L'anno scolastico è di nuovo alle porte. Manca poco alla ripresa delle attività didattiche nelle scuole e la stangata dei libri di testo incombe sulle tasche delle famiglie. Nonostante i tetti massimi fissati dal Ministero dell'istruzione e recepiti a livello nazionale, la spesa che dovranno sostenere i genitori per i propri figli si aggira attorno a 300 euro. Si spera sempre che venga rispettata la legge che prevede il blocco dei testi per 5 anni con la possibilità di comperare i testi usati, ma come al solito i libri vengono leggermente cambiati e molti, facendo male, non si fidano a comperarli. A rendere il tutto ancora più complicato c'è però anche la tecnologia, che mai come oggi si insinua, con crescente prepotenza nella didattica. Da quest'anno, infatti, prende avvio la cosiddetta «scuola tecnologica». Con la circolare numero 18 del 9 febbraio 2012 del Ministero dell'Istruzione, i libri nelle scuole non potranno essere più solo «analogici», di carta, ma dovranno essere redatti in forma mista, in parte cartacea e parte in formato digitale, ovvero debbono essere interamente scaricabili da internet. I libri comunque adesso si devono acquistare e i librai in questi giorni lavorano senza pausa per soddisfare le esigenze di chi si presenta con la lista di testi scolastici. Quello che sembra certo è che i prezzi, almeno in questo caso, non sembrano aver subito de forti rincari, intorno al 2%. In molti per risparmiare puntano sulla grande distribuzione e spesso, nei carrelli della spesa assieme a biscotti, pasta e verdura, finiscono anche i libri. «Ci sono molti genitori - spiegano i responsabili del servizio alla Coop - che decidono di ordinare i libri per i propri figli venendo a fare la spesa». A rendere appetibile l'acquisto sono gli sconti. Alla Coop infatti si ottiene un ribasso del 15% sul prezzo dei libri se si è possessori della tessera soci, mentre in caso contrario lo sconto è del 10%.Oggi, in piena recessione ci si difende dai rincari come meglio si può, cercando di risparmiare qualche euro.
enio
Alla faccio del diritto allo studio. Cari politici invece di dare ogni tanto qualche assegnino per questo e quello, iniziate a RISPETTARE LA COSTITUZIONE favorendo veramente l'istruzione, la pubblica salute e più semplioceemnte l'ART. 3 prino e soprattutto secondo comma!
RispondiEliminaè ma questa è concorrenza sleale allora
RispondiEliminala coop sta facendo del dumping per far chiudere tutti i librai
e se poi dovesse da chiudere pure essa
dove andrebbero i poveri genitori a comprare i libri per le loro criaturine?
Bei tempi andati quando non esistevano le fotocopiatrici e ci vendevamo i libri usati accanto l'ingresso della scuola
Ieri in libreria una signora ritirava un libro di testo del costo di 58 euro, uno sproposito per testi che magari apri sì e no una decina di volte all'anno.
RispondiEliminaBen vengano iniziative di sconti.
Al solito siamo in balìa della lobby degli editori che, oltre a non adeguarsi alla legge che impone la versione elettronica, ci prendono anche in giro con falsi aggiornamenti dei testi ed edizioni parzialmente elettroniche.
RispondiEliminaQuando spazzeremo via tutto signor ministro?
Quest'anno, ad uncomunicato dell'ANSA, 2 studenti su 3 compreranno testi scolastici o universitari usati.Emerge da un'indagine fatta fare da "Contribuenti.it Magazine".Lo studio indica che si è passati dal 49% del 2011 al 63%. Napoli, Aosta, Pescara, Rimini, Roma, Udine, Firenze, Verona, Prato le città più convenienti con sconti medi del 50%. Milano, Imperia, Torino,Genova,Bologna, Terni, Salerno le città dove il risparmio non supera il 30%.I migliori affari sul web dove si compra usato scontato del 70%/80%.
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