18.1.17

Chieti - Neve e Terremoto, torna la paura: 3 forti scosse


Evacuate molte scuole, treni fermi. Crolli di edifici, non si segnalano feriti, dispersi alcuni allevatori, Le nuove scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia questa mattina, insieme alle abbondanti precipitazioni nevose dei giorni scorsi, stanno creando notevoli disagi alle popolazioni di queste zone. Già ieri, in conseguenza delle nevicate, il Dipartimento della Protezione civile, che coordina in materia tutte le regioni italiane, ha provveduto immediatamente all’attivazione di alcune colonne mobili, dotate di mezzi antineve. Alcuni mezzi sono già arrivati a destinazione, altri sono in viaggio. In particolare sono mobilitati due automezzi fresa neve dal Trentino, uno da Bolzano, tre, uno grande e due piccoli, dal Veneto e cinque dalla Lombardia. In totale sono circa una sessantina gli uomini che garantiscono l’operatività dei mezzi inviati. E’ stato inoltre attivato il sistema provinciale di Protezione civile con l’invio di 15 volontari dei Vigili del Fuoco. Primo obiettivo dell’intervento, quello di liberare le strade principali al fine di poter assistere la popolazione. In una seconda fase, per la quale è in corso una ricognizione dei mezzi, verrà effettuato lo sgombero minuto della neve dalle vie secondarie e dai tetti. Per fortuna che in serata ha incominciato a piovere. Il problema adesso è il fiume Pescara che ingrossato dalle acque temono possa esondare.


11 commenti:

  1. Manca la luce. Manca il gas. Manca l'acqua. E interi paesi isolati. Scuole chiuse, ospedali in difficoltà, fabbriche ferme. E' quello che accade in Abruzzo, tra la rabbia dei cittadini-utenti e l'incredulità generale

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  2. la gente comincia ad avere paura, sopratutto quella che non vive nei centri abitati

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  3. Caro Enio, tutta la mia solidarietà. A Roma, solo per aver sentito una leggera scossa, c'è stata tanta paura. Mi immagino cosa possa essere successo, invece, a chi l'ha veramente vissuta in tutta la sua devastante forza distruttrice.

    Ieri seguivo i vari TG e... fa impressione quello che sta accadendo nei Comuni già messi in ginocchio dal recente terremoto.

    Non è il momento di "polemiche" ma quando questo drammatico momento sarà passato.... forse sarà il caso di riflettere sulle "responsabilità" perché credo sia riduttivo e sbagliato limitarsi a pensare, un domani, ad un momento vissuto per colpa di un evento "imprevedibile"!

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  4. Enio, i cataclismi in Italia non finscono più, purtroppo. Ho visto anche in TV la slavina che ha seppellito un albergo ed era veramente impressionante. Vorrei però sapere chi ha autorizzato la costruzione di questo hotel visto che, normalmente, chi abita in montagna conosce benissimo dove possano verificarsi questi slittamenti di neve e roccia. A meno che non fosse dipeso dalla scossa sismica. Tutto il mio appoggio alle famiglie dei deceduti e un incoraggiamento ai sopravissuti. Un amichevole abbracio.

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  5. l'hotel costruito sul Gran Sasso a 1300 metri d'altezza era appena venuto fuori da un processo che accusava il vecchio proprietario di aver costruito un albergo abusivo. Ne era venuto fuori con l'assoluzione con formula piena. Venduto era stato ristrutturato ed era diventato un hotel a 4 stelle frequentato da gente benestante. Prima del terremoto che facesse staccare la slavina che poi ha sotterrato una costruzione di 3 piani, spostandola a valle di 10 metri e sotterrandola sotto metri di neve e roccia,le persone avevano espresso il desiderio di tornare a valle. Lo spazzaneve che doveva arrivare per portarli giù ha ritardato per l'impercorribilità della strada e nel frattempo la catastrofe si è avverata. Avvisati i soccorsi da 2 persone salvatesi miracolosamente questi sono arrivati con gli sci di fondo in salita, di notte, dopo aver percorso 9 chilometri alle 4 del mattino.Distrutti dalla fatica, senza luce non hanno potuto fare niente, salvo constatare la gravità dell'accaduto.Dopo una intera giornata non sono ancora sicuri di quante persone ci fossero nell'albergo. Hanno constatato 4 morti e 22 dispersi di cui si hanno pocfhe speranze di trovarli vivi.

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  6. Continua e si rafforza il concorso delle Forze Armate alla macchina dei soccorsi, coordinata dalla Protezione Civile, per cercare di alleviare i disagi causati dal nuovo sciame sismico e dalla concomitante eccezionale ondata di maltempo che ha investito l’Italia centrale.
    Ai circa 1.800 militari delle tre Forze Armate e dei Carabinieri che già stavano operando in quelle aree, si sono aggiunti, nella giornata di ieri, assetti per liberare i centri abitati e le principali arterie di comunicazione dalla morsa del gelo.
    Recependo le indicazioni del Governo e del Ministro della Difesa e a seguito di contatti diretti tra il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, e il responsabile della Protezione Civile, Ingegnere Fabrizio Curcio, le Forze Armate stanno rendendo disponibili ulteriori contingenti di personale e mezzi.
    Si tratta di un impegno rilevante, che porterà il contributo complessivo della Difesa a circa 3.000 militari, oltre 950 tra mezzi ruotati e mezzi speciali del genio, nonché 16 elicotteri.

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  7. Scommetto che i soccorsi erano impegnati per i finti profighi....sicuramente priorità alle risorse della sboldrina. importante è garantire a loro hotel a 5 stelle e wifi gratis. gli italiani possono arrangiarsi. votate pd, votate, auguri.

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  8. Io resto basito di fronte a queste tragedie.questo tipo di eventi accaduti in un territorio montagnoso,non penso sia la prima volta che nevica in questa maniera, per di più largamente anticipato dalle previsioni metereologiche.
    Perché non sono state fatte evacuare prima?Terremoto o non terremoto,la valanga sarebbe venuta giù lo stesso,guardate la foto senza la neve e poi ditemi.

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    1. oggi si è appreso che i soccorritori sono riusciti a trovare e salvare 6 persone

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  9. Il fallimento drammatico della sinistra. I vertici della protezione civile nominati dai governi burla di Renzi e Gentiloni con Errani già falliti in precedenti occasioni. Un governo che ha più ma cuore i parassiti clandestini africani mettendo a loro disposizione la marina italiana per il trasporto e l'industria della accoglienza per quell'albergo manco una turbina fatta intervenire a tempo, potessero sprofondare questi buoni a nulla

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