In questi giorni in cui lo spread è inesorabilmente
incollato a 470 punti, arrivando a toccare, ieri lunedì, anche 492 punti, il
Governo Monti che fà, convoca Bersani e Casini e comunica loro che non potendo
fare una manovra correttiva al mese e con gli italiani quasi alla fame, dati
Istat di questi ultimissimi giorni, dice loro che lavorare di più è l'unico
sistema per uscire dalla crisi, magari accorpando anche tutte le feste
comandate. Questa è la ricetta del sottosegretario all'Economia, Gianfranco
Polillo dopo l'ipotesi ventilata ieri in ambienti governativi di un intervento a
breve per accorpare le festività. Idea che fa il paio proprio con una sua
recente proposta che ha provocato non poche polemiche: lavorare una settimana di
più per far ripartire l'economia e far risalire il Pil. Non parla, il
professorone, naturalmente di rilanciare la produzione favorendo
magari le piccole e medie industrie, che a corto di contante, sono
giornalmente costrette a chiudere battenti, mettendo in mezzo a una strada
centinaia di lavoratori. Polillo ci spiega poi, di non sapere quale sarà
la via legislativa scelta, ma se se ne discuterà già venerdì prossimo in CDM. Ma una cosa per Polillo è certa: ''In Italia il
rapporto tempo libero-lavoro è troppo basso. Ad esempio in Alenia è stato firmato un accordo con i sindacati per
lavorare 7 giorni a settimana con i turni per un totale utilizzo degli impianti. Magari l'operraio, mettendo una scopa
sul di dietro, riuscirà anche a spazzare per terra nello svolgere le sue
funzioni. All'estero, lui ci dice, già funziona così. Per esempio sono
andato il Primo Maggio a Londra e l'avevano già
celebrato la domenica precedente. Naturalmente tutti questi discorsi, oltre che
far ridere pure i polli hanno ricevuto un sonoro NO dai sindacati. Bocchino poi,
prova a farci scompisciare dal ridere senza riuscirci, con le sue teorie
strampalate e ci dice forte e chiaro: "Più che le festività riduciamo alle
ferie.Accorpare le festività ? Sarebbe difficile spiegare ad un bambino,
ad esempio, che l'Epifania non è più il 6 gennaio. Meglio ragionare sulla
possibilità di ridurre le ferie".Signori, quando vengono fuori queste teorie
strampalate vuol dire forse che siamo, economicamente parlando, arrivati alla
FRUTTA ed è il momento questo di incominciare ad aver paura.
enio
Non sono le feste che sbilanciano il PIL, bensì i costi esorbitanti della politica e dei dirigenti statali. In
RispondiEliminaFrancia, il Premier ha deciso di togliere tutte le auto blu e ridurre del 40% lo stipendio dei dirigenti statali
che già percepiscono importi notevoli. Copiamolo!!!!!!!!
Ha anche deciso di tassare i patrimoni superiori al milione di euro, al 75%!!! Proprio come noi! Ha svuotato le tasche ai soliti noti!!!!
EliminaNon ha molto senso comunque...
RispondiEliminaMa Monti sta copiando il modelo Argentino? Complimenti!
RispondiEliminaForse vuol dire meno ammucchiate di uomini,donne (e chi più ne ha più ne metta,tutti appartenenti a una certa classe sociale)che non si lasciano scappare occasione per spendere denaro in queste occasioni goderecce... Ci sono purtroppo realtà commerciali che lucrano e campano su queste "feste".
RispondiEliminafeste accorpate? ma non era già stato fatto diversi anni fa? Onestamente non capisco perchè adesso tutta questa opposizione. In un momento di crisi come mai vista prima, ci si attacca al contenuto "valoriale"??? Ma è da pazzi! In quanto alla perdita di PIL per la diminuzione del turismo, bisogna valutare quanto si quadagna continuando a lavorare alcuni giorni in più e fare un raffronto. Mi sembra di ricordare che un esponente del governo valutò in un punto di PIL il recupero di 7 giorni lavorativi; e allora quando si prevede la perdita di 2 punti quest'anno, direi che la soluzione è ovvia: accorpiamo 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno per la parte civile e poi Befana, Tutti i Santi e l'Immacolata e poi il santo patrono totale 7 giorni. Resta inteso che appena il PIL dovesse tornare a crescere, si può sempre tornare indietro, come fu fatto anni fa.
RispondiEliminaPotremmo ridurre il numero dei politici, quindi i loro appannaggi, per non dire dei finanziamenti ai partisti, gli stipendi dei presidenti rai (mi pare che il neo presidente veleggi sui 650.000 all'anno), quindi ridurre le pensioni degli ex parlamentari...abbiamo solo l'imbarazzo della scelta!
RispondiEliminaVisto che "noi" facciamo confusione, poveri tapini manipolati dall'informazione, spiegami questo teorema.
RispondiEliminaTu affermi che "Il problema non è che l'industria non riesce a stare dietro agli ordini, infatti la FIAT ricomincia a breve con la cassa integrazione perché produce più macchine di quelle che vende. Alla FIAT non serve produrre più macchine. Al massimo gli può servire che un operaio italiano costi come un operaio messicano. Cosa che si può verificare solo se l'Italia diventa come il Messico."
Allora, secondo te, una volta che l'Italia è diventata come il Messico e che la paga di un operaio italiano costa come quella di un messicano, La Fiat venderebbe più macchine? Se la domanda è affermativa, a chi le venderebbe e con quali vantaggi?
Dai, hai l'occasione per chiarirci le idee!
Ogni volta che si prospetta qualcosa di "costruttivo", per il bene del Paese, ecco apparire, come d'incanto, i sindacati, che dall'alto delle loro capacità e potenzialità, dettano condizioni diverse e/o addirittura minacciano il Governo. Si credono, ancora, i padroni dell'Italia che lavora e produce e sono sempre pronti a da dettare le loro condizioni. Possibile che non comprendano neanche loro, che accorpando le festivita' ai fine-settimana, si produce meglio e di piu'? Ma che ci vuole forse una spiegazione scientifica per ficcarlo in testa a questo branco di analfabeti? Se "loro" suoneranno le loro trombe, NOI, suoneremo poi le nostre campane? Monti zittiscili una volta per tutte o addirittura eliminali, oggi con la nuova legislazione del Lavoro... che ci stanno a fà ?
RispondiElimina... io non sono un sindacalista, eppure risulta difficile anche a me capire cosa ci sia di "costruttivo" nell'accorpare le festività infrasettimanali e spostarle nei fine settimana!
EliminaDai, FidelCastrone... dicci che stavi scherzando!!
Bisogna togliere il 25 aprile ed il primo maggio, lavorare come negri in quei giorni. E diminuire le paghe. E poi senza queste feste anacronistiche e partigiane si starà meglio... io comunque faccio una settimana di ferie all'anno...moglie e figlioletto al seguito, cosa mi taglieranno ancora?
RispondiEliminapare che non accorpino più le feste ora hanno cose più serie da affrontare: lo spread a 500 punti e la borsa a -5%. Queste situazioni ci riavvicinano ancora una volta al baratro e vanno tenute sotto controllo... ora la domanda che ci si deve porre è: quando finiremo come la Grecia????
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