16.11.18

Rischia il carcere chi chiede l’elemosina


Rischia il carcere chi chiede l’elemosina con insistenza o simulando di essere malato per suscitare compassione. L’arresto è previsto anche per chi è colpito da Daspo urbano, ma non rispetta il provvedimento. Inoltre potrà essere limitato l’orario di vendita e somministrazione di alcolici e superalcolici e, in generale, di vendita di  alimenti pronti per il consumo. Un «giro di vite» che punta a tutelare la tranquillità dei cittadini: lo prevedono le misure contenute nel disegno di legge di conversione del decreto legge sicurezza numero 113/2018. I sindaci avranno maggiore potere, mentre per i «furbetti» saranno inasprite le misure nell’ottica della «tolleranza zero»



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3 commenti:

  1. Dalla sanzione alla cella: il disegno di legge approvato nell’aula del Senato prevede l’introduzione nel codice penale del reato di esercizio molesto dell’accattonaggio (nuovo articolo 669-bis del codice penale), con arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 3mila a 6mila euro. Verranno considerate moleste le richieste di denaro con insistenza, con modalità vessatorie e simulando deformità o malattie. Rischia di finire in cella da uno a tre anni anche la persona che organizza e sfrutta l’accattonaggio: tale accusa si può sommare ad altri reati, come nel caso di impiego di minori.

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  2. Ma figurati! Un regalo agli avvocati, che paghiamo noi,perchè gli indigenti hanno diritto alla difesae in carcere non ci finirà nessuno.
    Evitiamo di farci prendere in giro Da chi con la scusa di volere in bene pubblico, in realtà fa i soliti interessi di categoria!

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  3. Tutte chiacchiere immaginifiche. Figuriamoci se poi siamo così fessi, ma lo sapete che un carcerato CI costa 500 eurini al giorno???
    Solo NOI del partito degli under 70.000 risolviamo i problemi alla radice, NOI abbiamo i campi lavoro dove ogni cittadino può quatambiarsi la giornata differenziando la spazzatura e contribuendo al salvataggio del pianeta

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