compagno di squadra, ndr), va meglio. Io non riesco ad andare forte con questa moto. Peccato perchè noi affezzionati delle due ruote e sopratutto tifosi di Rossi speravamo che la rossa sarebbe tornata agli antichi fasti, quando Stoner la portava alla vittoria. La domanda che mi pongo è: se fosse Rossi il problema della Ducati?

enio

6 commenti:

  1. Il dottore da quando non "risiede" a Londra non riesce più a vincere,così se la prende con la Ducati.
    Non sarà che sta invecchiando e la strizza non lo porti più a dare il 120% in gara???

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  2. che ci sia lo zampino degli scommettitori clandestini, che ci sia di mezzo qualche zingaro.
    occorre subito il parere del grande capo
    http://www.youtube.com/watch?v=P6jBk4RtgLw&feature=relmfu

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  3. @fracatz

    non hanno ancora chiesto niente al grande capo! sarebbe interessante un suo parere illuminato.Comunque grazie per il link che ho trovato estremamente spiritoso.

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  4. @Lorenzo

    purtroppo quì si va sempre peggio, tasse a iosa e spread a 400 e debito in continuo aumento... Monti ci aveva detto che tutto andava bene anche se non eravamo fuori dal tunnell... quì mi sa tanto che nonostante noi l'abbiamo preso tutti in quel posto rischiamo ancora di finire come la Grecia.

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  5. Queste sono solo scuse caro Vale basterebbe ammettere che a 35 anni dopo aver vinto tutto o quasi, in moto GP, non si ha piu' la voglia di continuare a tirare e rischiare come quando di anni se ne avevano 20. Del resto se si "prende la paga" da Hayden su Ducati, non si puo' sempre continuare ad accusare la moto. Valentino, goditi il tuo glorioso passato e trovati un hobby, ormai sei miliardario.

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  6. Rossi ha i suoi problemi a girare con la rossa di Panigale ma è pagato profumatamente per risolverli, gli hanno fatto un contratto principesco fino al 2013. Comunque, se Kentuky Kid parte e arriva prima di Rossi, se anche le Pramac riescono a chiudere meglio del Dottore, vuol dire che c'è sopratutto un problema di motivazione e farebbe bene, il Valentino nazionale, a riconoscere che i tempi sono oramai maturi per lasciare la moto GP. Quanto a Stoner, riuscirebbe a fare la pole anche alla guida del mio liberty. Lui è uno che va forte con qualsiasi mezzo. Ha uno stile di guida unico, diverso da tutti gli altri. Vedere i rilievi telemetrici per credere!

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